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Al golf mondiale piacciono attrezzi artigianali Made in Italy

11-02-2021 12:13 - Made in Italy
GD - Roma, 11 feb. 21 – Al golf mondiale piacciono gli attrezzi Made in Italy. Sono infatti molti i campioni e gli estimatori del golf che per assestare l’ultimo colpo impugnano i putter Made in Italy di Seliano Brambilla. Una produzione artigianale che, in pochi anni, lo ha portato ad essere indicato come uno dei dieci migliori produttori mondiali di putter al PGA Show di Orlando (Florida), la più importante fiera al mondo per il golf.
Nel 2013 Brambilla, da buon giocatore di golf, ha pensato di cominciare a produrre le mazze con cui si manda la pallina del golf in buca nel suo laboratorio artigianale di Bernareggio di Monza. I suoi “Mati Putter” non sono “costruiti” ma “ricavati”: prendono forma da un blocco di acciaio di oltre due chilogrammi di materia, che viene fresato fino a ridurlo ai 350/370 grammi finali, in un procedimento che serve a garantire la qualità di tocco superiore e il costante e preciso ritorno dopo il colpo, due caratteristiche considerate necessarie per ogni golfista.
Un altro prodotto che esce dal laboratorio di Seliano Brambilla è il “Curva”, un dispositivo per il golf indoor che aiuta a perfezionare il colpo finale. Si tratta di una ciotolina di alluminio con all’interno un foro della stessa dimensione di una buca da golf, che ha registrato grande successo in tutto il mondo, usata per organizzare sfide in strada ed in ufficio. È un oggetto ormai divenuto iconico e di largo uso in Giappone, nato dalla collaborazione con il designer giapponese Hirofumi Katakura, che unisce design giapponese a Made in Italy, un binomio di prestigio per i cittadini del Sol Levante.
Non basta. C’è un’altra azienda italiana produttrice di calzature per il golf, che è tra le più in voga a livello mondiale. È la Raimondi Golf Shoes, che affonda le sue radici in un calzaturificio aperto nel 1957 a Montegranaro, nel distretto calzaturiero di Fermo, dove si producono calzature di brand famosi in tutto il mondo. Per tre generazioni i Raimondi hanno fatto a mano le scarpe per migliaia di clienti. Poi, circa 20 anni fa, hanno deciso di convertirsi nel settore luxury e di cominciare a produrre scarpe da golf. Rispettando un disciplinare di eccellenza, ancora oggi le calzature vengono costruite tutte a mano, con circa 200 passaggi, fabbricate con pelle di vitello resistente all’acqua e disponibili su richiesta con pellami pregiati, quali l’anguilla, il pitone e il coccodrillo. Per i clienti più esigenti, specie esteri, Raimondi - nel 2015 premiata tra le 8 migliori aziende artigianali di eccellenza d'Italia - ha previsto anche un servizio dedicato di personalizzazione delle scarpe con colori a scelta e le incisioni delle proprie iniziali sulla tomaia, altra soluzione che rende unica questa scarpa Made in Italy.
Nel 2010 l’azienda ha inserito le proprie collezioni in una nota catena di negozi in Svizzera per poi portare le proprie calzature anche sul mercato internazionale, in particolare in quello asiatico ed americano, seguendo tutti i tour mondiali del golf e con vari testimonial tra i giocatori professionisti.
Altra griffe di grido nel golf, stavolta per l’abbigliamento, è GP Sport, un marchio creato con la collaborazione di alcuni golfisti professionisti. L'azienda di Caluso, nel torinese, realizza i suoi capi con tessuti tecnici ma artigianali e tutti Made in Italy. La linea di abbigliamento è presente, oltre che sul canale web, in shop fisici in diversi golf club italiani e all’estero, come quelli di Montreux, Crans-Montana, Villars e di Sierre, oltre che in società con interessi golfistici ed organizzazioni sportive, come la PGAI, l’associazione italiana dei professionisti del golf.


Fonte: Redazione
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