05 Maggio 2024
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A Perugia in mostra l'arte giapponese, dal Duecento a oggi

01-10-2022 20:23 - Arte, cultura, turismo
GD - Perugia, 1 ott. 22 - Perugia ospiterà una mostra sull'arte giapponese, con oltre 50 opere dal Duecento ad oggi. Dall'8 ottobre 2022 al 31 gennaio 2023, nella Galleria tesori d'arte della Fondazione per l'Istruzione Agraria, ospitata nel Complesso Monumentale di San Pietro, a Perugia sarà allestita la mostra “In punta di pennello. Natura e cultura nell'arte giapponese”, promossa da CAMS – Centro di Ateneo per i Musei Scientifici, Università degli Studi di Perugia e Fondazione per l'Istruzione Agraria di Perugia.
Si tratta di un viaggio nell'arte giapponese, con oltre cinquanta opere dal Duecento ad oggi.
Suddivisa in dieci sezioni dedicate ai vari aspetti della cultura giapponese collegati con la pittura ad inchiostro, l'esposizione sarà introdotta da Katsushika Hokusai “in persona”, l'artista giapponese più celebre in assoluto in Occidente, mentre le altre sezioni saranno virtualmente presentate, attraverso video animati, da alcuni dei più famosi personaggi della storia della cultura giapponese: Yishan Yining, Matsuo Basho, Maruyama Ōkyo, Sesson Shukei, Kobori Enshu, Watanabe Seitei.
Paesaggi, giardini, ikebana, poesia, lettere, pittura zen. L'arte della calligrafia è introdotta da un'opera attribuita a Yishan Yining - Issan Ichinei, il monaco cinese che nel XIII secolo diffuse lo Zen tra i samurai e i feudatari nipponici. Matsuo Basho, il più famoso poeta giapponese, spiega perché una sua lettera in mostra è considerata un'opera d'arte. Maruyama Ōkyo, il pittore più influente del Settecento giapponese, partendo da una sua pittura raffigurante un gallo e una gallina spiega i caratteri della sua scuola di pittura accademica basata sull'osservazione dal vero. Sesson Shukei, il più grande pittore del Cinquecento giapponese illustra, a partire da un'opera a lui attribuita, la tradizione dei paesaggi realizzati con le macchie di inchiostro. La pittura zen è rappresentata, tra l'altro, da un Enso o cerchio dell'illuminazione, dipinto da Kobori Enshu nel Seicento. Enshū è stato un talentuoso ed eclettico feudatario che durante la vita ha rinnovato l'arte dei giardini, la cerimonia del tè e l'ikebana, cioè l'arte della disposizione dei fiori. Watanabe Seitei, il pittore che sbalordì nel 1878 gli impressionisti con le sue capacità tecniche, è presente in mostra con un dittico e con un taccuino di disegni.
La mostra proporrà, nel corso dei mesi, conferenze e workshop al fine di coinvolgere gli appassionati e il pubblico più giovane che potrà provare diverse tecniche artistiche dell'arte orientale.
La mostra sarà aperta tutti giorni dalle 10 alle 18.


Fonte: Redazione
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