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Ambasciate estere: chiarimenti fiscali su dipendenti italiani

03-05-2022 21:44 - Ambasciate
GD - Roma, 3 mag. 22 - Chiarimenti fiscali per gli obblighi dei dipendenti delle ambasciate straniere in Italia.
L’Ufficio legale della organizzazione sindacale Fedae Ceuq e Dimidi ha infatti comunicato che nell’ambito delle azioni giudiziali intraprese contro gli accertamenti fiscali notificati dall’Agenzia delle Entrate ai dipendenti delle ambasciate straniere in Italia, si sono ottenuti due importanti decisioni da parte della Commissione Tributaria Provinciale di Roma. Queste, seppur in accoglimento parziale di alcuni motivi di ricorso formulati, hanno portato all’annullamento di sanzioni ed interessi comminati dall’Agenzia delle Entrate in sede di accertamento fiscale.
In particolare i due pronunciamenti in questione, accogliendo sul punto i motivi di ricorso formulati dall’Ufficio legale coordinato dall’avv. Angelo Calandrini, hanno in sostanza affermato che non può farsi ricadere unicamente sui contribuenti la mancata o inesatta applicazione della normativa in materia di tassazione dei redditi del personale delle ambasciate straniere in Italia attraverso l’applicazione delle sanzioni sulle imposte asseritamente dovute, poiché la situazione di incertezza normativa deve ritenersi imputabile anche all’amministrazione finanziaria.
Principio condiviso dai giudici tributari che hanno accolto la tesi dell’ufficio legale che subordinatamente alla richiesta principale di annullamento degli accertamenti, aveva chiesto di valorizzare il legittimo affidamento del contribuente indotto a ritenere in buona fede, in base ad elementi oggettivamente fuorvianti (buste paga che indicano un netto a pagare anziché una retribuzione lorda, assenza di specifica informazione sul punto da parte dei datori di lavoro e, non ultima, la non agevole comprensione di norme nazionali e internazionali in materia) che la propria retribuzione fosse al netto delle imposte.
Al riguardo la Ciao missione Tributaria Provinciale di Roma, ha affermato che: “..in tema di legittimo affidamento del contribuente di fronte all’azione dell’Amministrazione finanziaria, ai sensi dell’art. 10 commi 1 e 2, legge n. 212/2000 (c.d. Statuto del Contribuente), costituisce, tra l’altro, principio suscettibile di tutela la situazione caratterizzata dalla buona fede del contribuente rilevabile dalla sua condotta, in quanto connotata dall’assenza di qualsiasi violazione del dovere di correttezza gravante sul medesimo. Orbene, in applicazione di tale principio, vanno dichiarate non dovute le somme richieste nell’atto impositivo impugnato, a titolo di sanzione e interessi” (CTP Roma, 21.03.2022, n. 3317).
Ed ancora, in una precedente sentenza di un’altra sezione della medesima Commissione Tributaria Provinciale di Roma, è stato ritenuto che: “In tema di sanzioni amministrative per la violazione degli obblighi tributari l’assenza di un consolidato orientamento della giurisprudenza di legittimità in epoca precedente l’avviso di accertamento, costituisce presupposto per l’esistenza di una condizione di incertezza nell’interpretazione delle norme violate”. (CTP Roma, 24.11.2021, n. 12974).
Anche in tale caso la Commissione Tributaria Provinciale ha dichiarato l’illegittimità delle sanzioni irrogate dall’Agenzia delle Entrate.
Secondo la Fedae Ceuq “prosegue quindi l’azione legale per contrastare le illegittimità perpetrate nei confronti dei dipendenti delle ambasciate straniere in Italia, sia sul versante fiscale che su quello lavorativo, ambito quest’ultimo rispetto al quale l’Ufficio legale sta avviando importanti iniziative legali di cui forniremo quanto prima aggiornamenti agli associati”.
La stessa organizzazione sindacale attraverso il responsabile dell’Ufficio Legale, avv. Angelo Calandrini, ha poi comunicato che “il direttivo dell’Associazione e della Federazione unitamente all’Ufficio legale è al lavoro per organizzare un evento congressuale di aggiornamento, relativo al tema delle problematiche fiscali e giuslavoristiche dei dipendenti delle rappresentanze estere in Italia, a cui parteciperanno, oltre ai responsabili dell’ufficio legale e contabile, esperti e rappresentanti politici per fare il punto della situazione e delineare i prossimi obiettivi da perseguire”.


Fonte: Redazione
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