05 Maggio 2024
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Casa Papanice: gioiello amato da Monica Vitti, abbandonato al degrado

08-02-2022 16:21 - Arte, cultura, turismo
Monica Vitti a Casa Papnice - foto ©Archivio Casa Papanice Monica Vitti a Casa Papnice - foto ©Archivio Casa Papanice
GD – Roma, 8 feb. 22 – Il villino Casa Papanice, iconico eppure dimenticato da tempo, sulla via Nomentana a Roma è il simbolo di un preoccupante abbandono e indifferenza. Neppure la morte di Monica Vitti, che amava la residenza ora trascurata, è servito ad accendere qualche faro sull’edificio storico di via Giuseppe Marchi, ormai uno dei tanti luoghi architettonici romani fantasma, sebbene sia stato riconosciuto universalmente come uno dei “gioielli del patrimonio culturale italiano, uno dei più importanti esempi di architettura postmoderna”, come la definì anche l’ex presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.
A ridenunciare per l’ennesima volta lo stato di incuria, è stato Edmondo Papanice, nipote del costruttore che alla fine degli anni Sessanta commissionò a Paolo Portoghesi il villino del Nomentano, passato poi in mano all’ambasciata del Regno di Giordania, che l’ha abbandonato.
Fonte d'ispirazione per artisti e set di numerosi film negli anni '70, tra cui «Dramma della gelosia» di Ettore Scola e «Lo strano vizio della signora Wardh» di Sergio Martino, Casa Papanice fu dedicata dal suo primo proprietario proprio al cinema, che amava profondamente. La casa è caratterizzata dai suoi balconi cilindrici, che la rendono unica nel suo genere: tanto che in «Dramma della gelosia», la protagonista Monica Vitti chiedeva «Ma che so tutte ste' canne?». Morto Papanice, la casa venne prima venduta alla Casa Editrice Giunti e poi divenne sede dell’ambasciata del Regno di Giordania.
Come ha spiegato Papanice in un’intervista al quotidiano “La Repubblica”, «Casa Papanice è cambiata radicalmente, è stata spogliata dall’Ambasciata di dettagli fondamentali, come quei tubi che, alla maniera di un organo a canne, coronavano l’ultimo piano o le ringhiere dei balconi di diverse forme, disposte secondo una regola matematica al pari dei colori delle maioliche sulla facciata».
Per questo motivo Edmondo Papanice, non appena appreso della scomparsa di Monica Vitti, una delle più importanti stelle del cinema italiano, è intervenuto nuovamente con una lettera aperta per tentare di riaccendere i riflettori sulle condizioni in cui si trova l’edificio: «I social stanno esplodendo con le foto dell’attrice a casa del nonno. Continueremo anche per Monica a batterci per il ripristino immediato dell’edificio, opera dell’architetto e genio italiano Paolo Portoghesi, e non ci fermeremo mai».
La vicenda di Casa Papanice è approdata anche in Parlamento. Una interrogazione al Senato della Repubblica ha riproposto la questione di Casa Papanice, divenuta di proprietà dell'Ambasciata della Giordania, che però non provvede ai necessari interventi per evitare che diventi decadente. Il senatore Gianluigi Paragone si è rivolto ai ministri Franceschini e Di Maio chiedendo di intervenire, visto «lo stato di incuria e degrado» della struttura, dove furono girate anche alcune scene del film «Dramma della gelosia», di Ettore Scola. Divenuta proprietà della Giordania e, quindi, nella disponibilità dell'ambasciatore del Regno Hascemita, la villa ha subito interventi esterni, mentre «non è chiaro se anche l'interno abbia subito interventi».
L'interrogazione del senatore del gruppo Misto ha puntato al «riconoscimento di Casa Papanice quale bene culturale» in modo tale che «la proprietà sia costretta al ripristino degli elementi caratterizzanti, oltre che a un'accurata manutenzione». Il sen. Paragone ha poi ricordato come l'arch. Portoghesi stesso si sia offerto per il restauro, ma nessuna risposta è arrivata dall'attuale proprietà.


Fonte: Redazione
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