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Ambasciata in Lussemburgo: eventi per XXI Settimana Lingua Italiana nel Mondo

28-10-2021 15:38 - Ambasciate
GD - Lussemburgo, 28 ott. 21 - In continuità con le iniziative culturali di tema dantesco già realizzate nel corso dell’anno - la conferenza online "A riveder le stelle” di Aldo Cazzullo del 21 aprile in collaborazione con l’Università del Lussemburgo e lo spettacolo teatrale “Ma va’ all’inferno, Dante!” del 13 giugno ideato e messo in scena dalla compagnia amatoriale Teatrolingua, formata da attori di tutte le nazionalità che recitano in lingua italiana - per la XXI Settimana della Lingua Italiana nel Mondo dedicata a “Dante, l’italiano”, l’Ambasciata d’Italia in Lussemburgo ha organizzato due nuovi eventi di grande spessore artistico ed entrambi dal vivo: un concerto di musica classica intitolato “Intonazioni dantesche dell’Ottocento” diretto dal Maestro Andrea Coen; un’esibizione di suoni, canti, madrigali e ballate dell’Ensemble Micrologus sul tema “La musica al tempo di Dante”.
Concepito per un pubblico “educato” musicalmente, il progetto curato dal Maestro Andrea Coen, clavicembalista, organista e musicologo italiano, è stato impostato su una delle figure più suggestive della Divina Commedia, quella del Conte Ugolino della Gherardesca, prendendo spunto dai testi danteschi per poi focalizzarsi sui concetti che il Sommo Poeta ha espresso nei suoi scritti e che sono stati interpretati attraverso la musica di autori come Donizetti, Schumann, Von Bulow, Morlacchi. Con il basso baritono Mauro Borgioni, Andrea Coen al pianoforte storico e l’attore Edoardo Coen, lo spettacolo si è svolto nella prestigiosa cornice del Conservatorio della Città di Lussemburgo, davanti a una platea cosmopolita composta da connazionali e stranieri, appassionati cultori della lingua, cultura e musica italiana, che hanno apprezzato la straordinaria bravura degli artisti e l’originalità del programma che ha ripercorso quattro decenni, esaltando il rapporto fra Dante e la musica romantica.
Sempre proseguendo nel solco della musica “colta” e raffinata, il concerto dei Micrologus intitolato “Musiche di trovatori francesi e anonimi italiani all’epoca di Dante Alighieri”, ha tracciato un excursus tra le musiche più importanti antiche e medievali dei maggiori trovatori del XIII e XIV secolo, che Dante cita e ben conosce, avendoli innalzati a suoi Maestri in alcuni passi della Divina Commedia. Il concerto ha immerso gli spettatori in un universo in cui quest’arte musicale antica attraversa una fase di profonda trasformazione: dagli epigoni dell’Ars Antiqua tipica del XIII, ai primi passi dell’Ars Nova dell’inizio del XIV secolo.
Particolare interesse hanno suscitato tra il pubblico, formato anche da molti giovani delle scuole internazionali di Lussemburgo, gli strumenti dell’epoca, tra i quali la buccina, l’arpa, le trombe, il doppio flauto, lo zufolo, la cornamusa, la cennamella, la viola, la ribecca, il piffero, il liuto, il chitarrino, il tamburello e il naccherone. Tutti strumenti dal suono caratteristico con cui i cinque musicisti del gruppo, grazie al loro grande virtuosismo, hanno saputo ricreare l’atmosfera e l’universo sia sonoro che spirituale dell’epoca feudale.
La rassegna di eventi in Lussemburgo per celebrare l’anno dantesco si concluderà il 10 novembre, con una lectio all’Università del Lussemburgo ad opera dello studioso Giuseppe Indizio, manager e saggista da sempre appassionato alla vita del Sommo Poeta tanto da essere considerato uno dei massimi esperti di biografia dantesca. Il successo di pubblico, nonostante le perduranti restrizioni legate alla pandemia, dimostra che il Lussemburgo è un bacino di utenza non trascurabile per la promozione della lingua e della cultura italiana.


Fonte: Redazione
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