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USA: reparti navali donano strumenti sanitari a ospedali campani

19-06-2020 15:06 - Ambasciate
GD - Gaeta, 19 giu. 20 - Le basi e gli ospedali navali statunitensi donano scorte e forniture mediche per contribuire alla ripresa delle comunità locali italiane in coordinamento con il Programma di assistenza umanitaria della DSCA (Defense Security Cooperation Agency) e la Missione diplomatica degli Stati Uniti in Italia.
In particolare, la Marina statunitense ha donato importanti forniture mediche – un ecografo, aspiratori, monitor, mascherine, guanti e camici chirurgici – agli ospedali di Napoli, Gaeta e in Sicilia per rifornire le scorte esaurite dopo la forte richiesta di tali materiali durante il picco dell'emergenza Covid-19. Tali donazioni saranno d'aiuto qualora si dovesse presentare una seconda ondata del virus.
Nella prima delle tre donazioni, è stato consegnato uno dei modelli più nuovi di ecografi che consentirà all'ospedale di Gaeta di avere una capacità in più per combattere il Coronavirus. L'ecografo è stato uno dei contratti aggiudicati dal Naples Contracting Shore Team a sostegno della donazione delle forze navali Europa-Africa (CNE-A) in Italia. Tali contratti ammontano a circa 1,3 milioni di dollari in scorte e forniture mediche.
“Siamo solidali con l'Italia, e con tutti i nostri alleati”, ha dichiarato l'amm. James G. Foggo III, comandante delle Forze Navali Usa in Europa ed in Africa. “L'Italia e gli Stati Uniti hanno un legame di lunga data. Abbiamo affrontato molte sfide insieme nel corso dei decenni e rimaniamo impegnati nei confronti dell'Italia e dell'Alleanza. La nostra risposta a questa crisi non è diversa dalle sfide passate: lavorando insieme ne verremo fuori più forti, insieme“, ha aggiunto.
La Marina statunitense fa parte della comunità campana da circa 70 anni. Nel corso degli anni, abbiamo lavorato molto per sviluppare relazioni con le nostre controparti italiane. USS Mount Whitney, US Naval Hospital (USNH) Naples e USNH Sigonella hanno stretto rapporti con numerose strutture sanitarie italiane nell'area. Quasi 8.000 membri della Marina statunitense e le loro famiglie vivono e lavorano nelle basi di Napoli e Sigonella e considerano l'Italia la propria “casa”.
Mentre l'Italia attuava decreti nazionali e locali che limitavano gli spostamenti e chiudevano gli stabilimenti non essenziali, le forze statunitensi adottavano misure simili. Questi provvedimenti sono stati attuati in linea con il governo italiano al fine di contenere la diffusione di Covid-19 e proteggere le forze armate USA, le loro famiglie e il personale della nazione ospitante.
Per quesiti contattare Commander, Naval Forces Europe-Africa/U.S. 6th Fleet Public Affairs a CNE-C6FPAO@eu.navy.mil.


Fonte: Redazione
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