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Comites: Marco Callà denuncia a Della Vedova "grave vulnus" in elezioni a Nizza

27-10-2021 14:30 - Farnesina
GD - Nizza, 27 ott. 21 - Qualcosa forse non quadra nelle elezioni del Comites a Nizza. A denunciarlo con una nota inviata al sottosegretario del Ministero degli Esteri, Benedetto Dalla Vedova, è il candidato Marco Callà, consigliere del Comites nizzardo, che segnala "una grave violazione della corretta campagna elettorale per le elezioni del Comites di Nizza".
Secondo la segnalazione "a Nizza sono state presentate due liste, una presentata da Laura Albanese Lista VOCI (Volontari per la comunità italiana) e la Lista INSIEME presentata dal presidente del Comites. Ritengo, in tutta onestà, che il presidente abbia usato il suo ruolo per privilegiare la sua lista a discapito dell'altra, violando di fatto la regolare par condicio tra le liste".
Ed ha aggiunto che "nei sei anni di attività, il Comites di Nizza non ha mai abbondato in progetti, soltanto negli ultimi tempi ha presentato al Ministero degli Esteri e gli è stato finanziato, un progetto di 'Sportello del Cittadino' nel quale eroga consulenze che normalmente altri Comites e/o Patronati danno gratis. Dal mese di luglio due consulenti per due volte la settimana danno consulenze ai connazionali su problematiche amministrative nei locali del Comites di Nizza. Tali consulenti sono stati scelti solo ed esclusivamente dal presidente, senza una gara di appalto, senza aver presentato preventivi e curricula, il presidente ha deciso come e quanto pagarli, il Comitato non è stato minimamente coinvolto".
A proposito di questi due consulenti, Callà scrive che "di uno dei due sono sconosciuti i titoli e le referenze su consulenze fiscali e previdenziali; l'altro è di professione psicologo, dà consulenze sull'iscrizione SPID e supporto psicologico. Entrambi sono pagati con il contributo ministeriale. Inoltre il presidente, sempre senza aver minimamente domandato il consenso al Direttivo, ha dato incarico alla moglie di uno dei consulenti di realizzare un secondo sito web del Comites, quando già ve ne era un altro da anni ed è stata pagata con i stessi fondi ministeriali".
E non basta. Nella sua segnalazione Callà afferma che "alla presentazione delle liste abbiamo scoperto che quella presentata dal presidente aveva tra i candidati i due consulenti. Nei locali del Comites i due consulenti svolgono la loro attività a 'porte chiuse' e risulta di conseguenza che molti connazionali che si sono rivolti a loro poi hanno compilato il modello di iscrizione per votare, come nei locali del Comites si fa pubblicità solo per la lista del presidente".
Ed ancora, prosegue la segnalazione, "tutte le operazioni di competenza della lista del presidente si sono svolte nei locali del Comites: a comprova di quanto detto sarà sufficiente mettere in relazione i nominativi dei connazionali che hanno ricevuto la consulenza con le domande per l'iscrizione al voto, ma soprattutto le fotocopie dei documenti risultano stampate tutte con la stampante del Comites (preminenza del colore rosso) come tutti i documenti dei candidati della lista del presidente".
Il 18 ottobre, "facendo seguito ad altre mie segnalazioni inviate precedentemente al dott. De Vita e al dott. Vignali", prosegue Callà, "la Console Generale di Nizza rendendosi conto del 'Vulnus', ha chiesto al presidente di sospendere tali consulenze, ma la sua risposta è stata la convocazione di un direttivo dove è stata messa all'ordine del giorno la prosecuzione del citato servizio, disattendendo così la richiesta della Console. Il direttivo, composto da 8 consiglieri, ha votato per la prosecuzione del servizio con 6 voti a favore e due contro; dei 6 voti a favore uno è della moglie nella lista del presidente. Il presidente ha la figlia nella stessa lista, uno è candidato nella lista del presidente, l'altro ha la moglie come revisore dei conti in quota Comites, l'altra è di fatto la factotum del presidente".
Dopo aver domandato al direttivo di avere l'elenco dei connazionali che hanno usufruito del servizio per valutarne la riuscita, Callà riferisce che gli è stato posto un rifiuto. Da qui la sua richiesta si "un'indagine che accerti quanto evidenziato e si prendano, nel caso, i provvedimenti dovuti" poiché "quanto sopra esposto rappresenta una grave violazione alla corretta competizione elettorale", conclude la segnalazione di Callà.


Fonte: Redazione
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