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CEUQ: silenzio ministri su licenziamento sindacalista da ambasciata Germania

27-04-2021 19:39 - Ambasciate
GD - Roma, 27 apr. 21 - La CEUQ, Confederazione maggiormente rappresentativa nella categoria dei dipendenti delle Rappresentanze Estere in Italia, è intervenuta per tutelare Clemente Bernardo, proprio dirigente sindacale, “immotivatamente licenziato dall'Ambasciata di Germania”. Lo rende noto Sergio Giangregorio della segreteria generale che, per questo, ha inviato sia al Ministero degli Affari Esteri che al Ministero del Lavoro “alcune segnalazioni relative alle gravissime compressioni dei diritti sul lavoro, subite da Clemente”.
“Ci si aspettava, a questo punto, un intervento da parte dei Ministeri competenti mirato a fare chiarezza sul licenziamento in argomento nella considerazione che il lavoratore oggetto del provvedimento ha contratto a causa dello stress subito delle gravi patologie depressive”, è scritto in una nota stampa della CEUQ.
“Invece nulla, il Ministero del Lavoro e degli Esteri hanno applicato la strategia del silenzio, dichiarando con la loro inerzia, nel non voler applicare le tutele sul lavoro ad un cittadino italiano dipendente di un'Ambasciata estera”, prosegue la nota stampa sindacale rilevando poi che “mentre il premier Draghi riporta l'Italia al centro della politica europea, i dipendenti italiani delle Ambasciate Estere in Italia vengono ancora una volta lasciati soli dalle Istituzioni che, invece, dovrebbero tutelarli. La descritta condizione di lavoro autorizza, infatti, implicitamente le Rappresentanze Diplomatiche Estere a non applicare la normativa italiana sulle politiche del lavoro ed a comportarsi come feudatari medievali”.
Per questo, conclude la nota di Sergio Giangregorio, “la CEUQ denuncia il silenzio assordante di chi istituzionalmente dovrebbe essere a fianco dei lavoratori italiani ed invece li ignora ed annuncia una raccolta di firme per un appello che verrà inviato al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, perché non ci si può più girare dall'altra parte di fronte alla palese violazione della norma”.


Fonte: Redazione
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