05 Maggio 2024
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Austria: interviene ambasciata, pizzeria “Toto Riina” rimuove insegna

19-09-2023 15:09 - Ambasciate
La foto da Facebook è di Bruno Ciccaglione La foto da Facebook è di Bruno Ciccaglione
GD - Vienna, 19 set. 23 - A Vienna la pizzeria “Toto Riina” ha rimosso la discutibile insegna dedicata al 'capo dei capi' della mafia. L’intervento dell’Ambasciata d’Italia è stato infatti risolutivo: i proprietari del locale hanno rimosso l’insegna principale della pizzeria in Thaliastrasse che, sin dal momento dell’inaugurazione, nel giugno scorso, aveva suscitato lo sdegno della comunità italiana nella capitale austriaca.
Sull’insegna appesa sull’edificio nel sedicesimo distretto c’era infatti scritto “Toto Riina” seguito da ”pizza, pasta, burger & more”. Insomma, un ristorante dedicato al boss del Clan dei Corleonesi e "Capo dei capi" di Cosa Nostra. L'iniziativa aveva turbato profondamente la comunità italiana della capitale austriaca, che ha inondato i social di commenti disgustati, oltre ad aver contattato l’Ambasciata d’Italia chiedendo che venisse fatto qualcosa per far rimuovere quell’insegna.
La sede diplomatica italiana si è mossa tempestivamente “scrivendo al Ministero austriaco degli Affari Esteri per evidenziare l’incresciosa situazione, oltre che il fatto che qualsiasi apologia della mafia è da condannare e che proprio la cattura di Totò Riina ha segnato una svolta nella lotta alla criminalità organizzata”, come ha riferito il vice capo missione, Gabriele De Stefano. Le autorità austriache sono poi intervenute sulla proprietà, che è di cittadini romeni.
Come ben puntualizza Bruno Ciccaglione, gastronomo di Viterbo che da quindici anni vive nella capitale austriaca, dove organizza anche un festival di letteratura italiana, quella del nome dedicato al boss mafioso “è una scelta fatta in modo inconsapevole, all’estero non capita di rado che chi fa pizze adotti nomi di questo tipo per l’insegna, è un modo per far credere di essere italiani ricorrendo a uno dei tipici cliché”.
In Austria e a Vienna in particolare non è cosa nuova fare ricorso a nomi che ricordano la mafia per le insegne di ristoranti e negozi. In Reindorfgasse da anni c'è la Pizzeria Mafiosi, locale di culto per i prezzi particolarmente contenuti di proprietà di Ghassan Al Omari, con la pizza Al Capone. Ma per il taglio dei capelli e la piega si può andare in uno dei tre negozi della catena di parrucchieri "Haar Mafia", (letteralmente capelli mafia). Nella metropoli austriaca è ancora vivo il ricordo della campagna di lancio della panineria Don Panino, che una decina di anni fa con una tanto squallida quanto macabra trovata di marketing partorita da un pubblicitario olandese proponeva panini con i nomi delle vittime di Cosa Nostra, da Don Falcone al Don Peppino.


Fonte: Redazione
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