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Abu Dhabi: mostra “Pearls of Wisdom: Influence of Arab Culture on Europe”

05-12-2022 11:17 - Ambasciate
Amb. Lorenzo Fanara Amb. Lorenzo Fanara
Ida Zilio-Grandi Ida Zilio-Grandi
GD - Abu Dhabi, 5 dic. 22 - Il Dipartimento della Cultura e del Turismo di Abu Dhabi (DCT), in coordinamento con l'Istituto Italiano di Cultura, l'Ambasciata d'Italia negli EAU, l'Ambasciata di Spagna negli EAU, la Biblioteca Nazionale Marciana, la Biblioteca Universitaria di Bologna, la Biblioteca Nazionale di Spagna e la Biblioteca Reale di San Lorenzo de El Escorial, ospiterà la mostra “Pearls of Wisdom”, dal 6 dicembre sino al 6 gennaio 2023. La mostra esplorerà l'influenza della cultura araba in Europa attraverso la presentazione di preziosi manoscritti che dimostrano il ruolo della civiltà araba nel generare il dialogo religioso e lo scambio di conoscenze che hanno aperto la strada al rinascimento e all'illuminismo europeo.
Collegato alla mostra si terrà il simposio internazionale in programma a Manarat al Saadiyat, Abu Dhabi il 7 e l'8 dicembre 2022, su: “Arabic Manuscripts from East to West: Spain and Italy as a Model”.
Studiosi provenienti dall'Europa, dagli Emirati Arabi Uniti e dal mondo arabo cercheranno di mostrare come non solo le scienze ma anche le letterature europee medievali portino chiari i segni dei contatti avuti con la cultura araba e islamica.
A partire dal XII secolo, l'Europa assiste a un potente rinnovamento culturale nel pensiero, nelle arti e nelle scienze, che infine sfocerà nel Rinascimento. Questo periodo è caratterizzato dall'interesse che gli intellettuali europei manifestano per le civiltà non europee, soprattutto il mondo arabo-islamico. Tale interesse si concretizzò in un intenso movimento di traduzione delle fonti originali; poiché si rese necessario procurare le opere da tradurre, il movimento delle traduzioni va di pari passo con il viaggio dei libri arabi verso Occidente, lungo le stesse vie che esportavano altri beni di lusso.
Questo importante momento di interazione culturale tra l'Europa e il mondo arabo-islamico iniziò nei luoghi in cui la presenza araba era più forte: la Penisola iberica, cioè i territori che gli Arabi chiamarono al-Andalus e che essi dominarono tra i secoli VII-XV fino alla caduta dell'emirato di Granada (1492); e l'Italia meridionale e specialmente la Sicilia, la grande isola conquistata dagli Arabi nel IX secolo e caduta nell'XI, che subì l'influenza culturale araba fino a tutto il regno di Federico II (m. 1250).
Attraverso la Penisola iberica e la Sicilia, l'Europa assorbì ed elaborò la cultura arabo-islamica, soprattutto nei campi della letteratura, dell'arte e dell'architettura, della medicina, della musica, dell'agricoltura e delle tecnologie.
È proprio questo il tema della preziosa mostra di manoscritti organizzata dal DCT nella magnifica sede del Palazzo Presidenziale di Abu Dhabi, Qasr al Watan, con la collaborazione delle Ambasciate d'Italia e di Spagna, le quali hanno facilitato il prestito di opere di inestimabile valore da alcune biblioteche dei rispettivi Paesi. In particolare l'Ambasciata d'Italia, attraverso l'Istituto Italiano di Cultura di Abu Dhabi (IIC), ha fornito diversi prestiti dalla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia; tra questi un meraviglioso Corano miniato del 1537 e un manoscritto contenente alcuni detti dei padri cristiani arabi datato addirittura 1357. Altri volumi, ancora più antichi, provengono dalla rinomata Biblioteca Universitaria di Bologna, come il trattato di grammatica araba di al-Zamakhshari o il trattato di diritto islamico di al-Nasafi, entrambi copiati nel XIV secolo.
Questo è anche il tema del successivo simposio internazionale ospitato a Manarat al Saadiyat, Abu Dhabi, dal titolo: “Arabic Manuscripts from East to West: Spain and Italy as a Model”. Studiosi provenienti dall'Italia, dalla Spagna e dal mondo arabo cercheranno di mostrare come non solo le scienze ma anche le letterature europee medievali portino chiari i segni dei contatti avuti con la cultura araba e islamica. Il simposio sarà inaugurato da Saood Abdulaziz Al Hosani, sottosegretario al Dipartimento della Cultura e del Turismo di Abu Dhabi, dall'ambasciatore italiano Lorenzo Fanara, e dall'ambasciatore spagnolo Iñigo de Palacio España. Presente Stefano Campagnolo, Direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
Lorenzo Fanara, ambasciatore d'Italia negli EAU, ha dichiarato: “Sono lieto di contribuire a questa grande iniziativa, che conferma la priorità attribuita dalla politica estera italiana alla diplomazia culturale. E sono orgoglioso di aver coinvolto due tra le biblioteche italiane più ricche di manoscritti arabi. Spero che questa collaborazione sia il preludio di altre iniziative di cooperazione con gli Emirati Arabi nel campo del patrimonio culturale e in particolare nel campo delle tradizioni librarie”.
Da parte sua Ida Zilio-Grandi, direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Abu Dhabi ha aggiunto: “Sono grata alle autorità di Abu Dhabi per aver accolto il nostro progetto, in collaborazione con l'ambasciata di Spagna, e per averci consentito di rappresentare qui uno dei momenti più fecondi della storia della nostra cultura, ovvero l'interazione con la civiltà islamica nelle arti e nelle scienze durante il Medioevo. L'Italia conserva ancora oggi il ricordo del re Ruggero II (morto nel 1154) che governò con tolleranza una popolazione fortemente eterogenea; educato da precettori greci, latini e arabi nell'ambiente cosmopolita di Palermo, impiegò indistintamente cristiani e musulmani a corte e mantenne l'arabo tra le lingue ufficiali. Tra i suoi interlocutori si annovera il famoso geografo arabo al-Idrisi (morto nel 1165 circa), che gli dedicò una delle opere geografiche più importanti di tutto il Medioevo, il Kitab Rujar”.

Fonte: Redazione
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