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Bosnia-E.: ricordato volontario Gabriele Moreno Locatelli a 30º scomparsa

04-10-2023 16:21 - Ambasciate
GD - Sarajevo, 4 ott. 24 - Con l'evento “Trent'anni senza Gabriele Moreno: il suo ricordo sempre vivo nel segno della pace e della riconciliazione in Bosnia-Erzegovina“, l'Ambasciata d'Italia a Sarajevo ha commemorato Gabriele Moreno Locatelli, il religioso e pacifista italiano, volontario dell'associazione “Beati i Costruttori di Pace”, che perse la vita nella capitale bosniaco-erzegovese il 3 ottobre 1993 presso il ponte Vrbanja, sul fiume Miljacka, durante la guerra di dissoluzione nella ex Jugoslavia.
Originario di Canzo, in provincia di Como, Locatelli già aveva partecipato nel dicembre 1992 e nell'agosto 1993 ad alcune marce promosse dalla citata associazione per invocare una soluzione pacifica del conflitto che stava sconvolgendo la Bosnia-Erzegovina. Quando venne ferito mortalmente, Locatelli stava attraversando il ponte Vrbanja con alcuni amici del movimento per effettuare un'azione simbolica - nell'ambito del progetto “Si vive una sola pace“ - che intendeva chiedere alle parti in conflitto la cessazione delle ostilità.
L'iniziativa di Locatelli e degli altri volontari prevedeva la deposizione di una corona di fiori sul luogo ove erano cadute le prime due vittime civili della guerra, Suada Diliberović e Olga Sučić - uccise nell'aprile 1992 sullo stesso ponte, anche in questo caso durante una manifestazione controla guerra - e successivamente l'offerta di simbolico pane di pace ai soldati delle parti avverse schierati sulle due sponde del fiume.
La toccante cerimonia, tenutasi sul medesimo ponte Vrbanja, è stata presieduta dall'amb. Marco Di Ruzza. Vi ha preso parte la vice-Sindaca di Sarajevo, Anja Margetic, e una delegazione del Comune di Canzo, guidata dall'assessore al bilancio Maurizio Mariani in rappresentanza del sindaco, e composta anche dall'assessore al turismo e alla cultura, Laura Ferrari, e dal consigliere delegato ai lavori pubblici, Pierluigi Paredi. Presente anche una delegazione del Comune di Reggio Emilia, guidata dall'assessore De Franco, in questi giorni impegnata a Sarajevo in attività connesse al gemellaggio con Sarajevo Centar stipulato lo scorso anno.
Tra i partecipanti, il vice Nunzio Apostolico. Numerosi i cittadini che hanno voluto accorrere - con ampia presenza di esponenti della collettività italiana e della società civile e buona copertura mediatica - per testimoniare commossi sentimenti di affetto nei confronti di Locatelli. Presente anche l'Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.
Nel corso della cerimonia, sono state deposte corone di fiori ai piedi della targa commemorativa dedicata a Locatelli. Nel ringraziare la vice sindaca Margetic per la sua partecipazione all'evento, che testimonia la solidarietà e la vicinanza delle istituzioni cittadine, l'Ambasciatore ha sottolineato l'importanza di mantenere sempre acceso il ricordo di Moreno così come degli altri connazionali che, per ragioni diverse, persero la vita in Bosnia-Erzegovina durante la guerra.
L'amb. Di Ruzza ha detto che "il loro sacrificio è stato luminoso esempio di un impegno incondizionato al servizio del prossimo contro il cieco odio etnico che ha insanguinato i territori dell'ex Jugoslavia, provocando immani sofferenze a quelle popolazioni. La memoria di Moreno sia stella polare e fonte di ispirazione per tutti coloro che, sul campo, si adoperano per portare avanti i percorsi di riconciliazione e dialogo inter-etnico in Bosnia-Erzegovina a sostegno della stabilità e della crescita del Paese e, al contempo, delle sue prospettive di integrazione europea, che l'Italia appoggia convintamente“.


Fonte: Redazione
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