05 Maggio 2024
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Borghi d'Italia si appellano a Franceschini, con PNRR rischio squilibri

14-02-2022 18:40 - Arte, cultura, turismo
GD - Roma, 14 feb. 22 - Appello delle associazioni che sostengono i Borghi al ministero dei Beni Culturali paventando che con il PNRR si rischia di concentrare il 50% del miliardo solo su 21 borghi. Le associazioni che costituiscono la piattaforma dei Borghi (Borghi più belli d’Italia, Legambiente, Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e Touring Club Italiano,) sono infatti intervenute sul tema dei fondi assegnati nell’ambito del PNRR ai Borghi ed in particolare sulla scelta di dividere le risorse stanziate sull’asse “Intervento 2.1 - Attrattività Dei Borghi” (1 miliardo di euro) in due diverse linee, entrambe in scadenza il 15 marzo. In particolare, le organizzazioni manifestano perplessità sulla circostanza che quasi la metà delle risorse (420 milioni di euro) sia investite nella linea “A” che finanzia 21 progetti ed in particolare attribuisce a un solo progetto pilota proposto da ciascun Regione fino a 20 milioni di euro.
Su questo punto le associazioni già nell’autunno scorso avevano espresso la loro contrarietà ad ogni ipotesi di concentrare una parte significativa delle risorse disponibili su pochi Borghi (uno per regione); oggi appare ancora più preoccupante il possibile esito di questa linea, che rischia di non premiare la qualità delle proposte, la capacità di coinvolgimento delle comunità e dei soggetti che lavorano sul territorio e le concrete ricadute occupazionali sul lungo periodo, innescando vere e proprie azioni di disuguaglianza che in considerazione dei criteri discriminatori, in alcuni casi utilizzati, stanno suscitando il la rivolta dei territori.
Di contro il bando sulla linea B mette a disposizione 580 milioni di euro, di cui 380 milioni di euro per i Progetti locali di rigenerazione culturale presentati dai Comuni e 200 milioni di euro quale regime d’aiuto, attivato attraverso una procedura centralizzata di responsabilità del MiC, a favore delle micro, piccole e medie imprese localizzate o che intendono insediarsi nei borghi che saranno selezionati.
Proprio la linea B può rappresentare una grande opportunità di rigenerazione culturale e innovazione urbana diffusa, anche se limitata ad almeno 229 piccoli comuni, creando una fortissima competitività sui territori; le stesse Regioni sanno già che a fronte delle numerose richieste potranno soddisfare un esiguo numero di Comuni beneficiari dei fondi (i progetti potranno impegnare fino a circa 1,65 milioni di euro a borgo, arrivando anche fino a 2,53 milioni di euro, comprendendo anche il successivo bando della componente dedicata alle imprese localizzate).
Le associazioni della piattaforma dei Borghi, da tempo impegnate insieme nel promuovere la valorizzazione dei borghi italiani, ribadiscono il pieno apprezzamento dell’impegno del ministro Dario Franceschini che ha consentito di orientare 1 miliardo dei fondi del PNRR a favore dei Borghi, per realizzare quella che il Ministro della Cultura, ha definito al lancio del bando “una grande operazione di valenza culturale e sociale”; allo stesso tempo però, nello pieno spirito del PNRR volto a incentivare lo sviluppo sostenibile e di qualità, a creare occupazione e opportunità di lavoro in particolare per le nuove generazioni, si appellano al Ministero della Cultura affinché:
a) nella valutazione dei progetti della linea A, e anche della Linea B dell'Avviso, vengano utilizzati criteri che al di là delle Linee Guida emanate, rispondano pienamente alle finalità del PNRR e siano effettivamente realizzabili nei tempi previsti dal cronoprogramma dettato dal Governo e dal presidente Mario Draghi.
b) in presenza di progetti afferenti la linea A e non pienamente rientranti nel dettato delle Linee Guida e del PNRR, i relativi fondi possano confluire sulla linea B, così come previsto nel bando. Altresì sarebbe auspicale da parte del Ministero, in virtù dei malumori e delle proteste che pervengono dai territori, provvedere al ritiro del bando della linea A facendo confluire i fondi interamente sulla linea B, consentendo così il finanziamento di circa ulteriori 260 progetti.
La piattaforma dei borghi è stata attivata con un protocollo di intesa, siglato il 21 ottobre 2021, nato dal lavoro svolto in sinergia su molti temi inerenti borghi e piccoli comuni, al fine di rafforzare la collaborazione condividendo esperienze e conoscenze da mettere al servizio di una strategia e di progettazioni che rispondano alle esigenze che emergono dai territori, in un momento di forte sollecitazione di orientamento di fondi e policy che mancano di azioni di governance chiare e delineate.
Tra i principali obiettivi della piattaforma: l’elaborazione di proposte e progetti in favore dello sviluppo sostenibile, durevole e solidale dei borghi, la valorizzazione delle risorse paesaggistiche, ambientali, culturali, storiche, comunitarie, anche a fini turistici. Sarà altresì molto importante sarà il ruolo di mediazione tra le istituzioni nazionali
che operano sul tema e le comunità territoriali, intercettando i bisogni dei territori e delle comunità per effettuare analisi ed elaborare proposte.
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