05 Maggio 2024
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Architettura tra Svizzera e Italia: convegno a Istituto Svizzero di Milano

06-06-2023 17:49 - Arte, cultura, turismo
GD – Milano, 6 giu. 23 - L’Istituto Svizzero di Milano ospiterà il 20 e 21 giugno, in via del Vecchio Politecnico 3, un convegno su architettura tra Svizzera e Italia: dialoghi, convergenze, prospettive. L’incontro di studio rappresenta il primo evento interistituzionale di architettura dedicato allo studio storico delle relazioni tra Svizzera e Italia. Queste relazioni, pur avendo radici nella storia dei due Paesi, non sono mai state esaminate in modo sistematico. A partire da celebri maestri come Francesco Borromini e Carlo Fontana, fino agli artigiani ticinesi che, già dal XV secolo, hanno creato vivaci centri di produzione architettonica in tutta la penisola italiana, questi scambi sono proseguiti fino al XX secolo grazie all’attività di figure come Mario Chiattone e Alberto Sartoris. Ma è durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale che i due Paesi, grazie a rinnovate relazioni economiche e diplomatiche, hanno instaurato un solido dialogo architettonico che persiste tuttora.
Da collaborazioni accademiche, come quella tra Aldo Rossi e il Politecnico di Zurigo, a partnership professionali, come quella tra Herzog & de Meuron e Feltrinelli, l’Italia e la Svizzera mantengono un rapporto speciale in architettura, contribuendo in modo decisivo alla definizione della disciplina su scala globale.
La conferenza affronterà la lunga e ricca storia delle relazioni italo-svizzere in architettura riunendo oltre 30 tra accademici provenienti da 15 istituzioni, che parteciperanno alle quattro sessioni tematiche e ad una tavola rotonda. Caratterizzato da un ampio quadro cronologico, l’evento farà luce sulle relazioni architettoniche tra la Svizzera e l’Italia fin dalla prima età moderna, concentrandosi sugli intensi scambi degli ultimi settant’anni.
La conferenza è organizzata congiuntamente dal Politecnico Federale di Zurigo e dal Politecnico di Milano. Organizzatori sono l’arch. Gregorio Astengo (ETH Zurich), il prof. Paolo Scrivano (Politecnico di Milano), Davide Spina (ETH Zurich / ZHAW).
Gregorio Astengo è architetto e storico. Ha conseguito un Master al Politecnico di Torino (2012), un Postgraduate Certificate in Advanced Architectural Research alla Bartlett School of Architecture, UCL (2014) e un Dottorato di ricerca alla Bartlett (2019), finanziato dalla London Arts and Humanities Partnership. Gregorio ha insegnato presso la UCL, la Queen Mary (University of London), la Syracuse University London e il New College of the Humanities ed è stato ricercatore post-doc presso il Politecnico di Zurigo. Ha pubblicato la sua ricerca su riviste scientifiche tra cui Architectural Histories, Nexus, Oase e gta Papers. Da gennaio 2023 è borsista del Fondo Nazionale Svizzero, con un progetto di ricerca sul mercato immobiliare e la manualistica nella Londra premoderna.
Paolo Scrivano è professore associato di Storia dell’architettura al Politecnico di Milano. Dopo il Dottorato di ricerca al Politecnico di Torino, ha insegnato all’Università di Toronto, alla Boston University e alla Xi’an Jiaotong-Liverpool University. È stato Visiting Scholar al Massachusetts Institute of Technology e al Canadian Centre for Architecture, Ailsa Mellon Bruce Visiting Senior Fellow al Center for the Advanced Study in the Visual Arts della National Gallery of Art e ha ricevuto fondi di ricerca dall’Australian Research Council, dalla Humanities Foundation dell’Università di Boston e dal Sciences and Humanities Research Council del Canada. È autore dei volumi Storia di un’idea di architettura moderna. Henry-Russell Hitchcock e l’International Style, Olivetti Builds: Modern Architecture in Ivrea (come co-autore) e Building Transatlantic Italy: Architectural Dialogues with Postwar America. È inoltre coordinatore scientifico del network internazionale Mapping Architectural Criticism, con sede presso l’Université Rennes 2.
Davide Spina è ricercatore post-dottorato al Politecnico di Zurigo, dove ha anche conseguito il Dottorato, e ricercatore del FNS alla ZHAW. In precedenza ha studiato storia dell’architettura presso il Bartlett, UCL. Davide Spina è stato borsista all’Istituto Svizzero a Roma (2018-19) e a Milano (2021-22) ed è co-organizzatore di DocTalks, una piattaforma internazionale online per giovani ricercatrici/ricercatori in storia e teoria dell’architettura. Ha presenziato a conferenze internazionali, come quelle della Society of Architectural Historians e dell’European Architectural History Network, e i suoi scritti sono apparsi su Architectural History, AA Files, Log e gta Papers. Il suo libro di prossima pubblicazione con MIT Press esamina le attività del dopoguerra del promotore immobiliare e appaltatore italiano SGI.
