Ambasciate estere: FEDAE lamenta latitanza Governo su diritti dipendenti italiani
27-12-2021 10:30 - Ambasciate
GD – Roma, 27 dic. 21 – «Il Governo si ostina a non voler riconoscere il ruolo e la categoria dei dipendenti locali delle rappresentanze diplomatiche estere in Italia»: è la denuncia di Orazio Ruggiero, segretario generale del FEDAE–CEUQ, l’organismo sidnacale che tutela gli italiani che lavorano nelle ambasciate straniere in Italia, almeno 4 mila persone ripartite tra le 141 rappresentanze diplomatiche accreditate al Quirinale, le 107 presso la Santa Sede e le 96 presso la FAO.
Secondo Ruggiero «di fronte all’inerzia della politica dobbiamo portare all’evidenza del Consiglio d’Europa la drammatica condizione di lavoro dei dipendenti locali delle Ambasciate, per trovare insieme la giusta soluzione al problema del riconoscimento della categoria».
Il rappresentante sindacale ha poi espresso «solidarietà e vicinanza a tutti i colleghi che si trovano in difficoltà economiche a causa dell’azione predatoria dell’Agenzia delle Entrate», a tutela dei quali ha ribadito «il nostro impegno nella difesa delle tutele sui diritti del lavoro per i lavoratori in difficoltà».
Ruggiero ha riferito che «è stato già chiesto un incontro con i ministeri del Lavoro e degli Esteri, alla politica abbiamo chiesto di essere convocati in audizione nelle Commissioni di Esteri e Lavoro di Camera e Senato, ci siamo battuti a fianco del nostro dirigente sindacale Bernardo Clemente dell’ambasciata di Germania, che ha subito un ingiusto licenziamento ed è costretto ad difendersi nella causa di reintegro e di risarcimento a Berlino, in Germania, nel silenzio assoluto delle Istituzioni». Insomma, ha concluso Ruggiero «non si può lavorare senza diritti e la Farnesina non può far finta di nulla!».
Fonte: Redazione
Secondo Ruggiero «di fronte all’inerzia della politica dobbiamo portare all’evidenza del Consiglio d’Europa la drammatica condizione di lavoro dei dipendenti locali delle Ambasciate, per trovare insieme la giusta soluzione al problema del riconoscimento della categoria».
Il rappresentante sindacale ha poi espresso «solidarietà e vicinanza a tutti i colleghi che si trovano in difficoltà economiche a causa dell’azione predatoria dell’Agenzia delle Entrate», a tutela dei quali ha ribadito «il nostro impegno nella difesa delle tutele sui diritti del lavoro per i lavoratori in difficoltà».
Ruggiero ha riferito che «è stato già chiesto un incontro con i ministeri del Lavoro e degli Esteri, alla politica abbiamo chiesto di essere convocati in audizione nelle Commissioni di Esteri e Lavoro di Camera e Senato, ci siamo battuti a fianco del nostro dirigente sindacale Bernardo Clemente dell’ambasciata di Germania, che ha subito un ingiusto licenziamento ed è costretto ad difendersi nella causa di reintegro e di risarcimento a Berlino, in Germania, nel silenzio assoluto delle Istituzioni». Insomma, ha concluso Ruggiero «non si può lavorare senza diritti e la Farnesina non può far finta di nulla!».
Fonte: Redazione
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