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Al via Conferenza degli Addetti Scientifici 2020, ruolo insostituibile

26-11-2020 18:16 - Farnesina
GD - Roma, 26 nov. 20 – La Conferenza degli Addetti Scientifici 2020 nell’ambito delle strategie per la diplomazia scientifica e della promozione integrata del Ministero degli Affari Esteri è stata l'occasione per ribadire l'importanza di queste figure scientifiche nelle ambasciate italiane. Ad aprire i lavori è stato l'amb. Lorenzo Angeloni, direttore generale della DGSP, che ha sottolineato come sia stato mantenuto l’appuntamento, seppure online, nonostante le difficoltà sanitarie in atto perché “solo attraverso la cooperazione internazionale e congiunta nell’ambito scientifico si può affrontare questa emergenza”.
Angeloni ha inoltre sottolineato il rilievo della promozione e del potenziamento della rete degli addetti in servizio presso la rete diplomatico-consolare e più in generale presso la rete estera della Farnesina: da 29 esperti si passerà a breve a 37 con un incremento del 30%.
Da parte sua Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, ha parlato di internazionalizzazione e digitalizzazione come strumenti di crescita dell’Italia. Un pensiero di ringraziamento è andato dunque agli addetti scientifici e ai relatori dell’incontro. “L’anno che stiamo vivendo conferma quanto sia importante la ricerca scientifica: è uno stravolgimento mondiale che necessita quindi di una risposta altrettanto globale. Come ha recentemente ricordato il Presidente della Repubblica la ricerca è un gioco di squadra”, ha commentato Di Maio.
Poi ha ricordato come l’Italia abbia aderito a fine ottobre al programma congiunto di lotta all’emergenza sanitaria destinando 10 milioni di euro allo sviluppo e alla diversificazione delle strategie di lotta contro il coronavirus. “Questo è il frutto di una scelta consapevole del Governo. Scienza e diplomazia devono dialogare e interagire per promuovere efficacemente il Sistema Paese all’estero. Per questo abbiamo incrementato del 30% il numero degli addetti scientifici in servizio”, ha aggiunto il ministro citando gli interessi italiani verso Paesi molto attivi per esempio nel campo aerospaziale, come gli USA, ma anche verso l’Africa Subsahariana: quest’ultima come terreno di sviluppo sulla scorta di quanto auspicato dall’Agenda 2030.
“Anche la Cop26 sarà per noi un’occasione e un banco di prova per favorire ad esempio il Green Deal europeo. Il Maeci promuove comparti competitivi e di alto contenuto tecnologico: per finanziare le attività in questi settori abbiamo potenziato, triplicandole, le risorse per il Fondo di promozione integrata; attraverso il decreto Cura Italia sono stati previsti stanziamenti per le filiere industriali coinvolgendo gli enti di ricerca applicata”, ha precisato Di Maio ricordando anche l’importante firma degli accordi Artemis della Nasa per la ricerca aerospaziale.
Infine il ministro menzionato la piattaforma Innovitalia, che consente agli istituti di ricerca e ai singoli ricercatori di tenere contatti con una condivisione trasparente dei lavori. Quindi sono stati ricordati due importanti riconoscimenti appositamente istituiti nel campo della ricerca: il Premio ‘Innovazione che parla italiano’ dedicato alle start-up e il Premio ‘Italian Bilateral Scientifical Cooperation Award”.
È poi intervenuto Gaetano Manfredi, ministro dell’Università e della Ricerca, che ha definito gli addetti scientifici come punto di congiuntura tra il proprio dicastero e il mondo della rete estera, ma anche con il comparto industriale e dell’innovazione. “La diplomazia scientifica è uno strumento fondamentale per la cooperazione tra l’Italia e il resto del mondo. Alla base della convinzione che unisce Mur e Maeci in questo percorso c’è l’idea dell’importanza della cooperazione bilaterale e multilaterale nonché la valorizzazione dei giovani ricercatori italiani nel mondo. Crescita del capitale umano e sviluppo economico ed industriale devono andare insieme”, ha spiegato Manfredi ricordando anche la vigente strategia congiunta per la formazione superiore italiana all’estero.
Il Ministro ha citato il Premio Farnesina e la Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo, che si tiene ogni anno il 15 aprile in occasione dell’anniversario della nascita Leonardo Da Vinci.
Per Paola Pisano, ministro dell’Innovazione e della Digitalizzazione, molte delle fide attuali sono di natura globale e quindi richiedono una collaborazione internazionale per arrivare a soluzioni condivise e sostenibili. “Serve però una continua attenzione dell’Italia e dell’Europa anche verso gli altri grandi attori internazionali in campo scientifico. Innovare non è un obiettivo fine e se stesso ma è un processo fatto di sforzi e di amicizie non solo tra Paesi ma tra coloro che decidono di collaborare”, ha spiegato il ministro Pisano evidenziando il ruolo strategico dell’Italia nella partnership globale sull’intelligenza artificiale.
“In questo campo, quattro saranno i pilastri: intelligenza artificiale responsabile, gestione dei dati, futuro del lavoro, innovazione e commercializzazione”, ha precisato Pisano menzionando anche il progetto Gaia-X per la creazione del primo cloud su scala europea destinato alle imprese.
L'amb. Elisabetta Belloni, segretario generale della Farnesina, nel suo intervento ha ribadito come per il ministero degli Esteri “questo appuntamento annuale sia importante per sottolineare il ruolo della diplomazia scientifica e delle iniziative che il Maeci promuove a tal fine: è un momento per riflettere sul lavoro che svolge la Farnesina con tutte le sue strutture. Il fatto di essere presenti ovunque nel mondo come Farnesina rappresenta un unicum rispetto ad altre amministrazioni”, ha aggiunto Belloni evidenziando come questo fattore sia per il Maeci una carta in più da poter giocare anche in funzione di ambiziosi progetti di innovazione di medio o lungo termine quali per esempio Horizon Europe.
“Come Maeci siamo quindi dei facilitatori nei processi di internazionalizzazione. Il nostro obiettivo e valorizzare il ruolo della diplomazia scientifica e sostenere la competitività delle nostre imprese tecnologiche. Diversi sono gli accordi bilaterali sottoscritti dall’Italia come per esempio quello con Israele, che è un Paese che figura tra i primi al mondo per investimenti e start-up. Ci sono anche progetti multilaterali come quelli in ambito Unesco, ospitando centri di ricerca nel nostro Paese”, ha spiegato Belloni sottolineando come il 2021 sarà l’anno che vedrà protagonista l’Italia nella presidenza del G20 e nella co-presidenza, insieme all’UK, della Cop26. L’Italia vanta anche eccellenze come il Polo scientifico di Trieste che è attivo a livello globale.
Portando la sua voce da oltreatlantico, l'amb. Armando Varricchio, rappresentante diplomatico italiano negli USA, si è congratulato con il prof. Silvio Micali (MIT) per il conferimento del "Premio della Farnesina ‘L’Innovazione che parla italiano’" nella categoria delle start-up tecnologiche all’estero. “Questo è anche un riconoscimento allo stretto rapporto tra Italia e Stati Uniti nella ricerca scientifica”, ha sottolineato Varricchio. Il premio è stato consegnato da Federica Sereni, console generale d’Italia a Boston, una città che è un centro di eccellenza mondiale in questo settore.
Sergio Barbanti, ambasciatore d’Italia in Austria, ha invece premiato la dott. Alessandra Fanciulli (Università di Innsbruck) consegnandole il "Premio Italian Bilateral Scientific Cooperation Award 2020".


Fonte: Ministero degli Esteri
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