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Amb. Di Ruzza: Italia in prima linea sostegno Bosnia-Erzegovina nel contrasto corruzione

21-02-2022 12:48 - Ambasciate
Amb. Marco Di Ruzza Amb. Marco Di Ruzza
GD - Sarajevo, 21 feb. 22 - l’ambasciatore italiano in Bosnia-Erzegovina, Marco Di Ruzza ha riferito che l’Italia è in prima linea nel sostenere la Bosnia-Erzegovina nel contrasto alla corruzione.
Come evidenziato anche da Transparency International Bosnia-Erzegovina, la corruzione continua a costituire uno dei più gravi problemi che affliggono il Paese balcanico, in tutte le sue complesse stratificazioni politico-amministrative, concorrendo alla crescente sfiducia della popolazione verso le istituzioni e i loro rappresentanti.
Nel corso di una Conferenza organizzata in occasione della Giornata internazionale contro la Corruzione, la Direttrice esecutiva dell’organizzazione, Ivana Korajlic, aveva espressamente parlato della corruttela come la principale causa dell’incapacità della Bosnia-Erzegovina di realizzare processi di crescita civile ed economica, di costruire una democrazia realmente funzionante, e di arginare l’incalzante esodo giovanile, figlio evidentemente della percezione di un Paese dalle prospettive future ancora incerte. Significativamente, un più efficace ed organico contrasto alla corruzione - anche attraverso la predisposizione di adeguati strumenti normativi, al momento ancora carenti - è parte integrante dell’agenda di riforme che la Commissione Europea ha richiesto alla Bosnia-Erzegovina, nel settore della “Rule of Law”, affinché possa aspirare allo status di Paese candidato all’adesione.
Nel contesto sopra descritto, l’Italia avrà un ruolo di primo piano nell’assistere e coadiuvare l’Agenzia statale di Bosnia Erzegovina per gli Appalti Pubblici, la Bosnia and Herzegovina Public Procurement Agency, attraverso iniziative di formazione ed aggiornamento rivolte al suo personale.
“Abbiamo accolto prontamente la richiesta di collaborazione avanzataci da Tarik Rahic, Direttore dell’Agenzia”, ha spiegato l’Ambasciatore d’Italia a Sarajevo, Marco Di Ruzza, nella consapevolezza di quanto sia importante sostenere la Bosnia-Erzegovina in questo percorso, anche a beneficio delle sue prospettive europee”.
Nell’ambito del progetto, prenderà il via martedì 22 febbraio un ciclo strutturato di incontri di formazione verso il personale della predetta Agenzia a cura di esperti dell’Autorità Nazionale anti-corruzione (ANAC), su vari punti tematici afferenti alla materia del contrasto alla corruzione nel public procurement (focus particolare verrà posto anche sugli aspetti riguardanti i conflitti di interesse). ANAC contribuirà altresì alla revisione del Manuale operativo che l’omologa agenzia bosniaco-erzegovese predisporrà per aggiornare i concetti di riferimento e le metodologie di lavoro di tutti gli enti e le istituzioni del Paese coinvolti nel processo.
Da parte sua il presidente dell’ANAC Giuseppe Busia ha sottolineato come “la corruzione si combatte costruendo un ordinamento legislativo solido e un’Autorità anticorruzione credibile. Ciò richiede innanzitutto un investimento importante nella prevenzione, che in ANAC è centrale. Poi un ruolo di indipendenza dell’Autorità. Solo così può essere credibile di fronte ai cittadini e agli altri Paesi della Comunità internazionale. Terzo, all’Autorità vanno affidati poteri e compiti adeguati, e mezzi sufficienti per operare. Infine, è essenziale puntare sulla digitalizzazione delle procedure, così da garantire rapidità di tempi e facilità di controllo incrociato dei dati. L’Italia sta puntando molto su questo”.
Il presidente Busia ha poi ricordato che servono “regole che assicurino trasparenza e concorrenza nelle gare, così che possano vincere le imprese migliori; una legge sul conflitto d’interessi perché le commesse pubbliche non vadano a parenti, amici, o addirittura agli stessi esponenti politici; l’obbligo per chi riveste incarichi pubblici di dichiarare i propri patrimoni, in maniera visibile da tutti”.
Nel quadro dell’iniziativa anche l’Ispettorato Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale contribuirà all’azione di assistenza, svolgendo prossimamente un incontro on-line con i dirigenti dell’Agenzia del Public Procurement per illustrare il sistema di trasparenza e di prevenzione della corruzione applicato dalla Farnesina e dalla rete degli Uffici all’estero.
Il dott. Rahić ha espresso gratitudine all’amb. Di Ruzza e a tutti i colleghi italiani che parteciperanno all’iniziativa, sottolineando come tale collaborazione testimoni ancora una volta la concreta vicinanza dell’Italia alla Bosnia-Erzegovina e l’importanza cruciale delle relazioni tra i due Paesi.
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