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AICE: cresce l’attesa per “Go International” fiera servizi per export

05-07-2022 15:33 - Made in Italy
GD - Roma, 4 lug. 22 - “Go International”, la fiera dei servizi per l’export, organizzata da AICE Associazione Italiana Commercio Estero (Confcommercio) e da Italian Fair Service, torna con la sua seconda edizione a Milano, nel Palazzo delle Stelline, il 4 e 5 ottobre.
Eccezionale è stata la risposta, da parte di istituzioni ed imprese di servizi per l’export, a questo secondo appuntamento di "Go international". Sono infatti già sold out i 50 stand disponibili per gli espositori ed è completa l'agenda di un programma che conta ora su ben 30 workshop dedicati. L'obiettivo è quello di illustrare le molte novità in tema di servizi capaci di rendere sempre più protagonista e competitivo l’export italiano.
“Go International” si conferma così come l’evento più importante dedicato all’export e all’internazionalizzazione delle imprese italiane con la missione di far incontrare le istituzioni che offrono supporto all’internazionalizzazione, assieme alle realtà private che erogano servizi per l’export, con il tessuto delle imprese italiane interessate a crescere sui mercati internazionali.
Al momento sono oltre 300 le imprese italiane che si sono registrate gratuitamente a "Go International" e che già da oggi possono fissare un appuntamento con gli espositori e prenotarsi per le conferenze sul sito www.go-international.it.
La manifestazione ha ricevuto il patrocinio della Rappresentanza italiana della Commissione Europea, di Regione Lombardia, di Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, di ICE Agenzia, di Confcommercio – Imprese per l’Italia e vede Intesa Sanpaolo nel ruolo di “main sponsor”.
I visitatori avranno modo di incontrare in un’unica location consulenti export e marketing internazionale, istituti bancari, studi legali internazionali, operatori logistici, società specializzate in digital export e e-commerce, società di assicurazione crediti export, consulenti doganali, Camere di commercio italiane all’estero, oltre ad avere la possibilità di ricevere informazioni presso i desk di ICE Agenzia e di Agenzia delle Dogane.
L’elenco completo degli espositori è disponibile sul sito www.go-international.it.
Nonostante le difficoltà imposte dalla situazione geopolitica internazionale che si vanno ad aggiungere a quelle causate dalla pandemia, l’export italiano continua a godere di buona salute. Secondo gli ultimi dati ISTAT, a maggio 2022 prosegue la crescita congiunturale dell’export verso i Paesi extra UE, trainata, in particolare, dalle vendite di beni strumentali ed intermedi. Su base annua, la crescita dell’export segna una decisa accelerazione (+26,2%), ma resta molto concentrata nei mercati tradizionali del Made in Italy. Più di un terzo dell’incremento, infatti, è dato dalle vendite verso gli Stati Uniti, da sempre primo mercato extra UE per l’Italia. Per contro, è confermata la tendenza in calo delle esportazioni verso Russia e Cina.
“In una fase di estrema incertezza", ha spiegato Riccardo Garosci, presidente di AICE e vicepresidente di Confcommercio, "è decisivo poter consolidare le nostre posizioni sui mercati internazionali. Anche se permane una certa difficoltà del nostro sistema economico ad essere altrettanto protagonista sui mercati emergenti”.
Il conflitto Russia–Ucraina ovviamente, dal punto vista economico, sta incidendo sulla performance di esportazioni verso la Russia (-50,9% nel mese di marzo), ma si tratta di un calo “assorbibile” a livello di sistema Paese, tenuto conto che l’export verso la Russia vale per il nostro Paese circa una dozzina di miliardi di euro l’anno. La conseguenza negativa più importante, legata al conflitto in corso, si registra nel versante delle importazioni. Gli acquisti dall’estero nel primo trimestre 2022, registrano infatti un incremento del 42,7% dovuto in modo considerevole all’acquisto di prodotti energetici. Il deficit energetico in forte aumento potrebbe portare, a fine anno, ad un saldo negativo della nostra bilancia commerciale, cosa che per l’Italia non accadeva dai primi anni 2000.
“L’insieme delle conseguenze economiche negative della guerra unite a quelle dell’emergenza pandemica ancora in atto, soprattutto in Cina", ha aggiunto Garosci, "potrebbe riportare, a fine 2022, il totale del nostro export ancora sotto la soglia di quei 500 miliardi di euro che avevamo brillantemente superato, per la prima volta, nel 2021. Con Go International intendiamo fornire risposte e supporti concreti al nostro export affinché insieme istituzioni, associazioni e imprese contribuiscano a far crescere il Made in Italy nel mondo e continuino a sostenere il nostro sistema economico, poiché l’export continua, nonostante tutto, a pesare per quasi un terzo del PIL nazionale (32%)”.
Al di là del drammatico scenario internazionale di questo periodo, operare con l’estero è comunque diventato sempre più complesso soprattutto per le PMI che devono affrontare quotidianamente i problemi legati all’interruzione delle catene di fornitura, all’incremento dei costi di trasporto, alla difficoltà di reperire materie prime a prezzi competitivi, ai rischi di carattere geopolitico.

Fonte: Redazione
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