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Amb. Azerbaigian: “Roma ha posto speciale nel cuore mio paese”, scavi Via Alessandrina

11-12-2020 18:55 - Ambasciate
Foto: Soprintendenza Foto: Soprintendenza
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GD – Roma, 11 dic. 20 - Gli scavi della via Alessandrina a Roma «sono un ulteriore tassello che avvicina i nostri popoli». A dirlo è stato l'ambasciatore dell'Azerbaigian in Italia, Mammad Ahmadzada, ringraziando il sindaco della capitale, Virginia Raggi, ed il Comune per l'illuminazione con i colori della bandiera dell'Azerbaigian dei mercati di Traiano ai Fori Imperiali, una «manifestazione di grande amicizia» da parte della Città Eterna». Lo scavo archeologico del tratto iniziale settentrionale di via Alessandrina, per unire il settore centrale della piazza del Foro di Traiano al portico orientale del complesso e all'emiciclo dei Mercati di Traiano, è stato avviato anche grazie al contributo di un milione di euro donato dall'Azerbaigian.
«Il patrimonio di Roma appartiene all'umanità, e la città eterna, capitale dell'Italia, culla della civiltà, occupa un posto speciale nel cuore del mio Paese», ha detto ancoral’amb. Mammad Ahmadzada, nel corso della conferenza stampa di presentazione della conclusione dei lavori di scavo della via Alessandrina. Ed ha aggiunto: «l'Azerbaigian è un paese multietnico e multiculturale, è sempre stato molto attento alle culture degli altri popoli. Per noi è un dovere rispettare e tutelare i beni storico-architettonici e culturali in vari Paesi del mondo». Ed ha ancora il diplomatico ricordato che «nel 2014, durante la visita ufficiale in Italia del presidente azero Ilham Aliyev, fu firmata una convenzione tra il Comune di Roma e il ministero della Cultura e del Turismo dell'Azerbaigian per sostenere l'intervento di scavo archeologico e valorizzazione nell'area dei Fori Imperiali—via Alessandrina. Scavo archeologico che è andato ben oltre il suo obiettivo, portando alla scoperta di importantissimi reperti, visionati lo scorso febbraio nell'Aula Giulio Cesare dal presidente Ilham Aliyev». E a conclusione del suo intervento l'ambasciatore dell'Azerbaigian ha annunciato: «siamo pronti alla valutazione di nuove opportunità di collaborazione. Nell'ambito del partenariato strategico Azerbaigian-Italia, la città di Roma deve continuare ad avere un ruolo privilegiato».
Così da oggi a Roma è tornata alla luce una nuova porzione dei Fori Imperiali. Con un unico colpo d'occhio si potrà ammirare la piazza del Foro di Traiano con il complesso monumentale dei Mercati di Traiano. Questo il primo, eccezionale, risultato della conclusione dello scavo archeologico del primo tratto di via Alessandrina. L'opera, curata da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo - Parco Archeologico del Colosseo, restituisce così alla città una nuova prospettiva e una migliore leggibilità del Foro di Traiano sia da via dei Fori Imperiali sia dai Mercati di Traiano, valorizzando ulteriormente l'area archeologica centrale.
Gli scavi sono stati realizzati grazie all'atto di mecenatismo della Repubblica dell'Azerbaigian per un importo complessivo di un milione di euro. Al Museo dei Fori Imperiali ai Mercati di Traiano, in stretto legame con il luogo di rinvenimento, saranno esposti in modo permanente reperti scultorei e architettonici venuti alla luce durante lo scavo. Alcuni di questi reperti, in corso di restauro e di studio, sono stati mostrati oggi per la prima volta durante la conferenza stampa digitale dal sindaco di Roma, Virginia Raggi; dall'amb. Mammad Ahmadzada; dal vicesindaco di Roma con delega alla Crescita culturale, Luca Bergamo; dalla sovrintendente capitolina, Maria Vittoria Marini Clarelli; dal direttore dei Musei Archeologici e storico-artistici di Roma Capitale, Claudio Parisi Presicce.
Tutti i reperti facevano parte dell'apparato decorativo del Foro di Traiano, realizzato nei primi anni del II secolo d.C. a celebrazione delle vittorie sui Daci. In diretta streaming è stata mostrata una testa di età imperiale e identificata con il dio Dioniso, rinvenuta il 24 maggio 2019, intenzionalmente riutilizzata in un muro tardomedievale come materiale da costruzione e una seconda testa di età imperiale che raffigura probabilmente l'imperatore Augusto in età giovanile, mai mostrata al pubblico, ritrovata il 27 settembre 2019. Mostrata anche una selezione degli oltre 60 frammenti del fregio d'armi che rappresentano le spoglie belliche dei popoli vinti e quelle dei vincitori, tutte deposte a simboleggiare la raggiunta pax romana.


Fonte: Redazione
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