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A Genova “Contra Spem Spero. Storie dall'Ucraina” di Kateryna Radchenko

20-10-2023 16:38 - Ambasciate
GD – Genova, 20 ott. 23 – Con il titolo “Contra Spem Spero Storie dall'Ucraina”, a cura di Kateryna Radchenko, alla Camera di Commercio di Genova dal 23 ottobre al 20 novembre otto fotografi ucraini condividono i loro progetti documentaristici e artistici sulla vita durante il periodo della guerra regalando allo spettatore uno sguardo autentico ma mai senza speranza.
“Ritengo che le storie visive possano raccontare con maggiore precisione cosa significhi vivere in tempo di guerra e mantenere ancora la speranza nei nostri cuori” ha detto la curatrice Kateryna Radchenko.
Dopo la prima tappa a Roma e la seconda a Milano, la mostra fotografica “Contra Spem Spero. Storie dall'Ucraina” sarà presentata al Palazzo Tobia Pallavicino di Genova, sede della Camera di Commercio. Gli otto fotografi ucraini sono: Lyubov Durakova, Nazar Furyk, Alena Grom, Gera Artemova, Mykhailo Palinchak, Elena Subach, Serhiy Korovainyi, Volodymyr Petrov. Essi condividono i loro progetti documentaristici e artistici sulla vita durante il periodo della guerra regalando allo spettatore uno sguardo autentico ma mai senza speranza.
La mostra è a cura di Kateryna Radchenko, dell’Odesa Photo Days Festival (Odessa, Ucraina), è organizzata dall’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania in Italia e dalla Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, in collaborazione con l’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia, l’Ambasciata di Spagna in Italia quale Presidenza del semestre del Consiglio dell’Unione Europea, l’Ambasciata di Svezia in Italia, l’Ambasciata d’Ucraina in Italia e il Centro Europe Direct del Comune di Genova. La mostra ha il patrocinio del Comune di Genova e verrà inaugurata lunedì 23 ottobre alle ore 18 con un concerto di giovani studenti e studentesse del Conservatorio Niccolò Paganini di Genova.
Fino al 20 novembre nella Sala Corte di Palazzo Tobia Pallavicino attendono lo spettatore storie visive che vanno da quella della documentarista ucraina che si è arruolata nelle Forze Armate fino a quella della gente di Kyiv che si confronta in uno spazio vitale profondamente segnato dalla guerra con una nuova “normalità” Il titolo della mostra fa riferimento a un testo della poetessa classica ucraina Lesia Ukrainka, scritto nel 1890, un monologo dell'autrice che proclama lo spirito di speranza e di opposizione a tutti i problemi anche nelle circostanze più difficili.
"La guerra in Ucraina infuria da nove anni ed è passato più di un anno da quando la Russia ha lanciato un'invasione su larga scala. È difficile esprimere a parole il complicato mix di sentimenti provati dagli ucraini. Ritengo che le storie visive possano raccontare con maggiore precisione cosa significhi vivere in tempo di guerra e mantenere ancora la speranza nei nostri cuori", afferma la curatrice Kateryna Radchenko.
“È un onore per la Camera di Commercio di Genova mettere a disposizione la sua sede per ospitare l'iniziativa promossa dalle Istituzioni europee e portare sotto gli occhi dei cittadini il racconto per immagini di quello che significa la guerra, in Europa come, purtroppo, in altre parti del mondo. Ricordo che il Palazzo di Tobia Pallavicino, che oggi apre le sue sale per accogliere le opere dei fotografi ucraini, appartiene al sito Unesco dei Palazzi dei Rolli: quei palazzi privati che nel Seicento, per volere della Repubblica di Genova, ospitavano le rappresentanze degli Stati europei in missione diplomatica. Il mio augurio è che oggi la diplomazia e il prestigio delle Istituzioni europee abbiano la meglio sull'uso della forza e, "contra spem", possano riportare presto la pace sul nostro continente”, ha affermato Luigi Attanasio, presidente della Camera di Commercio di Genova.
“La Russia sta perpetrando la sua palese violazione del diritto internazionale, cercando di russificare con la forza i territori ucraini occupati, nelle amministrazioni, nelle scuole, e deportando i bambini ucraini in Russia. Continueremo a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario affinché tutti possano tornare a vivere in pace e sicurezza”, ha sottolineato Susanne Welter, console generale di Germania a Milano.
“Siamo felici di essere giunti alla terza tappa del tour di questa toccante mostra itinerante. È di fondamentale importanza continuare a promuovere iniziative come queste per ribadire il fermo impegno dell’Unione europea al fianco del popolo ucraino e degli artisti ucraini. Questi ultimi rappresentano la voce della resistenza del popolo ucraino e svolgono un ruolo cruciale per la tutela del patrimonio culturale del Paese e per la ripresa post-bellica dell’intero comparto creativo. Queste fotografie ci raccontano l’orrore della guerra ma rappresentano anche un mezzo potente per infondere speranza, coraggio e solidarietà”, ha sostenuto Massimo Pronio , responsabile Comunicazione della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.
“La guerra ha colpito ancora una volta l'Europa. L'aggressione russa è inaccettabile e illegale. Dobbiamo sostenere instancabilmente l'Ucraina nella sua lotta per la libertà. L'Unione Europea si è schierata all'unanimità per la libertà e la giustizia durante questa guerra, uniti possiamo fare grandi cose. Siamo più forti insieme!”, ha detto Jan Björklund, ambasciatore svedese.
“La fotografia è una fissazione materiale delle immagini terribili della guerra che la Russia ha iniziato contro l'Ucraina, la guerra che non sceglie determinati obiettivi, ma distrugge tutto ciò che può essere distrutto: vite umane, cultura e storia del Paese. Attraverso la resistenza instancabile e l'incredibile eroismo, superando con dignità le prove della guerra, gli ucraini si stanno muovendo verso un nuovo livello di autocoscienza, autoidentificazione, statualità, soggettività mondiale. Ringraziamo tutti coloro che oggi, insieme al popolo ucraino, si stanno impegnando per fermare l'aggressione russa nel centro dell'Europa", ha rilevato Yaroslav Melnyk, ambasciatore di Ucraina.
“La guerra in suolo europeo, frutto di un'aggressione russa contro l'Ucraina, ha cambiato la nostra prospettiva sui conflitti bellici. Avevamo una visione distante dalle catastrofi di una guerra che non ci coinvolgeva direttamente. Ora, colpiti dagli orrori della guerra su un popolo fratello nel cuore dell'Europa, fissare lo sguardo su un atto di barbarie ingiustificato e sulla resistenza eroica del popolo ucraino ci rende solidali nel dolore e nella lotta. La fotografia cruda e diretta, fissa il desiderio di vita, di pace e di libertà di un popolo ingiustamente attaccato”, ha concluso Miguel Fernández-Palacios, ambasciatore di Spagna.

Fonte: Redazione
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