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SMOM: Amb. Ronca, «Fra’ Giacomo Dalla Torre ha avviato indispnesabile riforma nostra Costituzione»

30-04-2020 17:11 - Ambasciate
GD - Roma, 30 apr. 20 - ROMA – «Fra’ Giacomo Dalla Torre è arrivato in un momento difficile per l’Ordine, di transizione. Durante il suo mandato ha avviato la riforma della nostra Costituzione, indispensabile per adeguarci al contesto attuale. Un lavoro che è ancora in corso. Ma Dalla Torre lo ha affrontato con grande capacità d’ascolto, accogliendo le proposte e le idee di tutti, e la serenità e l’armonia che ha saputo creare rappresentano l’eredità più preziosa che ci lascia». Questo il ricordo di Stefano Ronca, ambasciatore del Sovrano Ordine di Malta in Italia, di fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, l’ottantesimo Principe e Gran Maestro dell’Ordine.
Lo stesso diplomatico ha ricordato che «dopo mesi segnati da incomprensioni tra la Santa Sede e il Gran Magistero, l’elezione di Dalla Torre il 2 maggio del 2018 alla più alta carica dell’Ordine era stata seguita da un rapporto profondamente armonioso con Papa Francesco, che intuì subito la semplicità e la bonta d’animo di fra’ Giacomo, la sua innata capacità di restare se stesso in ogni occasione».
Secondo l'amb. Ronca «magnifiche anche le relazioni con l’Italia», come dimostrano i cordiali messaggi di cordoglio inviati dal presidente Sergio Mattarella e dal primo ministro Giuseppe Conte.

Nei 23 mesi alla guida dell’Ordine, pur restando sempre “fra’ Giacomo” per tutti, il Gran Maestro secondo Ronca «ha dato incredibile impulso alle relazioni internazionali, che ora contano 110 Paesi nel mondo».
L’ambasciatore dello SMOM in Italia ha poi posto in evidenza, tra tutte, «l’apertura del canale diplomatico con la Germania, Paese chiave in Europa. Inoltre Dalla Torre, ha accresciuto la diplomazia umanitaria, sempre attento ai bisogni dei più vulnerabili».

Secondo il diplomatico, «uno degli aspetti più importanti dell’operato di Dalla Torre è la riforma della Costituzione. Ha saputo gettare delle basi concrete attraverso una consultazione ampia all’interno dell’ordine stesso. Ha tenuto un atteggiamento molto democratico, accogliendo da più parti suggerimenti e idee».
L'amb. Ronca ha inoltre ricordato che «il Gran Maestro era sempre disponibile a risolvere i problemi in modo costruttivo, spingendo i propri collaboratori a fare altrettanto. Il tutto con grande senso di empatia. Era nel suo carattere preoccuparsi per tutti. Si scusava qualora sentiva di non aver prestato sufficientemente attenzione a qualcuno, a prescindere da chi fosse l’interlocutore».
Infine l'amb. Ronca, che ha ricoperto anche la carica di segretario generale agli Affari esteri dell’Ordine, ha avuto ammesso di aver avuto «il privilegio di assistere il Gran Maestro nei suoi viaggi». Infine parlando del Gran Maestro, Ronca ha ricordato «Riusciva a comunicare gentilezza e conquistare fiducia anche senza le parole».


Fonte: Redazione
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