Academia Belgica: «Da Roma a Bruxelles: le collezioni di antichità in Belgio nel XIX secolo»
20-04-2023 15:47 - Arte, cultura, turismo
© ARB - Collège Belgique
GD - Roma, 20 apr. 23 - L'Academia Belgica e il Collège Belgique, sotto l'egida dell'Académie Royale des Sciences, des Lettres et des Beaux-Arts de Belgique, propongono quest'anno un nuovo ciclo di seminari. Quest'anno il tema generale dei seminari sarà « Da Roma a Bruxelles: le collezioni di antichità in Belgio nel XIX secolo». Il primo seminario si terrà giovedì 27 aprile.
L'incontro del giovane Stato belga, creato nel 1830, con la cultura materiale e le opere d'arte dell'antichità greco-romana è relativamente tardo e sarà soprattutto appannaggio di una borghesia illuminata, liberale e progressista della seconda metà del XIX secolo. Al di là della soddisfazione di un piacere personale, è per uno scopo educativo che gradualmente si costituiscono collezioni che sorgono come altrettanti modelli di cultura e conoscenza, rivolti al maggior numero di persone. Lo sviluppo della sezione di antichità dei Musées royaux des Arts décoratifs et industriels, futuri Musées royaux d’Art et d’Histoire di Bruxelles, seguirà questo stesso proposito, arricchendosi di oggetti acquisiti da ricchi collezionisti, come Gustave Hagemans o Emile de Meester de Ravenstein, o dall'acquisizione di parte di alcune grandi collezioni, come quella del marchese Giovanni Pietro Campana o quella di Alphonse van Branteghem. Questi ultimi due collezionisti saranno oggetto del primo dei due seminari dedicati ai legami tra le collezioni belghe di antichità e l’ambiente romano del XIX secolo.
Sono previsti due interventi: 1) « La collezione romana di Giovanni Pietro Campana (1809-1880) a Bruxelles », Susanna Sarti (Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana); 2) « Between Science and Collection : The Roman networks of the Van Branteghem collection of vases and terracottas », Athéna Tsingarida (Université libre de Bruxelles)
Il secondo seminario si terrà giovedì 30 novembre 2023.
Per prenotare contattare: info@academiabelgica.it
Fonte: Redazione
L'incontro del giovane Stato belga, creato nel 1830, con la cultura materiale e le opere d'arte dell'antichità greco-romana è relativamente tardo e sarà soprattutto appannaggio di una borghesia illuminata, liberale e progressista della seconda metà del XIX secolo. Al di là della soddisfazione di un piacere personale, è per uno scopo educativo che gradualmente si costituiscono collezioni che sorgono come altrettanti modelli di cultura e conoscenza, rivolti al maggior numero di persone. Lo sviluppo della sezione di antichità dei Musées royaux des Arts décoratifs et industriels, futuri Musées royaux d’Art et d’Histoire di Bruxelles, seguirà questo stesso proposito, arricchendosi di oggetti acquisiti da ricchi collezionisti, come Gustave Hagemans o Emile de Meester de Ravenstein, o dall'acquisizione di parte di alcune grandi collezioni, come quella del marchese Giovanni Pietro Campana o quella di Alphonse van Branteghem. Questi ultimi due collezionisti saranno oggetto del primo dei due seminari dedicati ai legami tra le collezioni belghe di antichità e l’ambiente romano del XIX secolo.
Sono previsti due interventi: 1) « La collezione romana di Giovanni Pietro Campana (1809-1880) a Bruxelles », Susanna Sarti (Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana); 2) « Between Science and Collection : The Roman networks of the Van Branteghem collection of vases and terracottas », Athéna Tsingarida (Université libre de Bruxelles)
Il secondo seminario si terrà giovedì 30 novembre 2023.
Per prenotare contattare: info@academiabelgica.it
Fonte: Redazione
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