Ambasciata Messico respinge asta in Italia reperti archeologici illegali
17-09-2021 12:12 - Ambasciate
GD - Roma, 17 set. 21 - L'ambasciata del Messico in Italia ha respinto la vendita di pezzi archeologici messicani messi all'asta dal sito di vendita Gaza Bertolami Fine Arts di Roma.
Secondo l'INAH Istituto Nazionale di Antropologia e Storia del Messico, infatti, nella partita posta in vendita ci sono 17 frammenti del patrimonio archeologico messicano, ha fatto sapere l'ambasciata.
Per questo la rappresentanza diplomatica messicana ha comunicato alle autorità italiane la sua sorpresa e indignazione per la vendita di antichità messicane, sia culturalmente che legalmente.
Tra l'altro si afferma che questo tipo di asta e di vendita danneggia il patrimonio culturale e storico del Messico e dell'umanità. I pezzi posti all'asta sono stati presi fuori contesto e trasportati come oggetti decorativi, mettendo da parte tutto il loro valore storico e culturale.
Per quanto riguarda la legittimità dell'asta, la legge messicana vieta dal 1934 l'uscita di tali oggetti dal Paese.
In assenza di certificati di esportazione, questi pezzi pertanto si intendono rubati e sottratti illegalmente al Messico.
L'ambasciata ha quindi espresso la sua sorpresa e ferma opposizione avvertendo i potenziali acquirenti che si tratta di pezzi contraffatti nel caso di look pre-ispanici o di pezzi di recente fabbricazione.
Fonte: Redazione
Secondo l'INAH Istituto Nazionale di Antropologia e Storia del Messico, infatti, nella partita posta in vendita ci sono 17 frammenti del patrimonio archeologico messicano, ha fatto sapere l'ambasciata.
Per questo la rappresentanza diplomatica messicana ha comunicato alle autorità italiane la sua sorpresa e indignazione per la vendita di antichità messicane, sia culturalmente che legalmente.
Tra l'altro si afferma che questo tipo di asta e di vendita danneggia il patrimonio culturale e storico del Messico e dell'umanità. I pezzi posti all'asta sono stati presi fuori contesto e trasportati come oggetti decorativi, mettendo da parte tutto il loro valore storico e culturale.
Per quanto riguarda la legittimità dell'asta, la legge messicana vieta dal 1934 l'uscita di tali oggetti dal Paese.
In assenza di certificati di esportazione, questi pezzi pertanto si intendono rubati e sottratti illegalmente al Messico.
L'ambasciata ha quindi espresso la sua sorpresa e ferma opposizione avvertendo i potenziali acquirenti che si tratta di pezzi contraffatti nel caso di look pre-ispanici o di pezzi di recente fabbricazione.
Fonte: Redazione
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