05 Maggio 2024
[Testata sito web Giornale Diplomatico]
News
percorso: Home > News > Ambasciate

Ambasciata in Venezuela lancia 3° Concorso cortometraggi “Fare Cinema”

16-03-2022 14:49 - Ambasciate
GD - Caracas, 16 mar. 22 - La III edizione del Concorso di Cortometraggi "Fare Cinema-El Inmigrante Italiano", sempre più apprezzato da produttori e cineasti, ha aperto le iscrizioni dal prossimo 9 marzo fino al 10 maggio 2022, e premierà i migliori cortometraggi dedicati alla "Cultura italiana nella realtà venezuelana: l'arte, cucina e scienza”.
Il concorso patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ideato per premiare l'industria cinematografica nel mondo, viene organizzato dall'Ambasciata d'Italia in Venezuela, dal Consolato Generale d'Italia a Caracas, dal Consolato d'Italia a Maracaibo, dall'Istituto Italiano di Cultura di Caracas, dal Comitato degli Italiani all'Estero (COM.IT.ES), dall'Agenzia ICE (Agenzia per la Promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane), la Camera di Commercio Italo-Venezuelana (CAVENIT), la Società Dante Alighieri di Maracay e il Centro Trasnocho Cultural.
"Fare Cinema” desidera rendere omaggio a uno dei movimenti migratori più importanti del mondo, e in particolare a quello che ha maggiormente influenzato la cultura venezuelana, in particolare dal XX secolo. Come noto, l'emigrazione ha svolto un ruolo cruciale nella storia italiana attraverso flussi temporanei o permanenti, con storie che hanno lasciato tracce profonde, che vanno al di là del "semplice spostamento della popolazione".
Per l'ambasciatore d'Italia a Caracas, Placido Vigo, «la terza edizione del concorso sia dedicata alla "Cultura italiana nella realtà venezuelana: arte, cucina e scienza" rappresenta una stupenda occasione per dare uno sguardo da vicino al complesso fenomeno sociale a cui hanno partecipato numerosi connazionali insediatisi in Venezuela. Essi non erano solo mercanti, imprenditori, specialisti o fornitori di servizi, ma anche artigiani e inventori con una estrema sensibilità e con un ampio bagaglio scientifico e culturale, che ha permesso loro di operare in simbiosi con il Paese che li ha accolti, migliorando le proprie condizioni di vita e contribuendo allo sviluppo del Venezuela».
Una parte della storia degli emigranti italiani nella “Tierra de Gracia” è composta dai contributi di innumerevoli personaggi noti e meno noti che si sono distinti come creatori di differenti espressioni artistiche, artigiani, intellettuali, accademici, scienziati e amanti dei “frutti della Terra”, che aiutarono a costruire quello che oggi è il Venezuela.
Come partecipare - Le iscrizioni per la 3ª del concorso "Fare Cinema-El Inmigrante Italiano" sono state aperte dal 9 marzo e resteranno disponibili fino a martedì 10 maggio 2022. Sono invitati a partecipare i professionisti dell'area audiovisiva, produttori, registi, sceneggiatori e studenti di cinema, nonché appassionati delle attività audiovisive come mezzo di espressione artistica.
Il regolamento del concorso di quest'anno, prevede che i cortometraggi, documentari o di finzione, debbano avere una durata compresa tra i sei e gli otto minuti. Il film in concorso dovrà essere pubblicato sulla piattaforma YouTube, in modalità nascosta e in formato HD (1920 x 1080 px). I cortometraggi che non si attengano a quanto predetto saranno squalificati.
Il concorrente è tenuto a compilare il modulo del concorso, disponibile sui siti web degli enti organizzatori: www.ambcaracas.esteri.it, www.cavenit.com o www.trasnochocultural.com, nel quale deve essere inserito il link YouTube (in modalità nascosta) del cortometraggio che si intende candidare e accettare le condizioni generali, nonché il regolamento del concorso. Non saranno accettate applicazioni fisiche tramite dispositivi di archiviazione (pen drive, hard disk esterni, compact disc, ecc.).
Da quest'anno il regolamento prevede che i vincitori delle precedenti edizioni potranno partecipare nuovamente al concorso solo dopo che siano trascorsi due anni. Tale regola sarà valida per i vincitori a partire dalla prima edizione del concorso.
Il tema: arte, cucina e scienza - Sin dai primi anni di vita della Repubblica venezuelana abbondano storie leggendarie di europei giunti nel Paese per lavorare la terra perché attratti da progetti di colonizzazione agricola in differenti parti del territorio, promossi dal Governo nel XIX secolo. A prescindere dal fatto che molti di questi progetti non diedero i risultati sperati, oggi è possibile trovare molte aziende affermate nel settore del caffè e del cacao fondate da italiani sia nell'occidente che nella parte orientale del Paese, che grazie al loro ingegno sono riuscite a conquistare i palati dei loro clienti in ogni angolo del mondo.
Inoltre, in diversi periodi storici, sono arrivati in Venezuela tecnici agricoli specializzati che hanno contribuito a rivitalizzare i campi e le comunità rurali.
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, l'immigrazione europea trovò nel Venezuela un Paese disposto ad accogliere i nuovi arrivati a braccia aperte. Soprattutto durante il governo di Marcos Pérez Jiménez che, con vari progetti di sviluppo industriale, infrastrutturale, dell'edilizia abitativa e urbanistica, consentì agli immigrati di trovare facilmente lavoro, in particolar modo architetti, geometri, topografi, artisti, pittori e scultori italiani, professionisti che riuscirono a mettersi in mostra e a contribuire allo sviluppo del Paese.
