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Brasile: amb. Ramos a direttore "La Repubblica" corregge dati su PIL

20-12-2021 13:16 - Ambasciate
Amb. Helio Vitor Ramos Filho Amb. Helio Vitor Ramos Filho
GD - Roma, 20 dic. 21 -Lettera dell'ambasciatore del Brasile in Italia, Helio Vitor Ramos Filho, al direttore del quotidiano "La Repubblica", Maurizio Molinari, per correggere i dati sull'andamento del PIL ritenuti errorine contenuti pubblicati in un articolo del quotidiano.
«In un articolo pubblicato sul quaderno "Affari&Finanza" de "la Repubblica" di lunedì, 13 dicembre», ha scritto il diplomatico, «ho notato con stupore l’affermazione che il Prodotto Interno Lordo (PIL) brasiliano ha avuto un calo (sic) del 4,9% nel 2021. L’andamento così inspiegabile dell’economia brasiliana quest’anno sarebbe anche seguito da un calo dell’1,8% nel prossimo anno, secondo lo stesso articolo».
In realtà, prosegue l'amb. Ramos, «le ultime stime del FMI, citato dal quotidiano come fonte dei dati riportati, sono che il PIL brasiliano presenterà una variazione positiva del 5,2% nel 2021, e dell’1,52% nel 2022. Perché non resti alcun dubbio: il FMI prevede che il Brasile crescerà sia nel 2021 che nel 2022».
Quindi, secondo il diplomatico del Brasile, «il prestigioso quotidiano 'la Repubblica' ha veicolato informazioni non veritiere. Un errore grossolano che non avrà mancato di notare la maggior parte dei lettori colti del giornale, i quali sanno che il Brasile, come la maggior parte delle economie del mondo, ha presentato numeri negativi nel 2020 e positivi nel 2021. Purtroppo, i dati erronei menzionati nel testo firmato da Daniele Mastrogiacomo si ripetono in un suggestivo grafico che accompagna l’articolo, indebolendo l’ipotesi di un errore di digitazione».
Infine l'amb. Ramos sottolinea che «come rispettato direttore di un veicolo di stampa che esercita una tale influenza sulla società italiana, Lei comprenderà la gravità della responsabilità di un risarcimento che grava su coloro che trasmettono informazioni scorrette come se fossero veritiere. Che sia per rispetto della verità o per difesa della reputazione del giornale, non sono certo l’unico ad aspettarsi da la Repubblica una rettifica dei dati falsi pubblicati lo scorso 13 dicembre».


Fonte: Redazione
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