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«La Residenza dell’Ambasciatore d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi», nuovo libro dell’amb. Gaetano Cortese

27-12-2022 11:28 - Ambasciate
GD - Roma, 27 dic. 22 - Il dono è prezioso e tra i tanti volumi usciti in questo 2022 non passa certo inosservata l'uscita di un libro che ritorna a distanza di ben 15 anni con veste nuova e altro titolo, dedicato a «La Residenza dell'Ambasciatore d'Italia nel Regno dei Paesi Bassi», nel 160° anniversario dell'Unità d'Italia e delle relazioni diplomatiche tra l'Italia e l'Olanda. La precedente pubblicazione, dal titolo «Il Palazzo di Sophialaan», pubblicato nel 2009, era un volume uscito subito dopo la fine dei lunghi e laboriosi lavori di ristrutturazione e restauro effettuati dall'allora titolare della sede diplomatica, l'amb. Gaetano Cortese, nella sua missione diplomatica che ebbe modo di svolgere dal 2006 al 2009, per ridare lustro alla Residenza, riportarla allo splendore iniziale per via dei danni subiti con il passare del tempo ed anche una forte tempesta atmosferica che compromisero seriamente l'utilizzazione dell'edificio demaniale dello Stato italiano.
Eccola visibile ora nel libro la storica sede, il prestigioso immobile che è la sede italiana nei Paesi Bassi, che è stata anche la sede dell'amb. Gaetano Cortese che vi ha dimorato e rappresentato nobilmente l'Italia; edificio sottoposto anche a vincoli di tutela e restauro, situato in una delle zone più signorili ed eleganti della capitale, a ridosso del Palazzo Reale dei Reali d'Olanda. Il libro, come d'altronde numerosi altri curati dallo stesso amb. Cortese, fa parte di quella prestigiosa Collana libraria dell'Editore Carlo Colombo di Roma, fondata e diretta dall'amb. Cortese, che da anni con attenzione magistrale si dedica a studi e ricerche, diplomatiche, storiografiche e iconografiche, artistico-culturali, per la messa in opera di questi volumi dedicati alle sedi delle rappresentanze diplomatiche italiane all'estero.
Il libro, glorioso e prezioso, che ha spunti nuovi rispetto al precedente, ulteriori notizie e una serie di immagini documentaristiche vitali, contiene pagine che si aprono anzitutto con uno scritto di Giorgio Novello, attuale ambasciatore d'Italia a L'Aja, su «Il Palazzo e la Città», poi ecco l'indirizzo di saluto dell'ambasciatore olandese a Roma, Willem Alexander Van Ee. A seguire i contributi dell'ambasciatore e consigliere di Stato Rocco Cangelosi su «La lezione di Maastricht trent'anni dopo. Il ruolo d'Italia e Olanda nel processo di integrazione europea»; del prof. Francesco Perfetti, ordinario di Storia contemporanea alla LUISS Guido Carli di Roma e capo del Servizio storico, archivi e documentazione del Ministero degli Affari Esteri, su «Arte e cultura: un felice incontro plurisecolare»; della dott. Paola Sannucci, direttore tecnico del Laboratorio di Restauro delle Gallerie d'Arte Antica di Roma, su «Italia e Olanda: il germogliare di una stretta vicinanza nei secoli XI- XVI»; dell'arch. Ketty Migliaccio, esperta di architettura delle sedi della rappresentanza italiana all'estero tra le due guerre, su «Il progetto della Cancelleria diplomatica italiana all'Aja di Florestano Di Fausto».
Nel volume si legge la storia dell'ambasciata nel suo tracciato storico e architettonico e una formidabile luce diretta alle splendide opere d'arte esposte via via nel palazzo diplomatico e nelle sale di rappresentanza, con opere, arredi e dipinti che sono stati dati in comodato da musei italiani per arredare la residenza diplomatica. È storica la notizia che era tradizione della Casa Reale Sabauda trasferire gran parte dei dipinti, eppoi arazzi, sculture, arredi, mobilia e decorazioni, dai propri castelli e regge in Italia alle sedi diplomatiche all'estero.
Di grande interesse nel libro la sequenza storica delle visite di Stato dei Reali d'Olanda in Italia e dei Presidenti della Repubblica Italiana nei Paesi Bassi. In bell'evidenza le fotografie documentarie a corredo di tali visite, provengono dall'Archivio Storico della Presidenza della Repubblica e dall'Archivio fotografico dell'Agenzia ANSA.
