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Afghanistan: Ambasciata Iran, rafforzare cooperazione regionale per processo pace

27-10-2021 10:14 - Ambasciate
GD - Roma, 27 ott. 21 - L'Ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran è intervenuta con una nota sulla seconda riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi vicini all’Afghanistan a Teheran, rilevando che «l'Afghanistan, un Paese indipendente con un popolo libero, è stato afflitto da numerose difficoltà negli ultimi quattro decenni. L'invasione e occupazione sovietica del paese per diversi anni, il dominio dei talebani e di al-Qaeda e infine l'aggressione e l'occupazione da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati, hanno segnato tristemente la storia del popolo afghano. La caduta del governo di Ashraf Ghani, la fuga irresponsabile degli Stati Uniti occupanti dall'Afghanistan e a ripresa del controllo su questa terra da parte dei talebani, hanno generato rapidi e importanti cambiamenti e sono tutt'ora in corso altri sviluppi che hanno inevitabili conseguenze politiche, economiche, sociali e di sicurezza».
Nella nota diplomatica si afferma poi che «la Repubblica Islamica dell'Iran, in qualità di importante vicino dell'Afghanistan, direttamente influenzato dagli eventi in questo Paese, attribuisce grande importanza al rafforzamento della cooperazione regionale volta a promuovere il processo di pace in Afghanistan e al riguardo ha accolto con favore qualsiasi iniziativa regionale. A questo proposito, il primo incontro virtuale dei 6 paesi confinanti, compreso l'Iran, è stato ospitato dal Pakistan, seguito dal primo incontro in presenza, tenutosi di recente a Mosca. Nell'incontro è stata sottolineata la necessità di creare un'atmosfera di intesa attraverso un approccio costruttivo in cui il popolo afgano riesca a plasmare il proprio futuro e mantenere la propria sovranità, indipendenza e integrità territoriale. Il 27 ottobre, ospitato da Teheran, è previsto il secondo incontro misto, virtuale e in presenza, dei ministri degli esteri di Iran, Pakistan, Uzbekistan, Turkmenistan, Tagikistan, Cina e Russia».
La nota prosegue sottolineando che «la Repubblica Islamica dell'Iran è da sempre al fianco del popolo afghano in tutti i periodi critici e cruciali, come fu nella lotta e resistenza contro l'occupazione straniera, e ha sempre indicato la formazione di un governo inclusivo con la partecipazione di tutti i gruppi etnici e religiosi attraverso il dialogo inter-afghano e senza intervento straniero, come la via d'uscita dalle sfide politiche e di sicurezza. Un Afghanistan stabile, sicuro, sviluppato e con un'economia prospera, serve gli interessi nazionali di tutti i suoi vicini, inclusa la Repubblica Islamica dell'Iran».
Uno dei pilastri della politica estera iraniana, si afferma ancora, «è lo sviluppo delle relazioni con tutti i paesi vicini, e ciò costituisce una priorità per l’Iran. In questo contesto, promuovere il raggiungimento di pace, prosperità e sicurezza in Afghanistan, oggi come in passato, sarà nell'agenda definitiva della politica estera iraniana. La forma e il tipo di governance in Afghanistan dipendono dalla scelta inclusiva del popolo di questo paese a tutti i livelli ed etnie. Pertanto, garantire la sicurezza di tutti i gruppi religiosi ed etnici da parte della fazione governante, contrastare i gruppi terroristici e impegnarsi affinché il territorio di questo paese non diventi una minaccia per i suoi vicini, dovrebbe essere una priorità dei leader afghani».
«La Repubblica Islamica dell'Iran è orgogliosa di aver ospitato con i propri mezzi e possibilità e la minima assistenza da parte di altri paesi e istituzioni internazionali, milioni di profughi afgani per più di 40 anni. Sfortunatamente, dopo la partenza irresponsabile degli Stati Uniti e dei loro alleati occidentali la nuova ondata di sfollati è in aumento. Questo mentre l'economia iraniana a causa delle sanzioni crudeli e disumane americane e dell'inerzia dell'Europa, con molti problemi da affrontare non può farsi carico di ulteriori pressioni. In base alla consuetudine della comunità internazionale e ai principi umanitari, le organizzazioni internazionali competenti e tutti i paesi, in particolare quelli responsabili dello sfollamento di queste persone oppresse e i paesi considerati destinazioni dei profughi afghani, dovrebbero assistere il paese ospitante nella gestione dei rifugiati».
«La Repubblica Islamica dell'Iran ha sempre insistito sulla sicurezza endogena, nazionale e regionale ed è persuasa che i paesi della regione possano stabilire un meccanismo e un ordine di sicurezza regionale attraverso una stretta collaborazione e garantire pace e stabilità durature. La riunione dei paesi confinanto con l'Afghanistan a Teheran si basa su questa dottrina. Il pericolo di una rinascita dell'ISIS in Afghanistan e la necessità di una lotta congiunta contro il fenomeno del terrorismo sono fortemente sottolineati dai Paesi della Regione. Non si dovrebbe permettere all'Afghanistan di rivivere il triste passato, che lo ha reso terra di conflitti e rifugio per i terroristi. I criminali attacchi terroristici alle moschee di Kunduz e Kandahar non dovrebbero essere ripetuti», prosegue la nota.
«La Repubblica islamica dell'Iran crede nel futuro luminoso e prospero dell'Afghanistan con la partecipazione di tutte le etnie e religioni e ritiene che questo sia in linea con la stabilità e lo sviluppo globale, oltre che regionale e dei Paesi confinanti. L'Ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran in Italia, nel cogliere l'occasione per attirare l’attenzione sul meeting di Teheran, invita tutti gli esperti e giornalisti ad approfondire le attuali problematiche in Afghanistan, al fine di sostenere il popolo afghano e partecipare alla cooperazione e l'assistenza delle organizzazioni governative e non governative italiane ed europee per agire attivamente per superare questa crisi», conclude la nota della sede di Teheran in Italia.

Fonte: Redazione
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