Caso Navalny: radicali intitolano via Navalny strada ambasciata Russia
01-03-2024 17:40 - Ambasciate
GD - Roma, 1 mar. 24 - Un gruppo di radicali italiani con alcuni manifestanti hanno apposto una targa dimostrativa per rinominare la strada davanti all'ambasciata russa a Roma, via Gaeta, intitolandola via Navalny in memoria di Alexei Navalny.
"Mentre in Russia si svolgono i funerali di Alexei Navalny, in una chiesa blindata, presidiata dalle forze di sicurezza del regime di Putin, con il divieto di fare foto e riprese, i radicali italiani portano Alexei Navalny di fronte all'ambasciata russa in Italia, dove è stata affissa una targa per Via Navalny, al posto di Via Gaeta", hanno detto con una nota da Matteo Hallissey, Filippo Blengino e Patrizia De Grazia, rispettivamente segretario, tesoriere e presidente di Radicali Italiani, con spiegano: "Via Gaeta, la via dell'ambasciata, la via dove è presente una parte di territorio russo in Italia, dovrebbe ora chiamarsi Via Navalny. Il nome di Alexei dovrebbe comparire sul loro sito, sui documenti inviati e ricevuti, dovrebbero trovarselo di fronte ogni giorno, a ogni ora. Il nome della persona che hanno avvelenato, arrestato, detenuto in condizioni indegne e infine fatto morire, in quella colonia penale Siberiana, nella quale non sarebbe mai dovuto entrare e dalla quale avrebbe dovuto uscire con la propria vita intatta".
Ed hanno precisato: "Il nome di Navalny dovrebbe gridare libertà dalla targa della via in cui lavorano i funzionari, i diplomatici, i militari di quel regime che gli ha chiuso la bocca, impedendogli di continuare a parlare di libertà da vivo".
Alcuni manifestanti hanno portato anche dei fiori e hanno acceso lumini
Fonte: Redazione
"Mentre in Russia si svolgono i funerali di Alexei Navalny, in una chiesa blindata, presidiata dalle forze di sicurezza del regime di Putin, con il divieto di fare foto e riprese, i radicali italiani portano Alexei Navalny di fronte all'ambasciata russa in Italia, dove è stata affissa una targa per Via Navalny, al posto di Via Gaeta", hanno detto con una nota da Matteo Hallissey, Filippo Blengino e Patrizia De Grazia, rispettivamente segretario, tesoriere e presidente di Radicali Italiani, con spiegano: "Via Gaeta, la via dell'ambasciata, la via dove è presente una parte di territorio russo in Italia, dovrebbe ora chiamarsi Via Navalny. Il nome di Alexei dovrebbe comparire sul loro sito, sui documenti inviati e ricevuti, dovrebbero trovarselo di fronte ogni giorno, a ogni ora. Il nome della persona che hanno avvelenato, arrestato, detenuto in condizioni indegne e infine fatto morire, in quella colonia penale Siberiana, nella quale non sarebbe mai dovuto entrare e dalla quale avrebbe dovuto uscire con la propria vita intatta".
Ed hanno precisato: "Il nome di Navalny dovrebbe gridare libertà dalla targa della via in cui lavorano i funzionari, i diplomatici, i militari di quel regime che gli ha chiuso la bocca, impedendogli di continuare a parlare di libertà da vivo".
Alcuni manifestanti hanno portato anche dei fiori e hanno acceso lumini
Fonte: Redazione
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