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Nuova missione in Cina del ministro degli Esteri Luigi Di Maio

04-11-2019 10:07 - Farnesina
GD - Roma, 4 nov. 19 - Al via la nuova missione in Cina del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per partecipare alla 2° edizione della "China International Import Expo CIIE" a Shanghai dove l'Italia è Paese Partner.
Il capo della Farnesina ha incontrato oggi il Consigliere di Stato e Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese, Wang Yi, per valorizzare la partecipazione italiana alla CIIE, con circa 160 imprese italiane e un padiglione nazionale dedicato alla promozione del Made in Italy.
I due interlocutori si sono impegnati inoltre a favorire lo sviluppo di iniziative congiunte in Cina e nei mercati terzi e a rimuovere le barriere tariffarie e non tariffarie per semplificare l'accesso al mercato cinese dei prodotti italiani.
«Il 2020 è l'anno in cui ricorreranno i 50 anni delle nostre relazioni, tra Italia e Cina e abbiamo deciso che deve essere l'anno della cultura e del turismo», ha detto Luigi di Maio, illustrando a Shangai le prospettive a breve termine delle relazioni con Pechino e degli accordi della Via della Seta sottoscritti 8 mesi fa. «Svilupperemo gran parte degli accordi a cui stiamo lavorando», ha dichiarato il titolare della Farnesina, ricordando «che la firma risale ad aprile e che ad agosto è caduto il governo ed è nato il nuovo governo. Quindi, sostanzialmente effettivi sono quattro mesi di lavoro invece che sei. In questi mesi abbiamo chiuso accordi che erano fermi da tempo, penso all'agroalimentare e abbiamo messo mano a nuovi accordi che saranno chiusi verso la fine del 2019, inizio 2020 per esportare nuovi prodotti. Quello delle carni bovine vale circa 300 milioni di euro, quello del riso diverse decine di milioni di Euro per i nostri produttori».
Di Maio ha poi osservato: «Ma il 2020 deve essere l'anno del turismo. Ci siamo detti con il ministro degli esteri cinese che dobbiamo rinegoziare l'accordo aeronautico, le rotte turistiche Cina-Italia e Italia- Cina: voglio portare ancora molti più cinesi a visitare le bellezze dell'Italia, le bellezze del nord del centro e del sud. Soprattutto, se è l'anno della cultura, per l'Italia significa tutto: il made in Italy è promozione turistica e viceversa».
«Ci lavoreremo per tutto il 2020 perché è l'anno in cui ci sarà la visita del presidente della Repubblica Mattarella, è l'anno in cui sarò di nuovo qui perché dovremo riunire la commissione governativa presieduta dai due ministri degli esteri, è un anno in cui vedremo e raccoglieremo i frutti della firma della Belt and Road Iniitiative che per primi nel G7 e tra paesi fondatori dell'Ue abbiamo firmato. E dopo la firma tanti paesi europei che ci avevano criticato si sono affrettati a venire qui a provare a stringere nuovi accordi», ha concluso il ministro degli Esteri italiano.


Fonte: Ministero degli Esteri
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