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Afghanistan: siglato il Protocollo per la realizzazione di corridoi umanitari

04-11-2021 14:39 - Farnesina
GD - Roma, 4 nov. 21 - È stato siglato oggi al Viminale il Protocollo di intesa tra il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e Politiche migratorie, il ministero dell’Interno Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, la CEI Conferenza Episcopale Italiana, la Comunità di Sant’Egidio, la Federazione delle Chiese Evangeliche, la Tavola Valdese, ARCI, INMP, UNHCR per la realizzazione del progetto “Corridoi umanitari/Evacuazioni per l’Afghanistan” verso l'Italia.
L’intesa permetterà l’ingresso legale e in sicurezza di 1200 cittadini afghani in evidente bisogno di protezione internazionale nell’arco di due anni, con la possibilità di estendere la durata a 36 mesi. Secondo quanto previsto, il progetto verrà sviluppato in Pakistan e Iran ed in eventuali altri Paesi di primo asilo/Paesi di transito.
Le persone che arriveranno in Italia saranno accolte in diverse diocesi dove, con il supporto delle Caritas locali, saranno sostenute in un percorso di integrazione e inclusione.
“Proseguiamo nella positiva sperimentazione dei corridoi umanitari che, a partire dal 2017, hanno permesso alla Chiesa che è in Italia di farsi prossima a quanti necessitano di protezione internazionale. Grazie a Caritas Italiana, infatti, la CEI ha già contribuito ad offrire un’alternativa legale a oltre mille persone provenienti dall’Etiopia, dal Niger, dalla Turchia, dalla Giordania”, ha affermato mons. Stefano Russo, segretario generale della CEI. Ed ha aggiunto che “i corridoi umanitari rappresentano una via sicura per coloro che sono costretti a fuggire dalla propria terra e, allo stesso tempo, dimostrano che soggetti istituzionali, governativi e non, della società civile e religiosa possono cooperare fattivamente per trovare soluzioni concrete al dramma delle migrazioni. Per questo auspichiamo che quello dei corridoi umanitari diventi uno strumento strutturale di gestione delle politiche migratorie”.


Fonte: Redazione
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