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Amb. Basile al III European Economic Policy Forum della Deloitte

17-11-2020 11:09 - Ambasciate
Amb. Elena Basile Amb Elena Basile
Fabio Pompei Fabio Pompei
GD – Bruxelles, 17 nov. 20 - L’ambasciatore d’Italia in Belgio, Elena Basile, ha preso parte al III European Economic Policy Forum organizzato da Deloitte, quest’anno in formato digitale a causa delle misure anti-Covid.
L’European Economic Policy Forum ha fornito l’occasione per presentare i risultati della CFO Survey 2020, l’indagine condotta da Deloitte Italia che mette a confronto le opinioni di oltre mille direttori finanziari italiani ed europei. L’edizione di quest’anno ha riportato le percezioni e le valutazioni dei vertici aziendali relative all’impatto della pandemia sulle prospettive di investimento e occupazionali delle imprese.
Nel suo indirizzo di saluto, l’amb. Basile ha ricordato come la pandemia abbia portato ad una recessione profonda ed abbia messo in luce le debolezze di politiche basate sul cosiddetto “Washington Consensus”. “La pandemia costituisce un’opportunità per l’Europa e l’Italia per un’inversione di tendenza ed un rilancio economico basato su investimenti in sanità, formazione e ricerca, su un ammodernamento dello Stato e della burocrazia. La transizione verde e digitale sarà portata avanti con una particolare attenzione a crescita ed occupazione”, ha affermato l’amb. Basile.
All’evento hanno partecipato, tra gli altri, i parlamentari Patrizia Toia e Massimiliano Salini; il direttore generale della Commissione Europea Mario Nava; il prof. Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici italiani; la Commissaria Mairead McGuinness; Paolo Magri, vicepresidente esecutivo dell’Istituto di Studi Politici e Internazionali (ISPI); i vertici di Deloitte Italia e Roberto Mannozzi, direttore finanziario di FSI. L’intervento conclusivo è stato pronunciato da Alberto Mazzola, presidente esecutivo del Gruppo di Iniziativa Italiana, partner dell’evento.
Fabio Pompei, amministratore delegato di Deloitte Italia, aprendo la terza edizione della CFO Conference europea, iniziativa organizzata in collaborazione con il Gruppo di Iniziativa Italiana di Bruxelles per discutere e riflettere sulle prospettive economiche e sui necessari interventi pubblici di sostegno per il futuro delle aziende italiane ed europee, nel suo intervento ha detto che “Next Generation EU rappresenta una sfida da vincere per sostenere l'impatto economico e sociale della pandemia, ma anche per guardare al futuro e trarre benefici da un approccio nuovo, sostenibile e resiliente. Adesso bisogna passare all’azione, senza ripetere gli errori commessi in passato che, come emerso dalla relazione annuale sull’esercizio finanziario della Corte dei Conti europea, vedono l’Italia ancora fanalino di coda in Europa per l’assorbimento dei fondi strutturali Ue nel 2019, con poco più del 30% dei fondi spesi rispetto a una media europea del 40%. È un monito per cambiare passo e il nostro Paese deve saperlo cogliere”.
“In questo scenario ribadisco l’impegno di Deloitte a fare la sua parte, a massimizzare gli sforzi per offrire un contributo tangibile al Paese con l’obiettivo di agevolare la sinergia tra pubblico e privato e guardare alle sfide attuali come a opportunità da cogliere in più settori strategici. La posta in palio è alta”, ha aggiunto l’aamministratore delegato di Deloitte, “e ci spinge ancora di più a perseguire i propositi lanciati nel gennaio scorso con Impact for Italy, la strategia che persegue l’obiettivo di contribuire attivamente a rendere più competitivo il nostro Paese e ad esprimere tutto il suo potenziale di crescita. Faremo leva su una rete solida, con circa 7.700 professionisti e 8.000 clienti, e sui benefici di una presenza capillare sul territorio nazionale, attingendo all’esperienza e alle best practice rispetto a momenti di difficoltà già superati in passato”.
“Le capacità tecniche di natura amministrativa e finanziaria”, ha dichiarato ancora Pompei, “non bastano. Per i CFO italiani ed europei analizzare ed elaborare le informazioni è fondamentale al fine di definire strategie aziendali e strumenti migliori per supportare i vertici ai tempi della pandemia. Nelle condizioni in cui ci troviamo risulta complesso formulare attendibili previsioni macroeconomiche nel lungo periodo e tutto l’intero ecosistema imprenditoriale si ritrova a fare i conti con diverse variabili di non facile interpretazione. Tra queste, la durata e l’estensione del contagio, le politiche di sostegno dei singoli paesi e della comunità europea, i cambiamenti possibili delle scelte di spesa dei cittadini, che non possono non influire sulle politiche economiche e sulle strategie d’investimento delle imprese”.
Nel corso dell’evento sono stati presentati i dati della CFO Survey, l’indagine svolta tra i direttori finanziari di 1.600 aziende in Italia e in Europa, tra la fine di agosto e i primi di ottobre.


Fonte: Redazione
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