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Rinasce Firenze: sindaco accoglie 19 delegazioni diplomatiche

17-07-2020 00:14 - Ambasciate
GD - Firenze, 17 lug. 20 - All'insegna dello slogan "Rinasce Firenze“, il sindaco Dario Nardella ha accolto le delegazioni diplomatiche di 19 Paesi coinvolgendoli nel rinascimento del capoluogo toscano. "Firenze ha parlato al mondo. Siamo stati ascoltati da 19 delegazioni, composte da ambasciatori e vice ambasciatori dei più importanti Paesi del mondo. Questo ci ha dato grande carica e ha confermato ancora una volta l’attenzione e il rispetto che c’è a livello internazionale verso la nostra città e la regione Toscana”, ha detto Nardella nel corso dell’iniziativa nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.
L’obiettivo dell'evento è stato quello di presentare alla diplomazia il piano "Rinasce Firenze" e discutere del rilancio del capoluogo toscano dopo l’emergenza Covid-19, in cui è impegnato il primo cittadino dal maggio scorso.
Dall’incontro è emerso che Firenze e la Toscana sono sicure dal punto di vista dell’epidemia e il primo cittadino fiorentino ha ricevuto “la grande disponibilità dei Paesi presenti ad aiutare Firenze e a collaborare con la città, partendo dal tema della conoscenza e dell’alta formazione. Abbiamo chiesto agli ambasciatori di aiutarci ad aprire nuove università straniere in città, che si aggiungerebbero a quelle che già abbiamo, e centri di ricerca per lavorare insieme su tutto il campo dell’alta formazione. Vogliamo che Firenze sia sempre più una capitale mondiale della conoscenza e della formazione”, ha detto Nardella.
Durante l'incontro a Palazzo Vecchio si è parlato anche del ruolo che hanno in Toscana le imprese dei Paesi rappresentati dai diplomatici. Ad essi il sindaco ha spiegato che “nell’area metropolitana fiorentina abbiamo 93 mila imprese, produciamo il 2,5% della ricchezza di tutta l’Italia e, quindi, abbiamo bisogno di rafforzare le relazioni internazionali. Molte delle nostre imprese sono legate a fondi di investimento e gruppi imprenditoriali di altri Paesi. Abbiamo ricevuto da parte di tutte le delegazioni una grande rassicurazione sul fatto che questi paesi vogliono continuare a investire su Firenze. Per noi questo è incoraggiante perché la nostra economia non è solo legata al turismo ma è legata anche all’export, alla moda, alla manifattura, al sistema farmaceutico, alla ricerca e ai servizi”, ha precisato Nardella.
Nel corso dei lavori del summit diplomatico è stata pure preannunciata una missione globale in vari Paesi prioritari, che inizierà non appena l’emergenza mondiale terminerà: “Creeremo una delegazione molto ben strutturata", ha puntualizzato il sindaco, "con le istituzioni pubbliche, ma anche le imprese dell’area metropolitana fiorentina, la Fondazione CR Firenze, i rappresentanti delle università e dei centri di ricerca. Creeremo una delegazione di sistema, denominata ‘Sistema Firenze’ che visiterà le principali capitali del mondo non solo per chiedere aiuto, ma soprattutto per stringere nuove alleanze e nuove collaborazioni”. Si è pure parlato di una nuova filosofia dei gemellaggi: “Con gli ambasciatori potremmo lavorare per costruire dei progetti di sviluppo con le grandi capitali del mondo che non riflettano il vecchio gemellaggio, fatto di viaggi e scambi culturali, ma vere e proprie cooperazioni nel settore economico, scientifico e della ricerca tra le città. Sono davvero soddisfatto e ringrazio il consigliere marco Del Panta che ha ideato con me e coordinato i lavori di questo importante incontro e ci siamo dato appuntamento a un nuovo summit, questa volta però speriamo anche con i sindaci delle capitali dei Paesi rappresentati dagli ambasciatori perché ci sia una vera alleanza tra le città del mondo e i Paesi”.
All’incontro, coordinato da Marco Del Panta, consigliere del sindaco delegato per le Relazioni internazionali, Politiche europee, Attrazione investimenti e Alta formazione, hanno partecipato, tra gli altri, il sottosegretario al Turismo Lorenza Bonaccorsi; il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi; il direttore delle maxi emergenze nell’Azienda Usl Toscana Centro, Federico Gelli; il presidente di Toscana Aeroporti, Marco Carrai (console onorario di Israele) e l’amministratore delegato di Pitti Immagine, Raffaello Napoleone. Presente anche il prefetto Laura Lega.
Il consigliere Marco Del Panta ha poi sottolineato la dimensione internazionale ed europea di Firenze e ha spiegato che “insieme al sindaco Nardella vogliamo riprende lo spirito iniziale del Festival d’Europa, da me ideato e lanciato per la prima volta nel 2011 in qualità di Segretario generale dell’Istituto Universitario Europeo, che conteneva al suo interno la conferenza 'The State of the Union'. Negli anni si è continuato 'The State of the Union', ma si è un po’ perso lo spirito iniziale del Festival d’Europa, che voleva mettere in evidenza la dimensione europea di Firenze e voleva spiegare ai cittadini come funziona e cosa fa l’Unione Europea”.
Del Panta ha aggiunto che “con il sindaco abbiamo deciso di riprendere lo spirito iniziale della manifestazione e organizzare un comitato promotore locale, per cercare finanziamenti e rilanciare il Festival d’Europa, se possibile, già il prossimo anno se l’emergenza Covid-19 ce lo consentirà. Sarà anche un modo per mettere Firenze al centro del dibattito sull’Unione Europea. È importante far conoscere ai cittadini l’Unione Europea e la sua attività, perché l’opinione pubblica ne ha una scarsa conoscenza”.
Ai lavori hanno partecipato gli ambasciatori di Arabia Saudita, Faisal bin Sattam bin Abdulaziz Al Saud; di Austria, Jan Kickert; della Repubblica Popolare Cinese, Li Junhua; degli Emirati Arabi Uniti, Omar Obaid Mohammed Al Hossan Al Shamsi; di Francia, Christian Masset; di Germania, Viktor Elbling; del Giappone Hiroshi OE; dell’Olanda, Joost Flamand; del Qatar, Abdulaziz Ahmed Almalki Aljehani; della Repubblica di Corea, Hee-Seog Kwon; di Spagna, Alfonso María Dastis Quecedo; della Svizzera, Rita Adam.
Per il Bahrein era presente il vice ambasciatore Hussain Mohammed Alam; per l’India il vice ambasciatore Neeharika Singh; per il Kuwait il delegato speciale Musaed Alqattan; per il Lussemburgo il vice ambasciatore Sabrina Coppi; per il Regno Unito il consigliere politico Helen Marais; per la Russia il consigliere speciale Maxim Burlyay; per gli USA il console delegato Christopher Polillo.


Fonte: Redazione
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