05 Maggio 2024
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Cerimoniale diplomatico: utilità e fascino nel libro di Claudio Miscia

02-04-2024 11:56 - Farnesina
Min. Plen. Claudio Miscia Min. Plen. Claudio Miscia
Amb. Riccardo Guariglia Amb. Riccardo Guariglia
Claudio Miscia e Carlo Curti Gialdino Claudio Miscia e Carlo Curti Gialdino
GD - Roma, 2 apr. 24 – C’è un mondo non proprio ristretto di persone che, a vario titolo, esercitano e praticano le sottili arti del cerimoniale e del protocollo per consentire che le relazioni tra gli organi istituzionali e di questi con il variegato settore del privato si svolgano con armonia e nel rispetto delle procedure e dei ruoli, sotto l’aulica insegna che “la forma è sostanza”. Ad essi e agli studiosi della materia è destinato l’interessante libro, documentato ma anche di scorrevole lettura, «Cerimoniale Diplomatico. Il fascino discreto del protocollo internazionale dietro le quinte della diplomazia» (Amazon, 2024), scritto dal ministro plenipotenziario Claudio Miscia, per diversi anni vice capo del Cerimoniale della Repubblica alla Farnesina e ora in partenza per Lisbona per assumere l’incarico di ambasciatore d’Italia in Portogallo.
Alla presentazione del libro, nella sala Aldo Moro della Farnesina, c’erano l'amb. Riccardo Guariglia, segretario generale del Ministero degli Esteri e autore della prefazione; Bruno Antonio Pasquino, capo del Cerimoniale Diplomatico della Repubblica; il prof. Carlo Curti Gialdino, vicepresidente dell'Istituto Diplomatico Internazionale e ordinario di diritto internazionale e dell'Unione Europea e di diritto diplomatico e consolare alla Sapienza Università di Roma.
L’autore è nato a Roma nel maggio 1966 e si è laureato nel 1990 in Scienze Politiche alla Sapienza Università di Roma. Dal 1992 è diplomatico: ha lavorato a Zurigo e a Skopje. È stato console generale a Rosario (2005-2009) e ambasciatore d'Italia a Luanda (2016-2020). È autore del libro «Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Angola? Sulle tracce del film di Ettore Scola» (Amazon, 2020), pubblicato anche in versione portoghese.
«Il libro si snoda in dodici capitoli e aiuta a scoprire il fascino discreto del protocollo internazionale dietro le quinte della diplomazia», ha detto l'autore ribadendo che «questo non è un manuale: è un passaporto per un mondo dove le cortesie diplomatiche, l'organizzazione di eventi e i simboli dello Stato prendono vita attraverso racconti vivaci, aneddoti storici, esperienze personali».
Così Miscia, forte della sua pluriennale esperienza nel cerimoniale diplomatico di Stato, conduce con garbo e molti aneddoti il lettore in un viaggio che trascende i confini professionali, offrendo a tutti, dagli appassionati di cultura internazionale ai curiosi, una bussola per navigare con eleganza e sensibilità attraverso incontri e cerimonie globali. Perché, ha sostenuto, «il cerimoniale diplomatico è uno strumento essenziale per chi, dovendo interagire con persone o istituzioni italiane e straniere, deve comprenderne i pensieri e conoscerne le sensibilità, in modo da conquistarne il rispetto; è una finestra su un mondo dove le relazioni internazionali si intrecciano con la storia e la tradizione, reso accessibile e avvincente per chiunque voglia esplorarlo».
Come ha sottolineato nella presentazione l’amb. Riccardo Guariglia «il volume tratteggia efficacemente le peculiarità e, soprattutto, la delicatezza del lavoro nel campo del cerimoniale. Ma la caratteristica più interessante, che spesso on viene sufficientemente messa in luce, è che il Cerimoniale ha una natura profondamente politica: la ‘forma’, nei rapporti fra soggetti di diritto internazionale, si confonde infatti con la ‘sostanza’ e spesso chi pratica il Cerimoniale per professionale è chiamato a ‘vestire’ in modo adeguato le soluzioni ai problemi che via via possono sorgere. In altre parole, per dirla in modo semplice, considero che il Cerimoniale sia un vero e proprio strumento della politica estera, dunque, deve concorrere alla realizzazione dei suoi obiettivi». Insomma ha precisato il segretario generale della Farnesina, «da ciò si desume che il Cerimoniale non può essere rigido ma, al contrario, deve essere flessibile e cioè deve sapersi adattare alle situazioni, pur mantenendo fisso il quadro di riferimento generale».
Attraverso una serie di citazioni accademiche e aneddoti, il prof. Carlo Curti Gialdino ha pure sottolineato che «l’essenza del libro di Miscia è il fascino discreto del lavoro di chi si occupa di cerimoniale» ed ha ricordato come l’autore abbia «usato l’espediente di raccontare episodi non edificanti usando nomi di fantasia per non urtare pericolose suscettibilità».
Il capo del Cerimoniale della Repubblica, Bruno Antonio Pasquino, ha tra l’altro posto in evidenza «la capacità di Miscia è raccontare come alleggerire i temi spinosi, ma anche riportare aneddoti personale e non utili a capire le situazioni e le soluzioni, con spunti che fanno riflettere non solo i funzionari diplomatici».
«Cerimoniale Diplomatico. Il fascino discreto del protocollo internazionale dietro le quinte della diplomazia», di Claudio Miscia, edito da Amazon, 2024 - pagine 323, 14,99 € in formato cartaceo e 4,99 € in versione kindle .

Dario de Marchi

Fonte: Redazione
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