05 Maggio 2024
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Sequestro Silvia Romano: l’Ambasciata Polonia replica a Mentana (Tg La7)

12-05-2020 09:18 - Ambasciate
GD - Roma, 12 mag. 20 - Botta e risposta tra Enrico Mentana, direttore del telegiornale del Tg del La7 e l'ambasciata di Polonia in Italia su una dichiarazione del giornalista televisivo sulla vicenda del rientro in Italia della cooperante Silvia Romano, convertita all'islam. «A seguito delle parole del direttore Enrico Mentana riteniamo doveroso sottolineare che affrontando temi così complessi bisogna stare estremamente prudenti, evitare generalizzazioni ingiustificate e penalizzanti che sono sempre pericolose e impediscono un dibattito onesto», è quanto ha premesso l'Ambasciata della Polonia in Italia replicando al direttore del Tg La7, che sul proprio profilo Facebook, a proposito delle polemiche sulla liberazione di Silvia Romano, aveva scritto: «A tutti quelli che in queste ore fanno orrendi e insensati paragoni con chi tornò da Auschwitz (come quel consigliere regionale leghista che ha scritto “avete sentito di qualche ebreo che liberato da un campo di concentramento si sia convertito al nazismo e sia tornato a casa in divisa delle SS?”) voglio solo sommessamente ricordare che il campo di Auschwitz sorgeva nella cattolicissima Polonia, e che lo stesso Hitler era cattolico battezzato e cresimato. Provate a riformulare il paragone ora».
Da qui la ferma reazione dell'ambasciata di Polonia che così ha replicato: «Ė vero che la Polonia ai tempi della Seconda guerra mondiale era molto cattolica. Ė necessario però, sempre e soprattutto, sottolineare che durante quel conflitto globale la Polonia ERA OCCUPATA DAI NAZISTI. Quindi ogni affermazione che può suggerire o far presupporre che Auschiwtz era stato costruito in Polonia, perché essa era cattolicissima, mettendo quindi in relazioni questi due elementi, è PROFONDAMENTE SBAGLIATO, INGIUSTO e INGIUSTIFICATO».
Il «più grande campo di concentramento», ha concluso l'ambasciata di Polonia, «è stato localizzato in Polonia, ma certo non per questa ragione, ma piuttosto è in Polonia che viveva il maggior numero di ebrei in Europa e che la posizione era facilmente raggiungibile da trasporti da tutti i territori occupati dai nazisti».


Fonte: Redazione
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