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Ambasciata UK: a Roma si brinda per 70 anni di regno Regina Elisabetta II

09-06-2022 17:49 - Ambasciate
Amb. Ed Llewellyn Amb. Ed Llewellyn
GD - Roma, 9 giu. 22 - Dopo tre anni di assenza, causa pandemia, si sono riaperte le porte di Villa Wolkonsky, per il più importante Queen's Birthday Party voluto dal neo Ambasciatore britannico in Italia, Ed Llewellyn. Dopo le celebrazioni a Napoli, 2.000 ospiti e amici dell'ambasciata di Sua Maestà in Italia, tra cui anche molti britannici ed esponenti della comunità internazionale, si sono ritrovati a Villa Wolkonsky, circondati dall'acquedotto romano e dagli splendidi giardini in perfetto stile British. L'occasione è delle più speciali: celebrare i 70 anni di Regno di Sua Maestà, la Regina Elisabetta II, unica ad aver raggiunto questo traguardo nella storia del Regno Unito.
L'amb. Ed Llewellyn, in Italia da fine febbraio, ha ospitato un QBP d'eccezione, rinnovando e dichiarando di voler approfondire ancor più gli straordinari legami che uniscono Regno Unito e Italia. Tutto all'insegna dei valori che i due Paesi condividono, e di cui la Regina Elisabetta II è stata testimone unico nei suoi 70 anni di regno.
L'evento è stata l'occasione per focalizzare l'attenzione su eccellenze culinarie britanniche ed italiane. Presenti anche le auto d'epoca che la Regina predilige, icone dello stile British a quattro ruote: una Jaguar XType del 1952, una Rolls Royce Phantom II Continental del 1934 e una Lagonda del 1934. Nel segno della sostenibilità e dell'innovazione tecnologica, a dare mostra di sé nei giardini Villa Wolkonsky, anche la nuovissima Jaguar I Pace 100% elettrica. Quattro simpatici corgies - Letizia, Cupcake, Icecream e Sacher - i cani prediletti di Sua Maestà, hanno fatto compagnia agli ospiti negli splendi giardini, facendo assaporare agli ospiti un'atmosfera ancor più simile a quella di Buckingham Palace.
A dare il benvenuto agli ospiti, una jazz band composta da musicisti italiani e britannici ha suggellato in musica l'amicizia tra Italia e Regno Unito, sulle note degli artisti più cari a Sua Maestà. Nella tradizione dei QBP, non poteva mancare la banda militare britannica, quest'anno la gallese Regimental Band of the Royal Welsh in uniforme rosso-nera, e gli immancabili bag-piper, con i quali hanno intonato la toccante Highland Cathedral. Inoltre, una Sunset Ceremony, la Cerimonia del Tramonto – o dell'Ammaina Bandiera – e una inedita “Beat the Retreat”, la ritirata che segna la fine della giornata lavorativa per i militari britannici. Un tributo a Sua Maestà, anche a capo delle Forze Armate Britanniche, e ai valori che la Sovrana britannica ha ispirato e continua a ispirare in patria e nel resto del mondo.
A terminare la serata, dopo gli inni italiano e britannico intonati dall'UK Diplo Choir, il coro composto dallo staff dell'ambasciata, la splendida proiezione delle immagini dell'incoronazione di SM la Regina Elisabetta II sull'acquedotto romano, seguite dal ricordo della sua prima visita ufficiale in Italia nel 1961. Proiezione accompagnata dalla performance musicale del Roma Tre Orchestra Ensemble, con un repertorio di arie d'opera ambientate oltremanica. Il soprano, Sofia Calenza, accompagnata da Valerio Iannini, Federico Morbidelli, Maria Teresa De Sanio e Alessandro Guaitolini, ha portato indietro nel tempo gli ospiti sulle arie di Bellini e Donizetti. A conclusione della performance, i fuochi d'artificio in onore di Sua Maestà la Regina Elisabetta II.
Ma il QBP romano è stato molto di più. In un mondo caratterizzato da rapidi e spesso travolgenti cambiamenti sociali, l'Ambasciatore Llewellyn ha scelto di puntare i riflettori sull'importante lavoro svolto dalle associazioni di volontariato che operano nel campo della solidarietà. Presenti cinque organizzazioni scelte per la loro attenzione a donne, bambini e migranti e ambiente: Save the Children Italia, SOS Children's Villages Italia/International, Baobab Experience, Soroptimist International Italia e Associazione Penelope.