Gran parte del paesaggio urbano di Caracas costruito a metà del secolo scorso fu opera di italiani che progettarono e realizzarono i principali e più importanti edifici e opere pubbliche, non solo nella capitale ma anche in diversi stati del Paese. Gli emigrati del “Bel Paese” hanno svolto un ruolo importantissimo nella trasformazione di varie aree e città in Venezuela, grazie alle diverse attività economiche, proponendo nuovi prodotti e innovazioni delle tecniche lavorative, che furono rapidamente adottate dai venezuelani, consentendo l'inserimento nei mercati locali di prodotti importati e stabilendo nuove reti commerciali e di trasporto.
Negli anni ‘50, le statistiche riportavano che i figli della terra di Dante, Leonardo e Michelangelo costituivano la più grande comunità di immigrati in Venezuela, portando con sé le proprie tradizioni alimentari, con la pasta quale piatto principale. Sebbene i primi pastifici italiani nel Paese risalgano alla fine dell'800, a Caracas e nelle Ande la diffusione di questo piatto nella dieta dei venezuelani è arrivata con la grande ondata migratoria dall'Italia a metà del secolo scorso, facendo diventare il Venezuela, dopo l'Italia, il maggior consumatore mondiale di pasta.
La pasta con i suoi sughi e le varietà di dolci italiani, iniziano a prendere posto sulle tavole dei venezuelani e anche sui menù dei ristoranti e caffè di tutto il Paese. Durante questo periodo sorgono anche panifici e pasticcerie, molti dei quali sono ancora aperti dopo oltre 60 anni. Ma non solo, anche l'arepa (gustosa focaccina a base di farina di mais) subì l'“italianizzazione” ed iniziò ad essere farcita con salumi quali mortadella, salame, salsiccia, tra gli altri.
È importante ricordare anche in ambito gastronomico, che sin dai primi decenni del '900 si hanno testimonianze di immigrati italiani dediti alla commercializzazione di bibite e sciroppi artigianali. Allo stesso modo, i primi passi della produzione birraria nazionale vennero sostenuti da imprenditori italiani, che diedero un impulso decisivo allo sviluppo di opere importanti di ingegneria associate alla produzione di questa bevanda alcolica.
Ma non tutto si concentra nel settore enogastronomico. Infatti, furono importanti anche i maestri marmorari che allestirono laboratori e alcuni dei quali diventarono vere e proprie fabbriche; gli artigiani dell' “arte murano”; i musicisti che si sono dedicati all'insegnamento, che hanno fondato bande e orchestre o componendo brani indimenticabili; la “Voce” del giornalismo; I marchi e l'abbigliamento in stile "Made in Italy" che fanno parte della cultura popolare venezuelana e della sua vita quotidiana, hanno la loro origine negli immigrati italiani che, insieme alle loro arti, abilità e mestieri, sono arrivati in Venezuela per integrarsi profondamente con gli usi e costumi nazionali.
L'immigrazione italiana ha contribuito in modo essenziale anche alla ricerca scientifica e al miglioramento del settore accademico e universitario del Venezuela, possibile grazie ai piani di modernizzazione dell'agricoltura, la medicina e le scienze della comunicazione. Il contributo scientifico però risale a tempi antichi, infatti uomini come Agustín Codazzi avevano già percorso questa strada, donando la propria passione e conoscenza al Venezuela e dedicandosi per un decennio alla realizzazione di una mappa e di un atlante del Paese, partecipando militarmente alle campagne militari, sviluppando come ingegnere alcuni dei primi progetti di difesa concepiti nel periodo repubblicano e sostenendo il progetto di colonizzazione di Colonia Tovar.
Sono dunque innumerevoli le storie che raccontano i contributi della comunità italiana in Venezuela, in ambiti come la cultura, l'arte e la cucina, alcuni elementi ai quali punta il concorso “Fare Cinema”.
Come nelle prime due edizioni, le opere audiovisive ammesse saranno valutate da una giuria qualificata, composta da membri delle Istituzioni italiane, che annuncerà il proprio verdetto il 4 giugno 2022. I primi tre premi saranno assegnati a cortometraggi realizzati dai partecipanti di età superiore a 18 anni, di qualsiasi nazionalità, con residenza in Venezuela da almeno due anni.
Inoltre, si prevede di assegnare il premio alla "Categoria Giovani Talenti", per i partecipanti con un'età compresa dai 14 ai 18 anni, di qualsiasi nazionalità residenti in Venezuela. Il Primo Premio sarà assegnato dall'Ambasciata d'Italia a Caracas, al Miglior cortometraggio “El inmigrante italiano” con un premio pari a 3.000 USD. Il secondo posto, sponsorizzato da CAVENIT e COM.IT.ES, riceverà un premio di 2.000 USD. La Società Dante Alighieri de Maracay e COM.IT.ES assegneranno il premio per il Terzo Posto equivalente a 1.000 USD.
La Categoria “Giovani Talenti”, promossa dal Consolato Generale d'Italia a Caracas, prevede un premio di 1.000 USD. La giuria qualificata potrà conferire attestazioni speciali a cinque cortometraggi. Tali opere potranno essere inserite nelle candidature presentate dall'Ambasciata d'Italia a concorsi e festival cinematografici internazionali. Il regolamento del concorso, infine, chiarisce che una volta che la giuria avrà terminato la selezione dei vincitori della terza edizione, i risultati saranno comunicati ai partecipanti via email entro 48 ore.
Iscrizioni: https://forms.gle/9hn2pw8GXh2MaZ1X6 dal 09 marzo 2022 all 10 maggio 2022
Tutti i dettagli del III Concorso di Cortometraggi “Fare Cinema - El inmigrante italiano“ sono disponibili nei siti web www.ambcaracas.esteri.it, www.cavenit.com e www.trasnochocultural.com.

Fonte: Redazione
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
Media partnership
[]

Realizzazione siti web www.sitoper.it
cookie