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Ambasciata UK: Villa Wolkonsky celebra il poeta scozzese Robert Burns

25-01-2023 19:54 - Ambasciate
·GD - Roma, 25 gennaio 2023 – L'Ambasciatore britannico, sir Edward Llewellyn, in perfetto tipico abito scozzese, tra kilt, cornamuse, haggis, whisky e cibi scozzesi, ha aperto le porte della sua residenza, la splendida Villa Wolkonsky, a più di 300 ospiti, scozzesi e non, per una serata dedicata alla Scozia. Motivo dell'evento: l'anniversario della nascita di Robert Burns, il poeta simbolo dell'orgoglio scozzese nato nel 1759, la cui fama, per numero di eventi ispirati, è seconda solo a William Shakespeare.
Tra gli ospiti dell'ambasciatore Llewellyn, figure istituzionali, tra cui gli ambasciatori di Ucraina, Norvegia, Repubblica Ceca, Polonia e Montenegro, ma anche la comunità scozzese a Roma e gli amici della Scozia, tutti accolti in un abbraccio di cultura gaelica tra il classico pattern del tartan e il blu e bianco della bandiera scozzese. Oltre alle poesie di Robert Burns, protagonista della serata è stata la musica, con i suonatori di cornamusa e i balli tradizionali della Scozia accompagnati da coinvolgenti note dal vivo.
La City of Rome Pipe Band ha accolto l'arrivo gli ospiti della serata per poi guidarli attraverso le sale di rappresentanza della residenza, seguendo il percorso dell'haggis – piatto simbolo della tradizione scozzese – portato su un piatto d'argento.
La “sfilata dell'haggis” si è conclusa con la lettura di Selkirk Grace, tradizionale preghiera scozzese, e il caratteristico Address to a Haggis, culminato con il taglio della pietanza in presenza dell'ambasciatore Edward Llewellyn e di tutti gli ospiti, segnale che ha dato l'inizio alla cena.
A deliziare i palati sono stati i piatti preparati da Dario Pizzetti, resident chef di Villa Wolkonsky, che ha ideato un menu in onore della serata. L'haggis è stato accompagnato da tatties – le patate – e da un buffet a base di salmone al whisky, scones e a completare i tradizionali puddings, tra cui la treacle tart con la salsa butterscotch al burro e caramello. Non sono mancati i distillati dal carattere deciso delle regioni del nord del Regno Unito: tra i whisky selezionati, il Signature di Cù Bòcan, il Frequent Flyers 13 Years Old di Craigellachie e il 18 Years Old di Tomatin; tra i gin, il Beinn An Tuirc di Kintyre Gin, il Lemon Verbena Gin di Secret Garden e Height Of Arrows Gin di Holyrood Distillery. Anche la birra direttamente dalla Scozia, la Six Degrees North.
Al termine della cena, il ritorno della musica è stato anticipato dalla poesia immortale "To a Mouse", da cui deriva il proverbio inglese per quando non tutto va secondo i piani... (No matter how carefully a project is planned, something may still go wrong with it).
Le cornamuse hanno passato il testimone al quartetto dei Coughdrops per accompagnare il tradizionale ceilidh – ballo tipico dei festeggiamenti scozzesi. Ad aprire le danze, trenta componenti della Rome Scottish Dancing Group, che hanno coinvolto gli ospiti in piroette e passi sulle note di Loch Ness Monster, Dashing White Seargent, Strip The Willow e Guy Gordon. La serata si è conclusa con un brindisi The Immortal Memory del poeta scozzese, Robert Burns.


Fonte: Redazione
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