A Bucarest 1ª edizione "Italian Business Integrity Day"
12-04-2022 16:55 - Ambasciate
Amb. Alfredo Durante Mangoni
GD - Bucarest, 12 apr. 22 - L’ambasciata d’Italia in Romania e la Camera dei Deputati di Romania hanno organizzato la 1ª edizione dell'"Italian Business Integrity Day (IBID)" a Bucarest. L’iniziativa si è svolta oggi e ha previsto due seminari distinti: il primo nella Residenza d’Italia e il secondo nel Palazzo del Parlamento, dal titolo “Business Integrity Forum - Italian Experience”.
La prima edizione di IBID in Romania ha avuto lo scopo di illustrare le migliori prassi delle imprese italiane, l’esperienza concreta di modelli organizzativi aziendali di prevenzione della corruzione. Altro obiettivo fondamentale è stato quello di sottolineare come per l’impresa multinazionale l’integrità, la prevenzione della corruzione e la compliance siano ormai componenti essenziali della governance d’impresa, parte della sua strategia di mercato. In tale contesto, sono stati evidenziati: il legame tra vantaggio reputazionale e vantaggio competitivo dell`impresa, lo sviluppo della collaborazione pubblico-privato-società civile in un’ottica multi-stakeholder, l`impatto delle pratiche d`integrità sull'attrazione degli investimenti, nonché l’allineamento agli standard internazionali di integrità e anticorruzione stabiliti nel quadro Nazioni Unite e G20, compresi quelli derivanti dalla “Convenzione sulla lotta alla corruzione di pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali” dell’OCSE. Questi temi assumono particolare rilievo anche nel contesto di avvicinamento della Romania all’OCSE.
Inoltre, sono state valutate le questioni che rivestono oggi maggiore attualità e interesse sul piano dell’implementazione, come la due diligence sulle terze parti in rapporto alla protezione dei dati, la responsabilità delle persone giuridiche, la tutela degli informatori e l’automazione dei controlli interni attraverso l’utilizzo di sistemi di artificial intelligence.
Fonte: Redazione
La prima edizione di IBID in Romania ha avuto lo scopo di illustrare le migliori prassi delle imprese italiane, l’esperienza concreta di modelli organizzativi aziendali di prevenzione della corruzione. Altro obiettivo fondamentale è stato quello di sottolineare come per l’impresa multinazionale l’integrità, la prevenzione della corruzione e la compliance siano ormai componenti essenziali della governance d’impresa, parte della sua strategia di mercato. In tale contesto, sono stati evidenziati: il legame tra vantaggio reputazionale e vantaggio competitivo dell`impresa, lo sviluppo della collaborazione pubblico-privato-società civile in un’ottica multi-stakeholder, l`impatto delle pratiche d`integrità sull'attrazione degli investimenti, nonché l’allineamento agli standard internazionali di integrità e anticorruzione stabiliti nel quadro Nazioni Unite e G20, compresi quelli derivanti dalla “Convenzione sulla lotta alla corruzione di pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali” dell’OCSE. Questi temi assumono particolare rilievo anche nel contesto di avvicinamento della Romania all’OCSE.
Inoltre, sono state valutate le questioni che rivestono oggi maggiore attualità e interesse sul piano dell’implementazione, come la due diligence sulle terze parti in rapporto alla protezione dei dati, la responsabilità delle persone giuridiche, la tutela degli informatori e l’automazione dei controlli interni attraverso l’utilizzo di sistemi di artificial intelligence.
L’iniziativa ha inteso promuovere la partecipazione attiva delle imprese coinvolte nella definizione di strumenti e controlli per prevenire i rischi di corruzione nell’utilizzo delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) cui esse hanno accesso.
Nel corso dei lavori di IBID, sono intervenuti l’ambasciatore d’Italia in Romania, Alfredo Durante Mangoni; i rappresentanti della Camera dei Deputati della Romania tra cui il Questore George Cristian Tuță; membri dell’OCSE; Asociatia Oamenilor de Afaceri din Romania e di Transparency International Italia; i responsabili della compliance del Porto di Genova e delle imprese Autostrade per l`Italia, Falck Renewables, Enel Group, Ernst and Young, Leonardo.
I seminari hanno visto la partecipazione di membri del Governo romeno e rappresentanti delle amministrazioni pubbliche, tra cui il ministero degli Affari Esteri, il ministero degli Affari Interni, il ministero della Giustizia e il ministero dell’Imprenditorialità e del Turismo; esponenti di associazioni di categoria, imprese romene, sia private sia pubbliche, della stampa e società civile, nonché delle Ambasciate presenti a Bucarest.
La prima edizione di IBID in Romania, come ha sottolineato l’amb. Alfredo Durante Mangoni, ha inteso “offrire un modello sostenibile di impresa e presentare i vantaggi reputazionali ed economici dell'integrità, della trasparenza e dello stato di diritto per prevenire i rischi di corruzione e di altre condotte illecite nelle attività aziendali, anche nell`ottica dell`attuazione dei PNRR. Abbiamo proposto, attraverso l’esperienza delle imprese italiane, un nuovo e diverso modo di fare impresa, saldamente orientato ai migliori standard globali ESG e di accountability di fronte ad azionisti, consumatori, opinione pubblica”.