Infine non sfuggono i capitoli dedicati all'arte e alla cultura italo-olandese, per via di due mostre tenutesi a Roma, vale a dire «Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco» alle Scuderie del Quirinale e «Domiziano imperatore tra odio e amore», mostra ai Musei Capitolini di Roma. Non dimentichiamo che quando si tratta di arte e storia, l'Olanda vanta una posizione superba a livello internazionale. Il Paese è conosciuto per i suoi numerosi e importanti musei, con una vasta gamma di artisti e mostre, e le opere dei Maestri Olandesi sono ormai conosciute in tutto il mondo. I Paesi Bassi vantano inoltre il maggior numero di musei per chilometro quadrato e organizzano ogni anno festival di fama internazionale. L'arte olandese, il secolo d'oro e lo stile barocco ebbero esplosione nel diciassettesimo secolo, i Paesi Bassi godettero di un periodo di considerevole prosperità economica. Questo “Secolo d'Oro” fu rilevante dal punto di vista politico, culturale ed economico per l'Olanda, allora chiamata “Repubblica dei sette Paesi Bassi Uniti'; la Repubblica trasse vantaggio dalla crescita della fiorente industria navale e dal parallelo sviluppo delle arti e delle scienze. Questa crescita fu particolarmente evidente nelle opere dei Maestri Olandesi Rembrandt, Hals, Vermeer, Van Ruisdael e Steen; lo stile Barocco, che ebbe origine in Italia, fu la forma d'arte predominante del periodo e durò dal 1660 al 1750; prendendo le mosse dal Rinascimento, il Barocco in arte si caratterizzò per un estremo realismo, per gli effetti dinamici, le emozioni e i forti contrasti dei colori. Ne è da dimenticare che la guerra d'Olanda o guerra franco-olandese fu un conflitto combattuto dal 1672 al 1678 tra Francia e una Quadruplice alleanza composta da Brandeburgo, Sacro Romano Impero, Spagna, e Province Unite, pertanto l'invasione dei francesi nel 1672 pose una brusca fine al‘”Secolo d'Oro” dell'arte olandese.
Dopo queste pagine legate all'arte e alla cultura, gli studiosi di storia diplomatica troveranno i discorsi pronunciati dal presidente Sergio Mattarella, dal Re Willem-Alexander e dal Ministro Presidente Mark Rutte durante il pranzo di gala offerto dai Reali di Olanda ad Amsterdam e l'incontro con il Primo Ministro olandese a L'Aja in occasione della recente visita di Stato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei Paesi Bassi dall'8 all'11 novembre 2022.
Pagine singolari sono quelle che nel volume presentano la prolusione del nostro Presidente Mattarella, tenuta alla House of Government di Maastricht sul futuro dell'Europa in occasione dei trent'anni del Trattato sull'Unione Europea, a conclusione della visita. E per finire a sostegno di questa importante pubblicazione, documento di politica, di storia e di arte, rilievi significanti sul patrimonio diplomatico immobiliare che l'Italia ha nel mondo e ben valorizzato dai Capi Missione, sono stati ben evidenziati dall'ex Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Franco Frattini, statista insuperabile e caro amico (come suo padre Alberto, mio collega d'università) - scomparso proprio in questi giorni di fine anno - nella sua presentazione al volumesu «Il Palazzo Borromeo - L'Ambasciata d'Italia presso la Santa Sede», Franco Frattini si è espresso dicendo: «da parte di molti dei nostri Capi Missione all'estero la valorizzazione dell'eccezionale patrimonio immobiliare e artistico di cui è dotata la rete diplomatica è un modo efficace per sottolineare una sorta di volontà collettiva del personale degli Esteri a mantenere, migliorare e utilizzare in maniera razionale ed efficiente gli edifici storici ed artisticamente significativi di cui dispongono. In tutto il mondo le Ambasciate d'Italia stanno divenendo un asset che sempre di più viene considerato a disposizione dei maggiori attori di sistema, delle grandi imprese, come pure delle banche e degli enti territoriali, e che viene inteso in maniera funzionale nell'ottica di una azione coordinata e sinergica delle varie entità che svolgono oggi un ruolo importante in campo internazionale. La specifica cura del patrimonio storico ed artistico di cui dispongono le nostre Rappresentanze è inoltre un modo per caratterizzare una presenza internazionale dell'Italia che non può non portare il segno profondo di una civiltà millenaria e di una eredità culturale ricca, variegata, e profondamente diversificata su base regionale».
Un volume di prestigio e valore, ampiamente carico di cultura e di arte, di storia diplomatica, cui ha lavorato con passione, competenza, costanza e metodo l'amb. Gaetano Cortese per mettere a fuoco quel fil rouge che lega da tempi lontani due paesi come l'Italia e l'Olanda.

Carlo Franza
Storico dell'arte


Fonte: Carlo Franza
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