Ambasciatore Azerbaigian in Santa Sede ricorda leader Heydar Aliyev
10-05-2023 12:56 - Ambasciate
GD - Città del Vaticano, 10 mag. 23 - Oggi ricorre il 100° anniversario dalla nascita del leader nazionale dell’Azerbaigian, Heidar Aliyev.
In questa occasione, l’Ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian presso la Santa Sede, Ilgar Mukhtarov, ne ha ricordato la figura fondamentale per l’Azerbaigian, e anche per l’impulso dato alle relazioni tra Baku e Vaticano: “Heydar Aliyev è legato in modo indissolubile con la storia del mio Paese. All’indomani della riconquista dell’indipendenza, con il crollo dell’URSS, Heydar Aliyev ha trovato un paese provato dalla guerra, con un milione di rifugiati e profughi causati dall’occupazione dei nostri territori, e una grave crisi economica. Con il contratto del secolo, nel 1994, sancì il ruolo fondamentale dell’Azerbaigian nelle forniture energetiche mondiali. Grazie alla sua visione illuminata e al suo coraggio, l’Azerbaigian è riuscito a risorgere, diventando un punto di riferimento della politica internazionale, un partner affidabile per l’Europa e per il mondo, e un modello di multiculturalismo e convivenza”.
Ed ha aggiunto: “Sono onorato di poter ricordare la sua figura, mentre ricopro da pochi mesi l’incarico di Ambasciatore dell’Azerbaigian presso la Santa Sede, perché proprio Heydar Aliyev avviò i rapporti che oggi caratterizzano le nostre relazioni diplomatiche e che hanno festeggiato i 30 anni dall’instaurazione. Durante la sua Presidenza, Giovanni Paolo II compì, nel 2002, uno storico viaggio in Azerbaigian. Papa Giovanni Paolo II, ricevuto da Heydar Aliyev, celebrò una Santa Messa a Baku, alla presenza di centinaia di persone. La visita portò all’inaugurazione, nel 2007, di una Chiesta cattolica nel centro della nostra capitale, la Chiesa dell’Immacolata Concezione. Oggi, la Fondazione che porta il nome del Leader Nazionale e che è Presieduta da Mehriban Aliyeva, Primo vice presidente dell’Azerbaigian, è tra i più grandi protettori dell’inestimabile patrimonio artistico e storico-culturale del Vaticano. Grazie alla Fondazione Heydar Aliyev è stato possibile, negli anni, restaurare numerosi monumenti, tra cui ad esempio, le Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro e la collezione di sarcofagi presso San Sebastiano fuori le mura. Una collaborazione che porta anche allo sviluppo del dialogo interreligioso e che non sarebbe stata possibile senza l’iniziativa del nostro Leader Nazionale, a cui oggi, più che mai, va il ricordo e il ringraziamento di tutto l’Azerbaigian. La sua eredità giunge fino ai nostri giorni, e se il suo centesimo anniversario è un’occasione in più per celebrarlo, il popolo dell’Azerbaigian lo ricorda per sempre, perché i suoi insegnamenti e il suo modello regnano in ognuno di noi in ogni momento”.
Fonte: Redazione
In questa occasione, l’Ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian presso la Santa Sede, Ilgar Mukhtarov, ne ha ricordato la figura fondamentale per l’Azerbaigian, e anche per l’impulso dato alle relazioni tra Baku e Vaticano: “Heydar Aliyev è legato in modo indissolubile con la storia del mio Paese. All’indomani della riconquista dell’indipendenza, con il crollo dell’URSS, Heydar Aliyev ha trovato un paese provato dalla guerra, con un milione di rifugiati e profughi causati dall’occupazione dei nostri territori, e una grave crisi economica. Con il contratto del secolo, nel 1994, sancì il ruolo fondamentale dell’Azerbaigian nelle forniture energetiche mondiali. Grazie alla sua visione illuminata e al suo coraggio, l’Azerbaigian è riuscito a risorgere, diventando un punto di riferimento della politica internazionale, un partner affidabile per l’Europa e per il mondo, e un modello di multiculturalismo e convivenza”.
Ed ha aggiunto: “Sono onorato di poter ricordare la sua figura, mentre ricopro da pochi mesi l’incarico di Ambasciatore dell’Azerbaigian presso la Santa Sede, perché proprio Heydar Aliyev avviò i rapporti che oggi caratterizzano le nostre relazioni diplomatiche e che hanno festeggiato i 30 anni dall’instaurazione. Durante la sua Presidenza, Giovanni Paolo II compì, nel 2002, uno storico viaggio in Azerbaigian. Papa Giovanni Paolo II, ricevuto da Heydar Aliyev, celebrò una Santa Messa a Baku, alla presenza di centinaia di persone. La visita portò all’inaugurazione, nel 2007, di una Chiesta cattolica nel centro della nostra capitale, la Chiesa dell’Immacolata Concezione. Oggi, la Fondazione che porta il nome del Leader Nazionale e che è Presieduta da Mehriban Aliyeva, Primo vice presidente dell’Azerbaigian, è tra i più grandi protettori dell’inestimabile patrimonio artistico e storico-culturale del Vaticano. Grazie alla Fondazione Heydar Aliyev è stato possibile, negli anni, restaurare numerosi monumenti, tra cui ad esempio, le Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro e la collezione di sarcofagi presso San Sebastiano fuori le mura. Una collaborazione che porta anche allo sviluppo del dialogo interreligioso e che non sarebbe stata possibile senza l’iniziativa del nostro Leader Nazionale, a cui oggi, più che mai, va il ricordo e il ringraziamento di tutto l’Azerbaigian. La sua eredità giunge fino ai nostri giorni, e se il suo centesimo anniversario è un’occasione in più per celebrarlo, il popolo dell’Azerbaigian lo ricorda per sempre, perché i suoi insegnamenti e il suo modello regnano in ognuno di noi in ogni momento”.
Fonte: Redazione
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