Afghanistan: NIAF elogia gli sforzi di soccorso dell'Italia
01-09-2021 18:09 - Ambasciate
GD - Washington DC, 1 set. 21 - La NIAF National Italian American Foundation loda l'Italia per soccorsi in Afghanistan negli ultimi 14 giorni. L'Italia è stato tra i primi Paesi ad avviare l'evacuazione dei civili da Kabul e a trasportare in aereo 5.011 persone, di cui 4.890 afghani (1.301 donne e 1.453 bambini), più di ogni altro Paese dell'Unione Europea. L'operazione di ponte aereo italiano, denominata "Aquila Omnia" (Eagle Ready), ha impiegato otto velivoli militari dell'87° stormo dell'Aeronautica Militare italiana.
“Siamo grati alle eccezionali donne e uomini italiani che in soli 14 giorni hanno trasportato in aereo 4.890 afhgani da Kabul all'Italia”, ha affermato l'ambasciatore d'Italia negli Stati Uniti, Mariangela Zappia. “Questa evacuazione ha segnato la fine del nostro impegno militare di 20 anni in Afghanistan, fianco a fianco con gli Stati Uniti e altri alleati. Il nostro pensiero va ai 54 soldati italiani morti e ai 723 feriti in Afghanistan e con le vittime degli attentati terroristici che hanno colpito il Paese, tra cui i 13 soldati statunitensi uccisi il 26 agosto. Il nostro aiuto alla popolazione afghana non si fermerà qui e non scenderemo a compromessi sui diritti che gli afghani, in primis donne e bambini, hanno guadagnato negli ultimi 20 anni. Stiamo lavorando per garantire un transito sicuro a tutti gli afghani che vorranno lasciare il Paese dopo il 31 agosto. L'Italia spinge per un strategia condivisa multilaterale che coinvolga tutti i principali attori internazionali, a partire dai vicini Paesi".
Intanto l'Italia intende aumentare gli aiuti umanitari, potenziare la lotta al terrorismo, con i suoi alleati e partner, e promuovere un approccio coordinato alla gestione della migrazione, a livello dell'UE e internazionale. Per raggiungere questi obiettivi, l'Italia ha varato un “Piano italiano per il popolo afghano” per implementarlo attraverso una piattaforma operativa che coinvolge tutte le agenzie governative competenti.
L'8 novembre 2001, i legislatori italiani votarono per entrare in guerra in Afghanistan e furono il quinto Paese europeo a impegnare forze militari nella coalizione guidata dagli Stati Uniti.
“Siamo grati alle eccezionali donne e uomini italiani che in soli 14 giorni hanno trasportato in aereo 4.890 afhgani da Kabul all'Italia”, ha affermato l'ambasciatore d'Italia negli Stati Uniti, Mariangela Zappia. “Questa evacuazione ha segnato la fine del nostro impegno militare di 20 anni in Afghanistan, fianco a fianco con gli Stati Uniti e altri alleati. Il nostro pensiero va ai 54 soldati italiani morti e ai 723 feriti in Afghanistan e con le vittime degli attentati terroristici che hanno colpito il Paese, tra cui i 13 soldati statunitensi uccisi il 26 agosto. Il nostro aiuto alla popolazione afghana non si fermerà qui e non scenderemo a compromessi sui diritti che gli afghani, in primis donne e bambini, hanno guadagnato negli ultimi 20 anni. Stiamo lavorando per garantire un transito sicuro a tutti gli afghani che vorranno lasciare il Paese dopo il 31 agosto. L'Italia spinge per un strategia condivisa multilaterale che coinvolga tutti i principali attori internazionali, a partire dai vicini Paesi".
Intanto l'Italia intende aumentare gli aiuti umanitari, potenziare la lotta al terrorismo, con i suoi alleati e partner, e promuovere un approccio coordinato alla gestione della migrazione, a livello dell'UE e internazionale. Per raggiungere questi obiettivi, l'Italia ha varato un “Piano italiano per il popolo afghano” per implementarlo attraverso una piattaforma operativa che coinvolge tutte le agenzie governative competenti.
L'8 novembre 2001, i legislatori italiani votarono per entrare in guerra in Afghanistan e furono il quinto Paese europeo a impegnare forze militari nella coalizione guidata dagli Stati Uniti.
La NIAF ricorda infine che nel marzo scorso si è celebrato il 160° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Italia. Il legame transatlantico unisce la politica estera e di difesa comune con armonia nelle relazioni sociali, culturali, economiche, commerciali e la cooperazione scientifico-tecnologica.
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