Ambasciata Ungheria in Vaticano: conferenza scientifica su archivi
07-10-2022 19:41 - Ambasciate
GD – Città del Vaticano, 7 ott. 22 – L'ambasciata di Ungheria presso la Santa Sede ha organizzato un convegno accademico intitolato “Archivi e biblioteche come ponti. Fonti per la cooperazione archivistica tra la Santa Sede e l'Ungheria”, svoltosi nel Palazzo della Cancelleria, nel Salone d'Onore, con gli affreschi di Vasari. I relatori sono stati alcuni dei più competenti e rispettati rappresentanti delle istituzioni di conservazione delle fonti della Santa Sede e dell'Ungheria. Tra il folto pubblico erano presenti molti direttori di archivi, direttori di istituzioni accademiche della Santa Sede e di Roma e professori. Il motivo alla base dell'evento è che lo Stato ungherese, inviando una delegata archivistica in Vaticano come diplomatica, desidera elevare ad un livello superiore le relazioni con gli archivi vaticani, le istituzioni di conservazione delle fonti e gli istituti di ricerca storica.
La conferenza ha offerto l'opportunità di far conoscere ai dirigenti e rappresentanti di queste istituzioni l'importanza della ricerca ungherese svolta negli archivi Vaticani. Il pubblico ha potuto anche apprendere come la nostra storia nazionale e i nostri valori culturali siano legati alla storia e ai valori universali della Chiesa universale. Tutto questo, come suggerisce il titolo della conferenza, è stato ottenuto costruendo ponti, impegnandosi nel dialogo e ascoltando attentamente gli altri. Questo evento è stata la prima conferenza dell'Ambasciata in questa direzione e l'ambasciatore ungherese Eduard Habsburg-Lothringen spera che ne seguiranno molte altre.
La conferenza è stata aperta dagli indirizzi di saluto del vescovo Lajos Varga, delegato per la cultura della Conferenza Episcopale Ungherese, e del padrone di casa, l'amb. Eduard Habsburg-Lothringen. L'evento è stato diviso in due sessioni basate sulla dinamica del dialogo: un oratore della Curia seguito da un oratore ungherese. Il primo oratore è stato mons. Sergio Pagano, prefetto dell'Archivio Apostolico Vaticano, che ha accolto con favore l'iniziativa ungherese e ha elogiato la profonda conoscenza del latino degli ungheresi che fanno ricerca negli archivi.
Il secondo oratore è stato Csaba Szabó, direttore generale dell'Archivio Nazionale Ungherese, che ha parlato dell'importanza di raccogliere i materiali legati all'Ungheria, i cosiddetti “Hungarika” e del ruolo dei delegati agli archivi. Infine, András Németh, curatore dei manoscritti greci della Biblioteca Apostolica Vaticana, ha fornito esempi di come i valori culturali ungheresi siano legati a quelli universali, basandosi sul lavoro degli ungheresi che svolgono ricerche in biblioteca.
Questo si è rivelato un ottimo passaggio per la sessione successiva, dove Johan Ickx, direttore dell'Archivio Storico della Segreteria di Stato, ha parlato degli aspetti ungheresi delle trascrizioni delle trasmissioni radiofoniche conservate nella collezione dell'archivio. Ci si potrebbe chiedere, ad esempio, cosa trasmettevano i vari media su Joseph Mindszenty all'epoca.
A lui è seguito András Koltai, presidente dell'Associazione degli Archivisti Ecclesiastici Ungheresi, che ha illustrato l'arco della ricerca ungherese negli archivi vaticani. La sua presentazione è stata seguita da quella di Ugo Taraborrelli, direttore dell'Archivio Storico della Penitenzieria Apostolica, che ha illustrato le prospettive del suo archivio da una prospettiva ungherese.
La conferenza si è conclusa con la presentazione di Krisztina Tóth, delegato agli archivi (o meglio dire: secondo segretario per la cooperazione archivistica) dell'Ambasciata di Ungheria presso la Santa Sede, che ha presentato le prospettive della cooperazione archivistica tra la Santa Sede e l'Ungheria e ha parlato del ruolo del delegato agli archivi nella costruzione di ponti culturali e nella conduzione del dialogo scientifico.
Fonte: Redazione
La conferenza ha offerto l'opportunità di far conoscere ai dirigenti e rappresentanti di queste istituzioni l'importanza della ricerca ungherese svolta negli archivi Vaticani. Il pubblico ha potuto anche apprendere come la nostra storia nazionale e i nostri valori culturali siano legati alla storia e ai valori universali della Chiesa universale. Tutto questo, come suggerisce il titolo della conferenza, è stato ottenuto costruendo ponti, impegnandosi nel dialogo e ascoltando attentamente gli altri. Questo evento è stata la prima conferenza dell'Ambasciata in questa direzione e l'ambasciatore ungherese Eduard Habsburg-Lothringen spera che ne seguiranno molte altre.
La conferenza è stata aperta dagli indirizzi di saluto del vescovo Lajos Varga, delegato per la cultura della Conferenza Episcopale Ungherese, e del padrone di casa, l'amb. Eduard Habsburg-Lothringen. L'evento è stato diviso in due sessioni basate sulla dinamica del dialogo: un oratore della Curia seguito da un oratore ungherese. Il primo oratore è stato mons. Sergio Pagano, prefetto dell'Archivio Apostolico Vaticano, che ha accolto con favore l'iniziativa ungherese e ha elogiato la profonda conoscenza del latino degli ungheresi che fanno ricerca negli archivi.
Il secondo oratore è stato Csaba Szabó, direttore generale dell'Archivio Nazionale Ungherese, che ha parlato dell'importanza di raccogliere i materiali legati all'Ungheria, i cosiddetti “Hungarika” e del ruolo dei delegati agli archivi. Infine, András Németh, curatore dei manoscritti greci della Biblioteca Apostolica Vaticana, ha fornito esempi di come i valori culturali ungheresi siano legati a quelli universali, basandosi sul lavoro degli ungheresi che svolgono ricerche in biblioteca.
Questo si è rivelato un ottimo passaggio per la sessione successiva, dove Johan Ickx, direttore dell'Archivio Storico della Segreteria di Stato, ha parlato degli aspetti ungheresi delle trascrizioni delle trasmissioni radiofoniche conservate nella collezione dell'archivio. Ci si potrebbe chiedere, ad esempio, cosa trasmettevano i vari media su Joseph Mindszenty all'epoca.
A lui è seguito András Koltai, presidente dell'Associazione degli Archivisti Ecclesiastici Ungheresi, che ha illustrato l'arco della ricerca ungherese negli archivi vaticani. La sua presentazione è stata seguita da quella di Ugo Taraborrelli, direttore dell'Archivio Storico della Penitenzieria Apostolica, che ha illustrato le prospettive del suo archivio da una prospettiva ungherese.
La conferenza si è conclusa con la presentazione di Krisztina Tóth, delegato agli archivi (o meglio dire: secondo segretario per la cooperazione archivistica) dell'Ambasciata di Ungheria presso la Santa Sede, che ha presentato le prospettive della cooperazione archivistica tra la Santa Sede e l'Ungheria e ha parlato del ruolo del delegato agli archivi nella costruzione di ponti culturali e nella conduzione del dialogo scientifico.
Fonte: Redazione
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