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Ambasciata in Romania: evento su cooperazione contro cybercrime

21-03-2022 14:51 - Ambasciate
Amb. Alfredo Durante Mangoni Amb. Alfredo Durante Mangoni
GD - Bucarest, 21 mar. 22 - L’Ambasciata d’Italia in Romania e il Cyber Programme Office del Consiglio d’Europa (C-PROC) hanno organizzato un seminario sulla “Cooperazione contro il cybercrime: sfide, opportunità e la strada da seguire". L'evento si è svolto a Bucarest nella residenza diplomatica d’Italia e la partecipazione anche on line, nel contesto della Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa e in vista dell'apertura alla firma del Secondo protocollo addizionale alla Convenzione di Budapest del Consiglio d'Europa sulla criminalità informatica, riguardante la cooperazione rafforzata e la divulgazione di prove elettroniche, prevista per il prossimo maggio.
Il seminario, che ha coinvolto il Corpo Diplomatico accreditato e la rete degli esperti giuridici e della sicurezza presenti a Bucarest, ha permesso di raccogliere autorevoli opinioni da parte delle Istituzioni italiane e romene sulle attuali, principali minacce poste dalla criminalità cibernetica e sugli strumenti per la cooperazione nel loro contrasto.
In particolare, sono state evidenziate le importanti novità introdotte dal Secondo Protocollo addizionale alla Convenzione di Budapest sull’utilizzo delle prove elettroniche, che migliorano gli strumenti di contrasto elevando nel contempo il livello di tutela dei dati personali, in coerenza con gli standard europei in materia.
Hanno preso parte al seminario come relatori alti funzionari in rappresentanza dei Ministeri della Giustizia italiano e romeno, magistrati, esponenti delle rispettive forze di polizia specializzate sul cybercrime, esperti del Consiglio d’Europa e di altri enti attivi nella consulenza per il contrasto al cybercrime alle imprese e Pubblica Amministrazione.
L'amb. Traian Hristea, direttore degli Affari Politici del ministero degli Affari Esteri romeno, e l’on. Federica Dieni, membro della Camera dei Deputati italiana, vice presidente del COPASIR e presidente del gruppo parlamentare di amicizia Italia-Romania, hanno svolto le conclusioni istituzionali.
L’ambasciatore d'Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, nell’aprire i lavori ha ricordato l’impegno nell’Italia, in veste di Presidente di turno del CoE, per ottenere un numero più ampio possibile di adesioni al Protocollo opzionale e colto l’occasione per ribadire l’attenzione che l’Italia riserva al Consiglio d’Europa e agli obiettivi perseguiti dalla Presidenza italiana per il rafforzamento dei principi e valori condivisi dalla membership, la promozione dei diritti delle donne e dei giovani e la costruzione di un futuro incentrato sulla dimensione umana.
Da parte sua Alexander Seger, direttore dell’Ufficio C-PROC di Bucarest del Consiglio d’Europa, ha ricordato anche le profonde implicazioni, per la lotta al cybercrime, del conflitto in corso in Ucraina, soffermandosi sugli aspetti cibernetici dell’aggressione russa all’Ucraina e sull’esclusione della Federazione Russa - unico Paese membro dell’Organizzazione a non aver mai firmato la Convenzione di Budapest - dal Consiglio d’Europa.
Gli interventi dei relatori, nel corso di due sessioni dedicate rispettivamente alla cooperazione giudiziaria e al rafforzamento delle capacità di law enforcement, hanno permesso la condivisione di informazioni ed esempi aggiornati e concreti sulle più recenti tendenze nella cooperazione internazionale di contrasto al cybercrime, confermando l’importanza dei nuovi strumenti che il secondo protocollo opzionale fornirà agli inquirenti per una più efficace lotta ai crimini cibernetici, una delle minacce trasversali più significative per le nostre società ed economie.


Fonte: Redazione
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