Amb. Pontecorvo (NATO): «Isis e al Qaeda si stanno rafforzando»
15-03-2022 11:04 - Ambasciate
Amb. Stefano Pontecorvo
GD - Roma, 15 mar. 22 - Nella galassia del fondamentalismo islamico «si sta rafforzando non solo l'Isis ma anche al Qaeda, con l'ingresso degli ex appartenenti degli apparati di sicurezza afghani». A lanciare l'allarme, in un'intervista al quotidiano “La Verità” è l’amb. Stefano Pontecorvo, rappresentante civile senior della NATO, ultimo ad agosto 2021 a lasciare l'aeroporto di Kabul, ma in precedenza per oltre a 4 anni a Islamabad (Pakistan), 8 anni a Mosca come vice capomissione della nostra ambasciata.
«Le file del cosiddetto Isis Khorasan, la filiera che si richiama allo Stato islamico dell'Iraq e del Levante», ha spiegato il diplomatico della NATO, «si stanno rimpolpando in Afghanistan ma con presenze in Pakistan fino in India, legami in Siria. Fino a due settimane fa si parlava di circa 500 affiliati, gente ben addestrata, in modo particolare quelli che provengono dai corpi speciali. Quello che sta facendo Putin in Ucraina è inaccettabile. Cambierà il mondo e cambierà la percezione, anche se andrebbe fatta una riflessione su come ci siamo arrivati», ha detto Pontecorvo.
E ancora: «Trattare con uno con la pistola sul tavolo è difficile, trattare con uno in difficoltà è ancora più difficile. Putin questa guerra non può perderla. Bisognerà trovare un accomodamento per cui tutti possano dire di aver vinto. Ci vuole la politica con la P maiuscola. E dare a Putin qualcosa».
Fonte: Redazione
«Le file del cosiddetto Isis Khorasan, la filiera che si richiama allo Stato islamico dell'Iraq e del Levante», ha spiegato il diplomatico della NATO, «si stanno rimpolpando in Afghanistan ma con presenze in Pakistan fino in India, legami in Siria. Fino a due settimane fa si parlava di circa 500 affiliati, gente ben addestrata, in modo particolare quelli che provengono dai corpi speciali. Quello che sta facendo Putin in Ucraina è inaccettabile. Cambierà il mondo e cambierà la percezione, anche se andrebbe fatta una riflessione su come ci siamo arrivati», ha detto Pontecorvo.
E ancora: «Trattare con uno con la pistola sul tavolo è difficile, trattare con uno in difficoltà è ancora più difficile. Putin questa guerra non può perderla. Bisognerà trovare un accomodamento per cui tutti possano dire di aver vinto. Ci vuole la politica con la P maiuscola. E dare a Putin qualcosa».
Fonte: Redazione
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