Attenzione massima anche nei confronti dell'ambiente e di un'economia sostenibile: la festa di Sua Maestà sarà “neutralizzata” grazie a EMoby, con l'acquisto di “crediti verdi” per compensare le emissioni di CO2, e la pratica di comportamenti virtuosi del personale della Villa Wolkonsky che hanno portato anche alla Certificazione ISO 20121 per eventi sostenibili.
La festa in onore del compleanno di Sua Maestà rimane un'occasione per celebrare i rapporti bilaterali tra Italia e Regno Unito in campi che spaziano da educazione, innovazione, tecnologia, cultura, business e difesa, e per ricordare una collaborazione che punta a forgiare nuove partnership e costruire un mondo migliore per le generazioni future.
Il QBP di Roma rientra nella campagna GREAT: una serie di eventi e iniziative promosse dalla rappresentanza diplomatica britannica in Italia, durante tutto il corso dell'estate, dedicate alla diversità, alla sostenibilità, alla ricerca, all'inclusione, alla musica, al cinema e alla cultura.
Nel suo intervento l'amb. Ed Llewellyn ha tra l'altro detto che "siamo qui per celebrare la Regina. E siamo qui stasera per celebrare una prima volta assoluta nella storia britannica: il giubileo di platino della Regina, da 70 anni sul trono. Il nostro monarca più longevo. Un regno iniziato quando la Repubblica italiana aveva sei anni. Un regno che è totalmente intrecciato nei legami di amicizia che uniscono le nostre nazioni. L'ho pensato quando ho visto il 2 giugno il presidente Mattarella a bordo di una delle Lancia Flaminia ordinate dal presidente Gronchi per la prima visita di Stato della nostra Regina in Italia nel mille novecento sessantuno (1961). Quindi forse mi perdonerete se parlo di Sua Maestà in questo senso, come della nostra Regina - perché nel breve tempo in cui sono stato qui, ho capito quanto voi italiani portiate la nostra Regina anche nei vostri cuori.
Ma per me questa è una serata speciale anche per un motivo più personale: ho alcuni legami con l'Italia. Ho chiesto a mia moglie Anne di sposarmi proprio qui a Roma. Diciassette anni e tre figli dopo, proprio l'altro giorno ci siamo ritrovati per la prima volta insieme nello stesso posto di allora, il Ponte Sisto".
Il diplomatico britannico ha aggiunto: "Spero di trasmettere ai miei figli il mio stesso amore per questo Paese.
Naturalmente la Regina ha legami con l'Italia che risalgono a oltre settanta anni fa. Ha fatto quattro visite di Stato in Italia. E prima di diventare Regina, nell'aprile del 1951 ha visitato Roma con il Duca di Edinburgo, stando proprio qui alla Villa. Per la sua prima visita di Stato da Regina, arrivò in Sardegna dove salì a bordo del 'Royal Yacht Britannia'. Durante il suo lungo regno, la Regina ha conosciuto bene questo Paese, e lo ha attraversato in lungo e in largo".
Poi l'amb. Ed Llewellyn ha riferito: "Mi sono dato l'obiettivo di visitare tutte le 20 regioni italiane nei miei primi 100 giorni di mandato. È il mio personale Grand Tour. Per ora ne ho già visitate sedici".
E approfitto per ribadire all'amico ambasciatore ucraino la nostra solidarietà con il suo Paese e la nostra determinazione che, in questa lotta tra potere e diritto, sia il diritto a prevalere. E prevarrà".
"Iniziando il mio mandato di Ambasciatore in Italia, guardo indietro a questi ultimi 70 anni, al regno della Regina e a ciò che abbiamo realizzato insieme. E guardo con fiducia e ottimismo ai prossimi settanta anni. Perché al cuore delle relazioni tra il Regno Unito e l'Italia c'è una profonda amicizia, c'è il rispetto e l'affetto tra i nostri popoli. In un mondo che cambia velocemente, bisogna tenere salda, forte e vibrante questa amicizia, come lo è stata in tutti questi anni. È questo il mio impegno di Ambasciatore e di tutta la mia ambasciata", ha concluso l'amb. Ed Llewellyn.


Fonte: Redazione
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