Ambasciata EAU: "partnership con Italia per stop ad emigrazione da Africa"
02-12-2021 19:30 - Ambasciate
GD - Roma, 2 dic. 21 - "Il 2 dicembre gli Emirati Arabi Uniti festeggiano 50 anni dalla fondazione. Una Federazione giovane, ma che ha realizzato imprese straordinarie: il Paese ha una delle economie più importanti del mondo arabo e l’Expo 2020 in corso a Dubai è un’opportunità enorme per l’Italia”. A dirlo è il Console Generale italiano a Dubai, Giuseppe Finocchiaro, che ha partecipato, insieme ad altri importanti esponenti dell’EAU e dell’imprenditoria italiana al convegno che si è tenuto all’Università degli Studi Internazionali di Roma-UNINT dal titolo “Destinazione Expo. Italia ed Emirati arabi Uniti tra economia, politica e cultura”.
“Per me è un privilegio rappresentare l’Italia in un Paese straordinariamente dinamico e multietnico, dove il 90% della popolazione è costituito da stranieri di oltre 200 nazionalità diverse, e che per la sua posizione geografica ha un ruolo di ponte tra Asia, Medio Oriente, Africa e Europa”, ha continuato il console generale italiano. “L’Italia a Dubai è sinonimo di cultura, di arte, di raffinatezza nella moda, di design, di tecnologia e di agroalimentare di alta qualità, è il decimo paese fornitore degli Emirati a livello globale ed il secondo tra i Paesi dell’Unione Europea. La presenza imprenditoriale italiana negli EAU conta oltre 600 società tra quelle che hanno una propria filiale e quelle che operano tramite agenti locali. La partecipazione italiana all’Expo di Dubai è per l’Italia una fondamentale occasione per l’internazionalizzazione e per l’attrazione di investimenti verso le nostre imprese, e per far conoscere nel mondo le nostre eccellenze, sia culturali sia di alta tecnologia”.
Ibrahim Al Nuami, capo della sezione Affari Politici dell’ambasciata degli EAU in Italia, ha messo in rilievo come “il mondo arabo e l’area del Medio Oriente sono attraversati da conflitti, ma ci sono anche molte opportunità di pace e fratellanza. Ben 190 Paesi parteciperanno a Expo Dubai per ben 6 mesi. E siamo accomunati all’Italia dal punto di vista economico attraverso l’Africa: l’Italia è il secondo paese dopo gli EAU per investimenti in quel continente”.
E Al Nuami ha poi lanciato una proposta: “Noi e l’Italia dovremmo unificare la nostra partnership in Africa. È il continente delle materie prime, quindi bisognerebbe investirci. E all’Italia dico: più si fanno progetti e infrastrutture in Africa, più diminuisce l’emigrazione verso altri Paesi”.
Maurizio Forte, Direttore dell’Ufficio di coordinamento promozione Made in Italy dell'Agenzia ICE, ha segnalato come “la realtà di Dubai sia in grande evoluzione con un importante potenziale commerciale, dato che circa 145 miliardi di quello che gli Emirati importano lo riesportano, sono quindi un hub fondamentale in quell’area. E anche se l’Expo non ha carattere commerciale, noi cerchiamo ugualmente di trasformarla in un’opportunità commerciale da sfruttare. Stiamo portando un pezzo bellissimo di Italia al centro del mondo (non solo per tutti quelli che passano di lì, ma anche perché a 4 ore di volo da Dubai vive un terzo dell’umanità), e di tutti gli eventi internazionali l’Expo è quello che dura in assoluto di più, ben metà anno. L’Expo è una occasione che l’Italia deve valorizzare al massimo. E il nostro Paese deve fare di tutto perché la prossima Expo venga fatta a Roma”.
Fonte: UNINT
“Per me è un privilegio rappresentare l’Italia in un Paese straordinariamente dinamico e multietnico, dove il 90% della popolazione è costituito da stranieri di oltre 200 nazionalità diverse, e che per la sua posizione geografica ha un ruolo di ponte tra Asia, Medio Oriente, Africa e Europa”, ha continuato il console generale italiano. “L’Italia a Dubai è sinonimo di cultura, di arte, di raffinatezza nella moda, di design, di tecnologia e di agroalimentare di alta qualità, è il decimo paese fornitore degli Emirati a livello globale ed il secondo tra i Paesi dell’Unione Europea. La presenza imprenditoriale italiana negli EAU conta oltre 600 società tra quelle che hanno una propria filiale e quelle che operano tramite agenti locali. La partecipazione italiana all’Expo di Dubai è per l’Italia una fondamentale occasione per l’internazionalizzazione e per l’attrazione di investimenti verso le nostre imprese, e per far conoscere nel mondo le nostre eccellenze, sia culturali sia di alta tecnologia”.
Ibrahim Al Nuami, capo della sezione Affari Politici dell’ambasciata degli EAU in Italia, ha messo in rilievo come “il mondo arabo e l’area del Medio Oriente sono attraversati da conflitti, ma ci sono anche molte opportunità di pace e fratellanza. Ben 190 Paesi parteciperanno a Expo Dubai per ben 6 mesi. E siamo accomunati all’Italia dal punto di vista economico attraverso l’Africa: l’Italia è il secondo paese dopo gli EAU per investimenti in quel continente”.
E Al Nuami ha poi lanciato una proposta: “Noi e l’Italia dovremmo unificare la nostra partnership in Africa. È il continente delle materie prime, quindi bisognerebbe investirci. E all’Italia dico: più si fanno progetti e infrastrutture in Africa, più diminuisce l’emigrazione verso altri Paesi”.
Maurizio Forte, Direttore dell’Ufficio di coordinamento promozione Made in Italy dell'Agenzia ICE, ha segnalato come “la realtà di Dubai sia in grande evoluzione con un importante potenziale commerciale, dato che circa 145 miliardi di quello che gli Emirati importano lo riesportano, sono quindi un hub fondamentale in quell’area. E anche se l’Expo non ha carattere commerciale, noi cerchiamo ugualmente di trasformarla in un’opportunità commerciale da sfruttare. Stiamo portando un pezzo bellissimo di Italia al centro del mondo (non solo per tutti quelli che passano di lì, ma anche perché a 4 ore di volo da Dubai vive un terzo dell’umanità), e di tutti gli eventi internazionali l’Expo è quello che dura in assoluto di più, ben metà anno. L’Expo è una occasione che l’Italia deve valorizzare al massimo. E il nostro Paese deve fare di tutto perché la prossima Expo venga fatta a Roma”.
Fonte: UNINT
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