Cina: amb. Terzi, "riconsiderare mandato Commissione su accordo con UE"

GD - Roma, 13 apr. 21 - L'amb. Giulio Terzi di Sant'Agata, già rappresentante diplomatico italiano a Washington DC e poi ministro degli Esteri, nel corso della sua audizione al Senato della Repubblica sull'Accordo quadro per gli investimenti UE-Cina, davanti alle Commissioni riunite Affari Esteri e Politiche dell'Unione Europea ha chiesto che sia riconsiderato il mandato della Commissione Europea all'accordo con la Cina.

"Servono investimenti su tecnologie europee, penso ad un cloud europeo, e sullo spazio. L'Italia è uno stakeholder fondamentale nel settore spaziale. Inoltre, non dobbiamo ridiscutere il posizionamento italiano a livello internazionale ad ogni passo, l'Italia è posizionata dalla parte atlantica, europea e delle libertà individuali. Dal 2013, quando la Commissione ha avuto il mandato per negoziare, a oggi sono scoppiate tra le tante cose il genocidio degli uiguri, l'appropriazione del Mar Cinese meridionale, la soppressione dello status di Hong Kong e l'aggressione alle democrazie. Forse è materia per riconsiderare il mandato", ha detto l'amb. Terzi di Sant'Agata.

Nel corso dell'audizione l'ex ministro degli Esteri ha sottolineato che

"tre sono i temi strategici citati frequentemente dal presidente Xi Jinping: il controllo dei Big Data, quindi dell'informazione e del suo controllo; quantum computing, il futuro della matematica; e, infine, l'intelligenza artificiale. Queste tre dimensioni le sottolinea costantemente perché sia chiaro al mondo che nel giro di quattro anni la Cina sarà dominante" in tali ambiti. "Il che vuol dire conseguentemente essere dominanti sul piano economico, politico e militare. Questa fusione fa si che tutto quello che sia tecnologicamente avanzato influisce sul piano militare. Questo dovrebbe far suonare tanti campanelli d'allarme", ha aggiunto l'amb. Terzi di Sant'Agata.