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Brexit: Amb. Trombetta, "creata area libero scambio più grande al mondo"

25-02-2021 11:41 - Ambasciate
L'amb. Trombetta L'amb. Trombetta
Il console generale Villani Il console generale Villani
GD - Londra, 25 feb. 21 - “Il Sistema Italia presente nel Regno Unito è costituito da Ambasciata, Consolato Generale, Banca d’Italia, ICE Agenzia, ENIT e Camera di Commercio italiana nel Regno Unito. E questo sistema è stato fondamentale in questi mesi per tenere costantemente informati i connazionali e le imprese italiane sulle molteplici conseguenze dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea”. A parlare a proposito della Brexit è l’Ambasciatore d’Italia a Londra, Raffaele Trombetta, in occasione della diretta streaming sul sito de "Il Sole 24 Ore" che si è svolta per presentare il nuovo libro di Alessandro Belluzzo, presidente della Camera di Commercio Italiana nel Regno Unito, “Brexit. Istruzioni per l’uso”, ed. Il Sole 24 Ore.
“Nel 2019 l’interscambio commerciale tra Regno Unito e Italia ha fruttato 30 milioni di sterline", ha proseguito l’ambasciatore italiano, "con un saldo attivo per l’Italia di oltre 10,3 milioni di sterline. Il 2020 ha, come si può intuire, fatto subire una flessione, ma è indubbio che la conclusione dell’accordo sugli scambi e la cooperazione tra l’UE e il Regno Unito il 24 dicembre scorso abbia scongiurato lo spettro di quel salto nel buio che avrebbe rappresentato il no deal, e apre una stagione di intenso lavoro di adeguamento per tutti i portatori di interesse sui molteplici cambiamenti che la Brexit comporta, dal commercio in beni a quello in servizi, dai rapporti giuslavoristi alla mobilità delle persone, dagli investimenti ai temi legali e dei contratti. Questo accordo ha creato indubbiamente l’area di libero scambio più grande al mondo. È vero", ha spiega ancora Trombetta, "le prime settimane (ormai siamo a due mesi circa di questo nuovo contesto) ci hanno dimostrato che le nostre imprese e quelle britanniche impegnate nell’export hanno incontrato difficoltà legate soprattutto ai processi doganali, all’iva, ai controlli sanitari. Ma il nostro impegno è stato e sarà quello di informare le nostre aziende e di continuare ad assisterle come sta facendo l’ufficio ICE con un proprio Brexit Desk, che riceve decine e decine di richieste di chiarimento al giorno; e come facciamo noi quotidianamente come Ambasciata italiana nel Regno Unito”.
L’ambasciatore Trombetta ha iniziato il suo intervento ricordando il grave attacco dove hanno trovato la morte il “collega ambasciatore” italiano a Kinshasa, Luca Attanasio, e il carabiniere Vittorio Iacovacci esprimendo cordoglio e vicinanza alle famiglie.
Da parte sua il Console generale a Londra, Marco Villani, ha rilevato che "il Consolato Generale d’Italia nel Regno Unito è impegnato per attenuare gli effetti della Brexit e della pandemia sui cittadini e le imprese italiane in UK. Di fatto una prima conseguenza, evidente a tutti, è il ritorno a un sistema migratorio che vede i cittadini europei tornare giuridicamente ‘stranieri’”.
“Chi intenderà trasferirsi dopo il 1° gennaio 2021", ha aggiunto Villani, "sarà sottoposto a un regime di visti. La libertà di movimento e stabilimento garantita dai Trattati europei che ormai condiziona in maniera determinante la nostra forma mentis di europei ha cessato di essere in vigore Oltremanica. Gli effetti di lungo periodo sulla nostra comunità non sono ancora noti, ovviamente. Tuttavia, in prima battuta non sembra che la Brexit abbia fermato gli arrivi dei nostri cittadini in questo Paese. Anzi. I cittadini iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE) in Inghilterra e Galles sono più che raddoppiati nell’arco di sette anni. Dal 2016 alla fine del 2020 i flussi di cittadini italiani in ingresso hanno addirittura subìto una forte accelerazione. Nel 2020, per dare un’idea, le iscrizioni all’AIRE completate dal Consolato Generale d’Italia a Londra sono state oltre 65 mila, ben più dei 12.500 rimpatri, trasferimenti e cancellazioni registrati nello stesso arco temporale, il che ha portato a una crescita del numero di iscritti del 15% in un anno. Non sembra prepararsi un esodo dei nostri cittadini verso l’Italia, a causa della Brexit. Gran parte di chi si è trasferito, lo ha fatto con l’intenzione di restare. Brexit o non Brexit. In pratica, ci si aspettava un controesodo degli italiani dal Regno Unito verso l’Italia che non c’è stato. Ciò indica una moderata fiducia e attesa dei nostri cittadini”, ha concluso il console, che ha ricordato “con grande cordoglio l’omicidio dell’ambasciatore italiano a Kinshasa, Luca Attanasio e del carabiniere che lo scortava Vittorio Iacovacci insieme all’autista Mustapha Milambo, “una pagina buia per la nostra storia diplomatica”.


Fonte: Il Sole 24 Ore
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