05 Maggio 2024
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Accademia di Francia: Storie di Pietra, 200 capolavori da Guido Reni a Damien Hirst

24-12-2023 09:43 - Arte, cultura, turismo
GD - Roma, 24 dic. 23 - Compagne delle nostre fantasticherie, le pietre, più antiche della vita, hanno esercitato sugli esseri umani un fascino di cui ognuno di noi condivide l'esperienza: una raccolta, un lancio, una contemplazione ammirata. Poeti e artisti di tutte le epoche artistiche hanno testimoniato le profonde influenze che queste presenze silenziose hanno avuto sulle loro creazioni. Storie di Pietra. 200 capolavori da Guido Reni a Damien Hirst passando per Rodin e Picasso; è la mostra visitabile all'Accademia di Francia in Roma fino al 14 febbraio 2024.
Il grande scrittore surrealista Roger Caillois, la cui raccolta di notevoli esemplari minerali costituisce il prologo di questa mostra, descriveva così questo rapporto insistente: “Più di una volta mi è capitato di pensare che fosse opportuno guardare alle pietre come a una sorta di poesia”.
Accompagnata dalla prosa dello scrittore, la mostra Storie di pietra è il romanzo di questa frequentazione continua che rivela come questi minerali occupino una posizione decisiva tra il capriccio della natura e l'opera d'arte.
La mostra Storie di pietra presentata a Villa Medici ha beneficiato dei prestiti di oltre 70 istituzioni e raccoglie quasi 200 opere, dal più antico minerale terrestre risalente a 4,4 miliardi di anni fa fino all'ultimo minerale creato dall'artista contemporanea Agnieszka Kurant, la Sentimentite. Il percorso si snoda in dieci sale espositive e prosegue nell'antica cisterna di Villa Medici, negli appartamenti del Cardinale Ferdinando de' Medici e nell'atelier Balthus.
Le suggestioni che queste pietre hanno suscitato negli artisti di tutte le epoche ci permettono di misurare fino a che punto i nostri pensieri, i nostri miti, le nostre proteste e, talvolta, anche le nostre inquietudini abbiano beneficiato della loro vicinanza. Vi dialogano riuniti, al di là delle contingenze della Storia, pietre ai margini dei sentieri e cristalli ambiti, pietre votive, semplici rovine o armi dei deboli per difendersi dai potenti, oggetti di studio scientifico, di contemplazione romantica.
E tra gli Uomini, dalle società megalitiche ai grandi nomi della modernità, troviamo Auguste Rodin o Giuseppe Penone, Charlotte Perriand o Antonio Tempesta, TatianaTrouvé o Facteur Cheval; tutti, ispirati dai loro misteri sedimentati, sono gli araldi di questa vasta narrazione.
Jean de Loisy è un storico dell'arte e curatore di mostre. Ha ricoperto varie posizioni, tra cui ispettore alla Creazione al ministero della Cultura, curatore alla Fondation Cartier e il Centre Georges Pompidou. Ha diretto e co-diretto vari spazi artistici in Francia, tra cui il Palais de Tokyo dal 2011 al 2017 e l'École Nationale Supérieure des Beaux-Arts de Paris dal 2018 al 2022.Dal 2011 al 2022 è stato produttore su France Culture per i programmi Les Regardeurs e successivamente L'Art est la matière.
Pierre Adrian è uno scrittore e giornalista di formazione. Borsista per l'anno 2023-2024 a Villa Medici, ha scritto “Saintes Pierres de Rome”, una guida che attraversa la Roma imperiale e barocca, invitando a passeggiare con storie di pietre come bussola e compasso. Durante il suo periodo di residenza a Villa Medici, si dedica alla scrittura di un libro scolpito nel marmo di Carrara.Soffermandosi sull'essenza stessa del minerale e sul suo sfruttamento da parte dell'uomo, intende scrivere un romanzo in cui si intrecciano la storia dei luoghi, la lotta politica ed ecologica.

Carlo Franza
Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea


Fonte: Carlo Franza
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