All'Italia 43 miliardi di fondi UE per la coesione, tre quarti al Sud
21-07-2022 12:17 - Economia
GD – Bruxelles, 21 lug. 22 - Quasi 43 miliardi di € dall’Unione Europea per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale, con particolare riguardo alle regioni del Sud Italia cui sono indirizzati oltre 31 miliardi. Questo è l’obiettivo dell’accordo di partenariato del settennato 2021-2027 sulla politica di coesione firmato il 19 luglio da Italia e Commissione europea, in cui vengono definite le priorità d’investimento in stretta coordinazione con quelle del PNRR.
Ridurre il divario tra regioni in termini di produttività, opportunità di lavoro e accesso ai servizi, rendere l’energia più accessibile e sicura, aumentare l’efficienza della rete idrica nazionale e migliorare la competitività dell’industria sono alcuni dei settori d’investimento prioritari.
Con il cofinanziamento nazionale, che si aggiunge ai 42,7 miliardi di € della UE, la dotazione totale della politica di coesione raggiunge i 75 miliardi di €, somma che, se impiegata in maniera strategica e in convergenza con le riforme e gli investimenti previsti dal PNRR, rappresenta un contributo sostanziale allo sviluppo coeso dell’Italia verso un’economia verde e digitale.
In merito all’accordo, Michele Vietti, presidente dell’Associazione Nazionale delle Finanziarie Regionali (ANFIR) che aderisce a FeBAF, ha sottolineato l’impegno delle finanziarie regionali “a dare il loro contributo fattivo per la gestione dei quasi 10 miliardi messi a disposizione per migliorare la competitività delle imprese in tutte le regioni, agevolare la digitalizzazione e la produttività delle piccole e medie imprese e, soprattutto, sostenere ricerca, sviluppo e innovazione, essenziali affinché il sistema produttivo italiano possa mantenere la sua concorrenzialità anche sul mercato estero, in un’ottica di lungo periodo”.
Fonte: FeBAF
Ridurre il divario tra regioni in termini di produttività, opportunità di lavoro e accesso ai servizi, rendere l’energia più accessibile e sicura, aumentare l’efficienza della rete idrica nazionale e migliorare la competitività dell’industria sono alcuni dei settori d’investimento prioritari.
Con il cofinanziamento nazionale, che si aggiunge ai 42,7 miliardi di € della UE, la dotazione totale della politica di coesione raggiunge i 75 miliardi di €, somma che, se impiegata in maniera strategica e in convergenza con le riforme e gli investimenti previsti dal PNRR, rappresenta un contributo sostanziale allo sviluppo coeso dell’Italia verso un’economia verde e digitale.
In merito all’accordo, Michele Vietti, presidente dell’Associazione Nazionale delle Finanziarie Regionali (ANFIR) che aderisce a FeBAF, ha sottolineato l’impegno delle finanziarie regionali “a dare il loro contributo fattivo per la gestione dei quasi 10 miliardi messi a disposizione per migliorare la competitività delle imprese in tutte le regioni, agevolare la digitalizzazione e la produttività delle piccole e medie imprese e, soprattutto, sostenere ricerca, sviluppo e innovazione, essenziali affinché il sistema produttivo italiano possa mantenere la sua concorrenzialità anche sul mercato estero, in un’ottica di lungo periodo”.
Fonte: FeBAF
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