05 Maggio 2024
[Testata sito web Giornale Diplomatico]
News
percorso: Home > News > Ambasciate

Ambasciata a Berlino: innovazione per Settimana Cucina Italiana

26-11-2021 15:22 - Ambasciate
L'amb. Armando Varricchio - © Dario-Jacopo Laganà L'amb. Armando Varricchio - © Dario-Jacopo Laganà
© Dario-Jacopo Laganà © Dario-Jacopo Laganà
© Dario-Jacopo Laganà © Dario-Jacopo Laganà
GD - Berlino, 26 nov. 21 - L’innovazione come risposta alla sfida della sostenibilità è stato il filo conduttore della Settimana della Cucina Italiana all’Ambasciata d’Italia a Berlino. “Le nostre Ambasciate nel mondo sono chiamate a dare visibilità alla straordinaria capacità degli
imprenditori agroalimentari italiani di innovare e di cogliere l’opportunità, anche economica, che la trasformazione in senso sostenibile del proprio business implica. Si tratta di una evoluzione sempre più richiesta dai consumatori che, in particolare in Germania, mettono in misura crescente la tutela dell’ambiente così come il rispetto dei diritti dei lavoratori, al centro delle proprie scelte di acquisto”, ha detto l’amb. Armando Varricchio dando il via al programma che, in collaborazione con il Future Food Insititute e con la Fondazione Dock3, coinvolge nove Startup italiane del settore agroalimentare, che hanno incontrato Istituzioni, acceleratori e incubatori di un ecosistema dell’innovazione tra i più significativi al mondo come è quello di Berlino.
Nel quadro della programmazione di oltre 25 eventi per la Settimana della Cucina Italiana da parte del Sistema Paese in Germania, l’innovazione come risposta alla sfida della sostenibilità ha rappresentato il filo conduttore degli eventi in ambasciata d’Italia a Berlino. Il 24 e 25 novembre, nove startup italiane nel settore del food tech hanno incontrato Istituzioni, acceleratori e incubatori di un ecosistema dell’innovazione tra i più significativi al mondo come è quello di Berlino. I fondatori delle startup hanno avuto l’opportunità di presentare ad un selezionato pubblico di investitori i loro progetti, che spaziano da Blockchain per la tracciabilità ai biomateriali, alla fermentazione della birra attraverso ultrasuoni, passando per metodi di rilevazione satellitare delle coltivazione e prevenzione delle malattie degli alberi da frutto.
A seguire, due convegni tematici hanno consentito un confronto sul tema della Open Innovation con grandi gruppi e aziende di diversi settori come Illy, Mercato Metropolitano, Barilla, Sammontana, Planet Farms o Horta.
“Le nostre Ambasciate nel mondo sono chiamate a dare visibilità alla straordinaria capacità degli imprenditori agroalimentari italiani di innovare e di cogliere l’opportunità, anche economica, che la trasformazione in senso sostenibile del proprio business implica. Si tratta di una evoluzione sempre più richiesta dai consumatori che, in particolare in Germania, mettono in misura crescente la tutela dell’ambiente così come il rispetto dei diritti dei lavoratori, al centro delle proprie scelte di acquisto”, ha aggiunto l’ambasciatore d’Italia Armando Varricchio nel presentare l’iniziativa in collaborazione con il Future Food Insititute (FFI) e con la Fondazione Dock3.
La presidente del FFI, Sara Roversi, da parte sua ha sottolineato “l'eccellenza italiana è frutto di millenni di storia, di scienza, di genio creativo e di innovazione. Una innovazione che si manifesta in soluzioni tecnologiche nate per rendere le filiere sempre più sostenibili e sicure, ma che riscopriamo anche nelle pratiche agricole pionieristiche o nel concetto di “ospitalità”, dalla cura, al convivio, elementi identitari che caratterizzano il 'fare' italiano. Per questo motivo nella nostra tappa berlinese abbiamo voluto invitare una selezione di Startup Italiane, che stanno partecipando al programma di accelerazione 'Bravo Innovation HUB di Invitalia', tutti progetti ad alto potenziale”.
“La sostenibilità per le aziende non è più una semplice opzione, ma è la precondizione della loro sopravvivenza nel mercato. E per essere sostenibili occorre innovare prodotti, processi e comportamenti. Per questo serve investire nella ricerca (e solo le grandi aziende insieme alle istituzioni possono farlo) e in un nuovo spirito imprenditoriale che soprattutto le startup possono trasferire agli altri attori del mercato”, ha spiegato il prof. Carlo Alberto Pratesi, presidente della Fondazione Dock3 e dello European Institute for Innovation and Sustainability (EIIS).


Fonte: Redazione
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
Media partnership
[]

Realizzazione siti web www.sitoper.it
cookie