05 Maggio 2024
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Accademia Romania: 4^ "Le Conferenze del Teatro Nazionale"

30-06-2021 14:26 - Arte, cultura, turismo
GD - Roma, 30 giu. 21 - L'Accademia di Romania in Roma in collaborazione con il Teatro Nazionale “Ion Luca Caragiale” di Bucarest presenta la quarta conferenza della serie "Le Conferenze del Teatro Nazionale". Iniziate quasi ottant'anni fa da Ion Marin Sadoveanu, le "Conferenze del Teatro Nazionale" sono tornate sul palcoscenico della Sala Studio a partire dal 2006 con invitati di spicco della cultura romena e temi tra i più diversi, di grande interesse e pertinenza. La quarta conferenza, "Andrei Pleşu -Despre inimă / Parlare del cuore", è stata presentata oggi.
Le conferenze scelte per questa prima serie sono disponibili, in lingua originale e con sottotitolazione in italiano, sulla pagina Facebook dell’Accademia e sul canale YouTube del Teatro Nazionale di Bucarest:
- 30 giugno: Andrei Pleşu -Despre inimă / Parlare del cuore
- 27 luglio: Bogdan Aurescu -Interesul naţional şi actualitatea suveranităţii. Politica externă a României şi paradigma învingătorului / L’interesse nazionale e l’attualità della sovranità. La politica estera della Romania e il paradigma del vincitore.
Andrei Pleșu, filosofo e storico dell’arte, è considerato uno dei più importanti saggisti romeni contemporanei. Laureato alla Facoltà di Arti Plastiche, consegue il dottorato in storia dell’arte all’Università di Bucarest con una tesi su Il sentimento della natura nella cultura europea (1980). Dapprima docente di storia e critica d’arte romena moderna, quindi professore di filosofia delle religioni, all’indomani della caduta del regime totalitario ha ricoperto rilevanti incarichi pubblici, in qualità di ministro della Cultura (1990-91) e in seguito degli Affari Esteri (1997-99). Dopo avere fondato nel 1993 la rivista culturale «Dilema» (poi «Dilema Veche»), l’anno seguente ha creato a Bucarest il New Europe College, Scuola di eccellenza post-laurea, di riconosciuto prestigio a livello internazionale, di cui è Rettore.
La conferenza"Spesso, il cuore è inteso come l’equivalente dell’anima". Pino (Ion Caramitru) stesso ha pensato forse a questa equivalenza, quando mi ha generosamente invitato alla conferenza di oggi. Invece quello che vorrei dimostrare è che il cuore è qualcos'altro, ancora di più, dell'anima. L'anima è un tema promettente, seducente e, alquanto logorato. Dell’anima se ne parla moltissimo, quotidianamente. L'anima è diventata un’istanza così nobile, così affascinante, che non c'è persona che non la invochi prima o poi. Del cuore, se ne parla pure con tenerezza, tranne quando se ne parla con un certo sentimento di panico, perché generalmente ci sono due significati correnti del termine. I due modi in cui il buon senso si riferisce al cuore, sono il cuore clinico, diciamo, il cuore che scopriamo tardi e che di solito provoca la nostra fine, e dall’altra parte, il cuore romantico, il cuore che è la sede dell'amore e di altri stati d’animo, più o meno patetici. La nostra vita oscilla tra questi due poli: tra il cuore romantico, ovvero il cuore degli affetti, delle emozioni, del fervore sentimentale, e il cuore clinico, radicale, drastico, fatale”.
Andrei Pleșu, Despre Inimă, Humanitas, București, 2007, pp. 11-12.


Fonte: Redazione
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