Si tratta di un tema molto attuale a Bucarest, come confermato anche dal Questore della Camera dei Deputati di Romania George Cristian Tuta: “Lo scambio di idee e soluzioni presentate alla prima edizione del forum Business Integrity - Italian Experience sono passi che facciamo per innovare il nostro modo di fare business. Oltre al profitto e alla parte economica, l'integrità è un ingrediente del successo che non dovrebbe essere trascurato. Abbiamo bisogno di investimenti e l'attrattiva di un Paese in questo settore si misura anche in base alla credibilità che possiamo offrire. E la credibilità dell'ambiente aziendale è costruita anche dall'integrità. Possiamo replicare nella nostra attività le buone prassi. Voglio ringraziare i partner italiani per esser stati aperti ad organizzare questo forum che spero diventi una tradizione in futuro”.
Dopo i precedenti eventi ospitati dal 2017 in poi a Oslo, Parigi, Washington DC, Vienna, San Paolo, Londra, Abu Dhabi e Berlino, l'"Italian Business Integrity Day" è giunto a Bucarest in considerazione dell'importanza strategica della Romania per il sistema produttivo italiano. L’Italia è il secondo partner commerciale della Romania, rappresentando un importante mercato di destinazione per le merci (con una quota del 10,5%) e il secondo fornitore della Romania con una quota dell’8,8% nei primi 11 mesi dello scorso anno. La Romania inoltre rappresenta il tredicesimo mercato di destinazione dell’export italiano, con una quota di mercato dell’1,6% tra gennaio e novembre 2021 ed è il quindicesimo fornitore dell’Italia, sempre con una quota di mercato dell’1.6% nel medesimo periodo.
Questo Paese ospita oltre 23 mila aziende italiane attive, che operano in tutti i settori dal manifatturiero tradizionale all’agro-industriale, passando per quello energetico e la difesa.
Il commercio bilaterale è stato di circa 15,4 miliardi di € lo scorso anno, e lo stock di investimenti italiani in Romania ammontava a circa 9 miliardi di € al 2020.
Nel corso dei lavori di IBID, sono intervenuti l’ambasciatore d’Italia in Romania, Alfredo Durante Mangoni; i rappresentanti della Camera dei Deputati della Romania tra cui il Questore George Cristian Tuță; membri dell’OCSE; Asociatia Oamenilor de Afaceri din Romania e di Transparency International Italia; i responsabili della compliance del Porto di Genova e delle imprese Autostrade per l`Italia, Falck Renewables, Enel Group, Ernst and Young, Leonardo.
I seminari hanno visto la partecipazione di membri del Governo romeno e rappresentanti delle amministrazioni pubbliche, tra cui il ministero degli Affari Esteri, il ministero degli Affari Interni, il ministero della Giustizia e il ministero dell’Imprenditorialità e del Turismo; esponenti di associazioni di categoria, imprese romene, sia private sia pubbliche, della stampa e società civile, nonché delle Ambasciate presenti a Bucarest.
La prima edizione di IBID in Romania, come ha sottolineato l’amb. Alfredo Durante Mangoni, ha inteso “offrire un modello sostenibile di impresa e presentare i vantaggi reputazionali ed economici dell'integrità, della trasparenza e dello stato di diritto per prevenire i rischi di corruzione e di altre condotte illecite nelle attività aziendali, anche nell`ottica dell`attuazione dei PNRR. Abbiamo proposto, attraverso l’esperienza delle imprese italiane, un nuovo e diverso modo di fare impresa, saldamente orientato ai migliori standard globali ESG e di accountability di fronte ad azionisti, consumatori, opinione pubblica”.
Si tratta di un tema molto attuale a Bucarest, come confermato anche dal Questore della Camera dei Deputati di Romania George Cristian Tuta: “Lo scambio di idee e soluzioni presentate alla prima edizione del forum Business Integrity - Italian Experience sono passi che facciamo per innovare il nostro modo di fare business. Oltre al profitto e alla parte economica, l'integrità è un ingrediente del successo che non dovrebbe essere trascurato. Abbiamo bisogno di investimenti e l'attrattiva di un Paese in questo settore si misura anche in base alla credibilità che possiamo offrire. E la credibilità dell'ambiente aziendale è costruita anche dall'integrità. Possiamo replicare nella nostra attività le buone prassi. Voglio ringraziare i partner italiani per esser stati aperti ad organizzare questo forum che spero diventi una tradizione in futuro”.
Dopo i precedenti eventi ospitati dal 2017 in poi a Oslo, Parigi, Washington DC, Vienna, San Paolo, Londra, Abu Dhabi e Berlino, l'"Italian Business Integrity Day" è giunto a Bucarest in considerazione dell'importanza strategica della Romania per il sistema produttivo italiano. L’Italia è il secondo partner commerciale della Romania, rappresentando un importante mercato di destinazione per le merci (con una quota del 10,5%) e il secondo fornitore della Romania con una quota dell’8,8% nei primi 11 mesi dello scorso anno. La Romania inoltre rappresenta il tredicesimo mercato di destinazione dell’export italiano, con una quota di mercato dell’1,6% tra gennaio e novembre 2021 ed è il quindicesimo fornitore dell’Italia, sempre con una quota di mercato dell’1.6% nel medesimo periodo.
Questo Paese ospita oltre 23 mila aziende italiane attive, che operano in tutti i settori dal manifatturiero tradizionale all’agro-industriale, passando per quello energetico e la difesa.
Il commercio bilaterale è stato di circa 15,4 miliardi di € lo scorso anno, e lo stock di investimenti italiani in Romania ammontava a circa 9 miliardi di € al 2020.
Fonte: Redazione
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