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XXV MedFilm Festival, cinema del Mediterraneo torna a Roma, parla ambasciatore Tunisia

01-11-2019 12:55 - Ambasciate
L'ambasciatore Tunisino Moez Sinaoui L'ambasciatore Tunisino Moez Sinaoui
GD – Roma, 1 nov. 19 – Roma che ha una lunga tradizionale mondiale di capitale del cinema lo è, non solo in termini geografici, della cinematografia mediterranea. È ormai giunto alla 25° edizione il “MedFilm Festival, il più antico festival di cinema internazionale di Roma in programma dall’8 al 21 novembre nella sale dei cinema Cinema Savoy, Macro Asilo, Nuovo Cinema Aquila e Spazio Apollo Undici.
Presieduto da Ginella Vocca e diretto da Giulio Casadei, il festival è una grande festa delle culture, tappa importante di un viaggio sempre nuovo alla scoperta di tutte le Sponde Culturali del Mediterraneo.
A testimoniare l’enorme interesse internazionale che la manifestazione riscuote nei Paesi del Nord Africa che si affacciano sul Mediterraneo è stato il diplomatico Moez Sinaoui, ambasciatore della Tunisia in Italia. “Questa è la terza edizione cui partecipo e ho potuto acquisire la convinzione, quindi, che è un appuntamento importante per il Mediterraneo. Il mio Paese appoggerà sempre questo ponte culturale che si realizza a Roma. Inoltre ho verificato che l’accordo di co-produzione italo-tunisino funziona bene. Quest’anno saremo presenti con due film tunisini bellissimi”, ha detto il diplomatico in occasione della presentazione del MedFilm Festival.
Patrizio Marsili, giornalista cinematografico dell’ANSA, ha sottolineato che “si realizza con il MedFilm Festival una zona di opportunità culturali e di scambio”, mentre l''anima' della manifestazione, Ginella Voca ha sottolineato la valenza artistica e l'interesse del festival ricordando poi come “MedFilm Festival abbia conquistato la sua autorevolezza internazionale e storica ponendosi ormai a cavallo di due secoli”.
Le proiezioni si articoleranno La cultura al centro del Mediterraneo. Questo è il senso genuino del 25° MedFilm Festival. È un richiamo alla cultura del bello, del giusto, dell’equo, del reciproco, del diverso, dell’accolto. Nell’illustrazione generosamente messa a disposizione del festival da Marino Amodio e Vincenzo Del Vecchio (Gallucci editore, Editorial Luis Vives), ecco l’idea dello sguardo attento che scruta il Mediterraneo, lo sguardo della nostra civiltà, della nostra cultura, della nostra umanità, uno sguardo profondo, come la luce del proiettore che muove le immagini sul grande schermo.
Questo sguardo vuole incrociare le migliori volontà dei paesi europei, affinché vivano il Mediterraneo come il loro mare, allo stesso modo di tutti quei paesi che si bagnano nello stesso mare, perché ognuno possa dire: questo è “il mare nostrum”.
Quattro i Paesi focus della XXV edizione del MedFilm Festival: Tunisia, Spagna, Slovenia, Libano per un programma imponente con 94 film provenienti da 36 Paesi. Ad aprire il festival, fuori concorso, sarà il nuovo attesissimo film del regista palestinese Elia Suleiman: “Il paradiso probabilmente”, vincitore della Menzione speciale al Festival di Cannes 2019 e candidato palestinese agli Oscar 2020. Un capolavoro comico e teorico che si interroga sui concetti di identità e appartenenza.