Questo il programma
° Martedì 20 giugno:
ore 12:00-12:30 ― Saluti istituzionali e introduzione di Maria Böhmer, dell’Istituto Svizzero, Gregorio Astengo, Davide Spina (ETH Zurigo);
ore 12:30-15:30 ― Sessione 1: “Mobilità cisalpina: prospettive premoderne” - moderatori: Maarten Delbeke (ETH Zurigo), Nicola Navone (Archivio del Moderno, USI);
EdoardoRossetti (I Tatti – Harvard),”Strategie di insediamento e reti di relazioni degli architetti ticinesi a Roma (XV-prima metà del XVI Secolo)”;
Stefania Bianchi (AST), “Mobilità e saperi fra teoria e pratiche di bottega (secoli XVI-XVIII)”;
Giuseppe Bonaccorso (Università di Camerino), “Le strategie politiche e professionali dell’atelier di Carlo Fontana”;
Roberto Santamaria (Università di Ginevra, Università di Genova), “Continuità e versatilità: la famiglia Aprile tra la Svizzera italiana, Genova ed Europa nei secoli XV-XIX”;
Maria Gabriella Pezone (Università degli Studi della Campania), “Un architetto di Novazzano a Roma tra Sei e Settecento: Carlo Buratti e le radici ticinesi”;
ore 15:30-16:00 ― Pausa caffè;
ore 16:00-19:00 ― Sessione 2: “Immaginare il dopoguerra” - moderatori: Stanislaus von Moos (UZH), Gaia Caramellino (Politecnico di Milano);
Salvatore Aprea e Serena Maffioletti (EPFL / IUAV), “La singolare condizione di uno spazio e di un tempo per il dialogo e il confronto: i campi universitari di internamento in Svizzera”;
Paolo Scrivano (Politecnico di Milano) e Patrizia Bonifazio (Fondazione Guelpa Ivrea), “Tra cultura degli anni Trenta e Ricostruzione: Adriano Olivetti in Svizzera, 1944 – 1945”;
Maria Vittoria Capitanucci (Politecnico di Milano), “Vito (e Gustavo) Latis e la Svizzera”;
Andreas Kalpakci (ETH Zurigo), “Come funzionano i CIAM?’ La mostra delle griglie a Bergamo del 1949”;
Roberto Fabbri (Zayed University, UAE), “Una ‘Realtà Nuova’: Max Bill nell’Italia del dopoguerra”;
ore 19:00-20:00 ― Aperitivo;
° Mercoledì 21 giugno:
ore 09:00-12:00 ― Sessione 3: “L’architetto come mediatore” -moderatori: Laurent Stalder (ETH Zurigo), Beatrice Lampariello (UC Louvain);
Ákos Moravánszky (ETH Zurigo), “Dislocazioni. Mappatura e composizione tipologica nel corso di Aldo Rossi al Politecnico di Zurigo, 1972-1974”;
André Bideau (Accademia di Architettura di Mendrisio), “Gli artefatti transistorici di André Corboz. Rianimazione: un concetto critico per la conservazione negli anni ’70”;
Sylvain Malfroy (Independent scholar), “‘Nessuno entri che non sia italofilo’: La rinascita del Grand Tour nella formazione architettonica della Svizzera francese negli anni ’70 e ’80”;
Sonja Hildebrand (Accademia di Architettura di Mendrisio), “Il linguaggio dell’arte: Trix e Robert Haussmann da Palazzo del Tè a Studio Marconi”;
Pierre-Alain Croset (Politecnico di Milano), “Luigi Snozzi e l’Italia”;
ore 12:00-13:30 ― Pausa pranzo;
ore 13:30-16:30 ― Sessione 4: “Costruire oltre il confine” - moderatori: Linda Stagni (ETH Zurigo), Angelo Lunati (Politecnico di Milano);
Gabriele Neri (Politecnico di Torino / Accademia di Architettura di Mendrisio), “Il Centro Svizzero di Milano di Armin Meili”;
Giacinta Jean e Roberta Martinis (SUPSI, Mendrisio), ”Casa Zentner: una Villa di Carlo Scarpa a Zurigo”;
Eliana Perotti (ZHAW), “Una Unité d’Habitation per la siderurgia italiana. Flora Ruchat-Roncati e il progetto per il complesso residenziale La Colasiderta a Taranto (1976–1981)”;
Gabriele Cappellato (Accademia di Architettura di Mendrisio), “Mario Botta e la cultura Italiana nella formazione e professione”;
Alberto Caruso (Caruso Mainardi Architetti), “‘È complesso e difficile costruire fuori dai confini’. Il caso di Herzog & de Meuron”;
ore 16:30-17:00 ― Pausa caffè;
ore 17:00-18:30 ― Tavola rotonda: “Ingegneria d’oltralpe” - Respondent: Alberto Bologna (Sapienza Università di Roma);
Giulia Boller (ETH Zurigo), “Nuovi orientamenti di scienza delle costruzioni. Le origini svizzere del primo manuale italiano sul calcestruzzo armato precompresso”;
Lukas Ingold (ETH Zurigo), “I ponti autostradali di Ernst Schmidt in Italia”;
Ilaria Giannetti (Università di Roma Tor Vergata), “La costruzione dell’Autostrada N2 nel Canton Ticino: Tracce di un dialogo Italo-Svizzero sulle costruzioni in cemento armato”;
ore 18:30-19:30 ― Keynote: Bruno Reichlin in conversazione con Laurent Stalder.

Carlo Franza
Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea


Fonte: Carlo Franza
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