05 Maggio 2024
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Cittadella della Pace inaugura Centro Internazionale di Formazione

09-04-2022 18:00 - Arte, cultura, turismo
GD - Arezzo, 10 apr. 22 – Rappresentanze istituzionali nazionali e internazionali, imprenditori e la Conferenza Episcopale Italiana si riuniti per l'inaugurazione del nuovo Centro di Formazione Internazionale al Metodo Rondine, riconoscendo, ora più che mai, l'urgenza di un'educazione alla pace permanente e per tutti. Un'alleanza trasversale che sostiene l'impegno della Cittadella della Pace nel diffondere il Metodo Rondine non solo ai giovani e alle nuove generazioni ma aprendosi a tutti universalmente, individui e organizzazioni, nella consapevolezza che un futuro pacifico, può essere costruito solo attraverso un'educazione relazionale alla pace, che rimetta al centro la persona e che guardi alla guerra come male assoluto, ma capace di riconoscere e gestire il “conflitto” come opportunità di crescita personale e collettiva.
È questa l'essenza del Metodo Rondine per la trasformazione del conflitto che Rondine promuove da 25 anni per pacificare i giovani “nemici” provenienti da zone di guerra (vissuta o passata) e diffondere un nuovo modello di relazione che possa disinnescare l'odio, la violenza e il degenerare nelle drammatiche conseguenze cui continuiamo ad assistere, dai drammi sociali delle periferie fino ai conflitti armati.
Da oggi nella Cittadella della Pace c'è un nuovo spazio formativo rivolto non solo ai giovani di Rondine ma finalmente aperto a tutti i soggetti della società civile: dagli individui, ai docenti fino alle aziende. Un gioiello di bio-architettura integrato con la storia e l'ambiente, all'ombra del Castello millenario e in armonia con la Riserva Naturale di Ponte Buriano e Penna che la circonda.
“Un ambiente educativo assolutamente inedito, dove non ci sono porte chiuse, ci sono soglie aperte”, ha detto Franco Vaccari, presidente di Rondine. “Ci ricordano che la relazione tra le persone si può sempre varcare come una soglia e bisogna stare attenti perché se si va oltre, senza il permesso altrui, siamo nella violenza. Il Metodo Rondine vuol disinnescare questo processo e insegnare a vivere il conflitto in modo positivo, non come sinonimo di guerra. Sta a noi essere alfabetizzati per trasformarlo; se non facciamo questo, rischiamo di non essere mai preparati, è allora che arriva la guerra e le persone si barricano nelle proprie conflittualità. Il cinismo uccide la speranza e gli insegnanti, gli educatori hanno il compito di proteggere e incoraggiare i giovani e il loro passo possibile perché anche se piccolo è il modo per uscire dall'indifferenza. Questo è il dovere dell'educazione”, ha concluso Vaccari.
“Fin dal primo momento in cui sono arrivato ho subito capito che fra me e Rondine c'era una sintonia profonda dovuta al fatto che Rondine aveva intuito lo spirito di tre persone che sono sempre stata alla base anche della mia spiritualità: San Benedetto (Camaldoli), San Francesco (La Verna) e il terzo elemento era la proposta di Pace del prof. La Pira”, ha detto il card. Gualtiero Bassetti, presidente della CEI. “Queste sono le tre colonne su cui si basa Rondine è che io ho cercato di supportare perché ho visto che coincidevano anche con gli elementi fondamentali della mia formazione cristiana ed è su questi valori che abbiamo cercato di costruire la pace. E continueremo a farla qui, dove una volta c'era una ‘scuolina' elementare di campagna e adesso c'è una scuola internazionale per tutto il mondo, per costruire la pace. Rondine è una profezia”, ha concluso Bassetti.
A seguire l'incontro “Un nuovo presidio culturale europeo a servizio della pace,” moderato dalla giornalista Agnese Pini, direttore del quotidiano “La Nazione” e che ha visto gli interventi di coloro che hanno riconosciuto l'urgenza di sostenere e promuovere il lavoro di Rondine e hanno contribuito alla realizzazione di quest'opera a partire dal ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi che, da remoto, ha espresso profondo apprezzamento per Rondine e il suo impegno verso la comunità educante, avviata da diversi anni col programma “Quarto Anno Liceale di Eccellenza” e più di recente con lo sviluppo della “Sezione Rondine” nelle scuole aderenti. Il ministro ha sottolineato: “L'approccio educativo perseguito dall'Associazione custodisce e promuove i valori di solidarietà, della inclusione e della diversità, essenziali per la formazione di cittadini consapevoli e responsabili che partecipano attivamente alla realizzazione di società, più eque e sostenibili, fondate sulla pace e sull'uguaglianza delle opportunità”.
Per mons. Miroslaw Wachowski, sottosegretario per i Rapporti con gli Stati dello Stato Vaticano, che ha portato anche il supporto della Fondazione Mondo Unito, il Centro internazionale di Formazione al Metodo Rondine è un “Dono di cui in questo tempo abbiamo tanto bisogno e concretizza il pensiero di papa Francesco, perché attraverso l'incontro rigenera l'umano a partire dalla logica dell'incontro, la stessa logica che è alla base della fede cristiana, dove Dio si fa uomo per incontrare e per creare relazioni con ogni uomo e donna che abita questa terra”.
“La formazione a Rondine porta con sé tutta una serie di valori e oggi, e forse il futuro delle relazioni internazionali, è basato sul riconoscimento profondo del valore dell'altro”, ha sostenuto Fabrizio Lobasso, vicedirettore centrale per i Paesi dell'Africa sub-sahariana presso il MAECI. “Attraverso una base valoriale è possibile stabilire un negoziato, un accordo e il dialogo, soprattutto quando è interculturale. L'intercultura è andare verso l'altro, è empatia. Ovvero l'esperienza di accogliere un sentimento altrui anche se dovesse farci paura. Ed è bellissimo scoprire di poterne uscire arricchiti senza aver perso nulla. È questo che trovo attrattivo e futuribile nel progetto di Rondine”, ha concluso Lobasso.

Fonte: Redazione
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