- Film in concorso - Il concorso ufficiale “Premio Amore & Psiche” presenta 8 film per un viaggio cinematografico tra le due sponde del Mediterraneo che toccherà alcuni aspetti cruciali della contemporaneità: i diritti umani, la violenza contro le donne, l’immigrazione e il diritto d’asilo, i conflitti in Medio Oriente, il corpo e la sessualità. I titoli in programma sono: il libanese “All This Victory” di Ahmad Ghossein, il siriano “For Sama” di Waad al-Khateab e Edward Watts, lo spagnolo “The August Virgin” di Jonás Trueba, il turco “A Tale of Three Sisters” di Emin Alper, il greco “The Miracle of the Sargasso Sea” di Syllas Tzoumerkas, il danese “Western Arabs” di Omar Shargawi e i tunisini “Tlamess” di Ala Eddine Slim e “The Scarecrows” di Nouri Bouzid.
Per il Concorso Cortometraggi sono in gara per il “Premio Methexis” e il “Premio Cervantes, curato da Alessandro Zoppo, 20 film, provenienti da 20 Paesi del Mediterraneo, e diretti da 10 registe e 10 registi. Il programma affronta problematiche come la manipolazione dell’informazione, la post-verità e le strutture di potere, la parità di genere, il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori. Tra i corti in competizione, spiccano le anteprime di “Ambience” del palestinese Wisam Al Jafari, “Aylin” del turco Ozan Yoleri, “Bab Sebta” della marocchina Randa Maroufi, “After the Hunt” della slovena Urška Djukić, e poi l’imperdibile commedia “Aziza” di Soudade Kaadan (la regista siriana che ha aperto la scorsa edizione con “The Day I Lost My Shadow”), e “Timoura” del giovane regista franco-algerino Azedine Kasri.
Fuori concorso - Il fuori concorso ha come fiore all’occhiello l’anteprima italiana di “Synonymes” di Nadav Lapid, Orso d’oro all’ultimo Festival di Berlino, opera dirompente e non riconciliata sull’identità e la legge. Dalla Slovenia arriva “Consequences” di Darko Štante, durissimo racconto di formazione sulle difficoltà di crescere e riconoscersi. In rappresentanza dell’Italia troviamo “Il sindaco del Rione Sanità” di Mario Martone, nuova affascinante versione della celebre pièce di Eduardo De Filippo. Proprio Napoli è la grande protagonista di questa 25° edizione, con l’ospite d’onore Antonio Capuano omaggiato con “La guerra di Mario”, e la partecipazione di Antonietta De Lillo e Pappi Corsicato, che vestirà il ruolo di giurato del Concorso ufficiale. A coronare una sezione particolarmente ricca ci sarà Pietro Marcello, al quale il festival dedica una serata evento con le proiezioni di “La bocca del lupo” e “Bella e perduta”.
- Il cinema europeo a Roma - Lux Film Days a Roma: In collaborazione con l’Ufficio d’informazione in Italia del Parlamento europeo, il MedFilm ospiterà l’VIII edizione dei “Lux Film Days a Roma”. Un evento all’insegna del grande cinema europeo contemporaneo con le proiezioni di tre film candidati al Premio Lux 2019: “Cold Case Hammarskjöld” di Mads Brügger, “Honeyland” di Tamara Kotevska Ljubomir Stefanov e “Il regno di Rodrigo Sorogoyen”, film di chiusura del festival.
Nell’ambito del programma realizzato in collaborazione con l’Ufficio in Italia del Parlamento Europeo si terrà inoltre un incontro dedicato al Premio Sakharov per i diritti umani, riconoscimento annuale conferito a personalità od organizzazioni che si sono distinte per la difesa dei diritti umani e delle libertà individuali.
- EU&ME - In collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, il Medfilm Festival presenta “EU&ME”, sezione non competitiva che ospita cinque cortometraggi europei realizzati da importanti registi contemporanei, come il greco Yorgos Zois e il croato Dalibor Matanić. La vetrina si inserisce in una campagna di comunicazione multimediale della Commissione europea che ha l’obiettivo di raccontare ai giovani cittadini europei le opportunità che l’UE offre in campi come la mobilità, la sostenibilità, i diritti, il mondo digitale, le competenze, le imprese.


Fonte: Redazione
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